• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07424    in attuazione della raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 aprile 2013, il Governo ha approvato il piano nazionale «Garanzia Giovani»; l'iniziativa, che ha preso avvio...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07424presentato daINCERTI Antonellatesto diMercoledì 20 gennaio 2016, seduta n. 551

   INCERTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   in attuazione della raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 aprile 2013, il Governo ha approvato il piano nazionale «Garanzia Giovani»; l'iniziativa, che ha preso avvio il 1o maggio 2014, si pone l'obiettivo di fornire ai giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano e non lavorano, un'offerta qualitativamente valida di lavoro, un proseguimento degli studi, un apprendistato, un tirocinio, un inserimento nel servizio civile o altra misura di formazione;
   tra le misure offerte si ricordano in particolare i tirocini, in considerazione del ruolo che essi possono svolgere per agevolare l'ingresso nel mondo del lavoro. Per questo nell'ambito dell'intero programma i tirocini hanno un'incidenza significativa: per essi, infatti, sono state stanziate circa il 30 per cento delle risorse programmate e ne sono stati avviati oltre 75.000;
   tra le regioni e le province autonome che hanno deciso di affidare all'INPS anche il servizio di erogazione dell'indennità di tirocinio, si sono registrati numerosi ritardi nella corresponsione di quanto dovuto ai tirocinanti;
   in Emilia Romagna, i tirocinanti dovrebbero ricevere dall'Inps, per conto della regione, 300 dei 450 euro mensili di stipendio previsti da «Garanzia Giovani», ma finora da quanto risulta non hanno ricevuto alcuna risorsa;
   l'Emilia Romagna ha utilizzato interamente le risorse destinate a «Garanzia Giovani» e ha deciso di destinare a questo programma risorse aggiuntive del proprio programma operativo fondo sociale europeo, prevedendo però che tale scelta sia accompagnata da modalità di gestione più efficaci da parte dell'Inps;
   diversi sono stati gli atti di sindacato ispettivo presentati alla Camera dei deputati, concernenti i ritardi di pagamento; in risposta, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha rilevato la consapevolezza delle criticità segnalate e, insieme alle regioni e all'Inps, si è impegnato ad intervenire in modo da ridurre i disagi che i ritardi nelle erogazioni delle indennità determinano tra i giovani partecipanti al programma;
   tali ritardi compromettono gli esiti complessivi di un'iniziativa che potrebbe restituire risultati positivi per migliaia di giovani –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se intenda intervenire celermente presso l'Inps al fine di individuare modalità di gestione più efficaci, consentendo il trasferimento delle somme ai giovani iscritti al programma che proseguirà anche nei primi sei mesi del 2016. (5-07424)