• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07323    l'etichettatura di un prodotto alimentare informa il consumatore sul prodotto che sta acquistando fornendo una corretta informazione sulle sue caratteristiche e sulle sue proprietà...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07323presentato daFIORIO Massimotesto diMartedì 12 gennaio 2016, seduta n. 545

   FIORIO. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   l'etichettatura di un prodotto alimentare informa il consumatore sul prodotto che sta acquistando fornendo una corretta informazione sulle sue caratteristiche e sulle sue proprietà nutritive, oltre ad indicare la modalità di conservazione e la data di scadenza e la presenza di sostanze che provocano allergie o intolleranze;
   le informazioni presenti nell'etichettatura devono essere in lingua italiana, chiare, leggibili, di facile comprensione ed indelebili;
   l'etichettatura dei prodotti agroalimentari è normata, a livello nazionale, dal decreto legislativo n. 109 del 1992, e a livello comunitario dal regolamento dell'Unione europea numero 1169 del 2011 e dal regolamento dell'Unione europea n. 1924 del 2006;
   dal 2016 gli alimenti prodotti in Italia e destinati al mercato italiano dovranno inoltre indicare in etichetta la sede dello stabilimento di produzione;
   l'etichetta riporta quindi informazioni fondamentali sul contenuto nutrizionale del prodotti e sulla sua conservazione, preparazione e consumo e fornisce una serie di indicazioni per comprendere come i diversi alimenti concorrono ad una dieta corretta ed equilibrata;
   secondo gli ultimi dati i non vedenti assoluti e parziali percettori di indennità di accompagnamento o indennità speciale nel nostro Paese sono circa 130 mila;
   appare palese che, per le persone ipovedenti o non vedenti, le etichette, che si esprimono con testo e con immagini, non bastano a garantire il diritto ad essere correttamente informati sulle caratteristiche degli alimenti in vendita e quindi sulla loro corretta assunzione;
   nell'attuale mercato della grande distribuzione organizzata la fornitura di informazioni sugli alimenti avviene infatti in via esclusiva attraverso le etichette, la cui elaborazione è fondamentale per consentirne la comprensione e per garantire scelte consapevoli, che peraltro condizionano la dieta in termini di apporti nutritivi ed equilibrio nutrizionale e che possono essere influenzate, tra l'altro, da considerazioni di natura sanitaria, ambientale, sociale, etica, religiosa. Tutte queste importanti funzioni che «passano» attraverso le etichette non possono raggiungere le persone con disabilità visive, alle quali non è garantito il diritto di accesso alle informazioni per essere supportate nel compiere scelte consapevoli, per essere autonome negli acquisti alimentari e nell'utilizzo dei prodotti dopo l'acquisto;
   attualmente gli unici prodotti in cui è obbligatoria la presenza, nelle confezioni, di etichette con indicazioni specifiche in caratteri « braille» per non vedenti sono i medicinali (articolo 1-quater della legge n. 149 del 2005);
   sono in corso alcuni progetti specifici, per sviluppare un prototipo di etichettatura alimentare accessibile alle persone ipovedenti e non vedenti, basati sull'interazione tra il tradizionale sistema tattile ed uno innovativo veicolato da supporti tecnologici;
   uno dei progetti attualmente in corso ed in fase avanzata è quello portato avanti dall'istituto Dirpolis della scuola superiore Sant'Anna e sviluppato dal gruppo di ricerca del professor Antonio Frisoli, all'interno del laboratorio di robotica percettiva dell'Istituto TeCIP (Tecnologia della Comunicazione, dell'informazione, della Percezione);
   si apprende da organi di informazione che «la fase preliminare del progetto si è ormai conclusa ed ha compreso interviste, focus group, questionari sugli utenti, grazie anche alla collaborazione garantita, a livello nazionale e regionale toscano, da associazioni come l'Unione italiana ciechi. Appena saranno disponibili finanziamenti ulteriori, giuristi e ingegneri andranno avanti nello sviluppo dei supporti tecnologici»;
   l'adozione di una etichettatura per non vedenti è stata già oggetto di discussioni presso il Parlamento europeo –:
   se non ritengano necessario, in relazione a quanto espresso in premessa, promuovere iniziative e politiche mirate, al fine incentivare la presenza e la diffusione di etichette dei prodotti agroalimentari fruibili anche ai soggetti non vedenti, anche collaborando con le istituzioni pubbliche e private che hanno già intrapreso progetti in questo settore. (5-07323)