Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/05052 DE PETRIS, CERVELLINI, BAROZZINO, DE CRISTOFARO, PETRAGLIA, URAS, BOCCHINO, CAMPANELLA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dello sviluppo economico, dell'economia e...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-05052 presentata da LOREDANA DE PETRIS
mercoledì 13 gennaio 2016, seduta n.558
DE PETRIS, CERVELLINI, BAROZZINO, DE CRISTOFARO, PETRAGLIA, URAS, BOCCHINO, CAMPANELLA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dello sviluppo economico, dell'economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
la legge di stabilità per il 2016 (di cui alla legge 28 dicembre 2015, n. 208), al comma 153 dell'articolo 1 ha introdotto una norma che modifica in modo sostanziale il pagamento del canone RAI, prevedendone l'addebito nella bolletta dell'utenza per la fornitura di energia elettrica;
tale norma produce effetti sul reperimento dell'utenza non abbonata, svolta nel corso degli anni come attività prevalente da circa 100 agenti di commercio, con modalità a partita IVA;
gli agenti hanno svolto un servizio essenziale per la RAI, producendo ognuno, nel corso degli anni, un utile netto pari a circa 16 milioni di euro;
di contro, costoro rischiano attualmente di perdere il lavoro, con drammatiche conseguenze per le relative famiglie;
si segnala, inoltre, come ai fini dello svolgimento della loro attività lavorativa, agli agenti siano stati forniti i tabulati anagrafici dei cittadini, acquisiti a loro volta tramite i vari uffici anagrafici dei Comuni, comprensivi dei dati sensibili coperti da privacy;
in sede di discussione del disegno di legge recante "Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo" il Governo si è impegnato a "valutare la possibilità di assicurare il mantenimento del posto di lavoro da parte degli agenti di riscossione del canone, come da prassi seguita in situazioni analoghe", accogliendo in tal senso un ordine del giorno, n. G3.100 (testo 2), a prima firma della senatrice De Petris;
nonostante l'impegno del Governo a tutelare la condizione occupazionale degli agenti di riscossione, in data 31 dicembre 2015 l'azienda RAI ha comunicato a circa 50 di loro la risoluzione del contratto;
ulteriori 60 agenti hanno invece subito una variazione contrattuale, che prevede il reperimento della sola utenza TVS (attività promozionale nel campo degli abbonamenti televisivi e radio speciali e dei prodotti commercializzati dall'azienda). Un'attività, quest'ultima, significativamente meno redditizia dell'attuale condizione lavorativa;
agli agenti rimane dunque la sola scelta di rifiutare la variazione contrattuale o di modificare lo stesso in senso nettamente peggiorativo, non essendo riconosciuto alcun fisso mensile né rimborso chilometrico;
si segnala come gli agenti non risultano essere né dipendenti RAI, né pienamente agenti di commercio, non potendo trarre guadagno da tutto il procacciato della zona di riferimento. Anche il recupero dei "morosi" (gli abbonati che non risultino in regola con i pagamenti) è di pertinenza esclusiva dell'azienda RAI,
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto circa le comunicazioni di risoluzione o variazione contrattuale notificate agli agenti;
quali iniziative intenda promuovere per assicurare il mantenimento del posto di lavoro per gli agenti, come da impegno in sede di discussione del disegno di legge recante "Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo".
(4-05052)