• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/01120/001/ ... premesso che: l'articolo 5 del disegno di legge all'esame dispone in materia di ambiente e tutela del territorio, prevedendo il potenziamento degli interventi straordinari per la difesa...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/1120/1/13 presentato da MASSIMO CALEO
martedì 29 ottobre 2013, seduta n. 041

La 13a Commissione permanente, in sede di esame del disegno di legge di stabilità per il 2014,
premesso che:

l'articolo 5 del disegno di legge all'esame dispone in materia di ambiente e tutela del territorio, prevedendo il potenziamento degli interventi straordinari per la difesa del suolo e stanziando allo scopo 180 milioni di euro per il triennio 2014-2016;

tale stanziamento di risorse appare quale primo segnale di un'inversione di tendenza rispetto alle problematiche legate alla difesa e prevenzione dal rischio idrogeologico nel nostro Paese in confronto alle ultime leggi di stabilità e bilancio. Un segnale purtroppo ancora troppo timido, tuttavia, rispetto alle reali esigenze di un Paese che, come il nostro, è interessato con frequenza da fenomeni alluvionali, inondazioni e frane che producono danni rilevanti e causano molto spesso la perdita di vite umane;

anche gli ultimi eventi alluvionali verificatisi nel mese di ottobre 2013 in Toscana, Liguria e Puglia dimostrano che il dissesto idrogeologico continua a determinare gravi perdite di vite umane, la distruzione di interi paesi, di attività industriali, artigianali, commerciali ed agricole, delle reti necessarie per servizi pubblici essenziali, l'inquinamento e la compromissione di equilibri territoriali precari, con costi elevatissimi per il bilancio dello Stato, per la collettività, per l'economia nazionale,

considerato che:

nella seduta del 4 settembre 2013 il Senato ha approvato l'ordine del giorno n. G1 alla mozione n. 1-00138 sui rischi da dissesto idrogeologico, al fine di garantire lo stanziamento di adeguate risorse che con continuità annuale fossero destinate ad interventi di prevenzione dal rischio idrogeologico e manutenzione ordinaria del territorio e alla realizzazione dei piani di assetto idrogeologico;

la messa in sicurezza del territorio, attraverso interventi di difesa del suolo e tutela delle acque, in funzione di prevenzione e salvaguardia, deve costituire una delle priorità nel nostro Paese, sia in considerazione del fatto che gli interventi per assicurare i soccorsi, per riparare i danni, per le azioni di ripristino hanno sempre comportato oneri a carico dello Stato di gran lunga superiori a quelli che sarebbero necessari per una corretta opera di prevenzione, sia perché le opere necessarie a tale indifferibile opera di protezione della vita umana e delle ricchezze del Paese sarebbero di enorme stimolo alla ripresa occupazionale ed assieme economica, realizzando un modello di sviluppo virtuoso che andrebbe favorito ed incentivato;

il fabbisogno stimato dal Ministero dell'ambiente per la messa in sicurezza complessiva del territorio italiano dal rischio idrogeologico ammonta a circa 40 miliardi di euro, di cui 11 miliardi attengono alle misure più urgenti,

risulta altresì necessario stabilire una graduazione degli interventi da realizzare secondo criteri di priorità condivisi per intervenire tempestivamente nelle aree a più elevato rischio idrogeologico,

impegna il Governo:

a valutare l'opportunità di innalzare le risorse messe a disposizione in legge di stabilità ai fini del potenziamento degli interventi per la difesa del suolo;

ad assumere le opportune iniziative affinché l'utilizzo delle risorse per interventi di messa in sicurezza del territorio e di prevenzione dal rischio idrogeologico sia escluso dai limiti del patto di stabilità interno, in particolare avendo riguardo alle risorse regionali che ammontano complessivamente a oltre 600 milioni di euro;

ad assumere tutte le opportune iniziative, anche in sede di Unione europea, al fine di favorire l'utilizzo dei fondi strutturali europei per la messa in campo di azioni di contrasto dei fenomeni di dissesto idrogeologico, e assieme destinando quote del cofinanziamento statale attraverso le risorse del fondo sviluppo e coesione per la realizzazione di un piano complessivo di difesa del suolo che sia da stimolo al rilancio dell'economia italiana attraverso un piano di piccole opere che garantisca altresì la ripresa occupazionale;

ad assumere iniziative volte a far sì che una parte delle risorse finalizzate alla difesa del suolo siano impiegate per la realizzazione di opere di prevenzione dei danni da individuare con uno specifico atto di indirizzo delle Commissioni parlamentari competenti;

ad assumere tutte le necessarie iniziative che permettano alle autorità di riferimento di completare ed aggiornare la indispensabile pianificazione di settore.
(0/1120/1/13a)
CALEO, MARINELLO, DALLA ZUANNA, BRUNI, ARRIGONI, VACCARI, DE PETRIS, NUGNES