• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/01120/008/ ... in sede di esame del disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014). Premesso che: in questi anni di...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/1120/8/10 presentato da SALVATORE TOMASELLI
martedì 29 ottobre 2013, seduta n. 044

La 10ª Commissione permanente,
in sede di esame del disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014).
Premesso che:
in questi anni di perdurante e profonda crisi economica e occupazionale, la "green economy", cioè l'economia legata a produzioni e consumi ambientalmente vantaggiosi e sostenibili, in quasi tutti i Paesi industrializzati si è andata affermando come uno dei terreni più importanti per efficaci politiche anti-cicliche, orientate a sostenere la domanda interna di beni e servizi qualificati e a favorire il rafforzamento della capacità competitiva ed innovativa dei sistemi economici e produttivi anche in vista della ripresa;
l'innovazione scientifica ed tecnologica legata alla "green economy" è un elemento decisivo di competitività per Paesi come il nostro, dal momento che si tratta di un settore d'investimento ad alto contenuto di conoscenza e a basso contenuto di materie prime, che produce un elevato valore aggiunto e crea occupazione qualificata;
il raggiungimento dell'efficienza energetica costituisce inoltre un campo d'incontro particolarmente virtuoso tra politiche industriali e ambientali e obiettivi altrettanto urgenti di interesse generale: la riduzione dei costi energetici per imprese e famiglie, la diminuzione della dipendenza dalle fonti fossili (che per Paesi come l'ltalia rappresentano la principale voce passiva della bilancia commerciale) e la crescita del tasso di innovazione tecnologica;
alcune politiche d'incentivazione hanno data e stanno dando ottimi frutti sia sul fronte ambientale che su quello dello sviluppo e del lavoro, come il credito d'imposta del 65 per cento sulle riqualificazioni energetiche degli edifici o gli incentivi alle energie rinnovabili;
le fonti rinnovabili - dal solare, all'eolico, alle biomasse, alla geotermia e all'idroelettrico - insieme al risparmio e alla efficienza energetica, all'innovazione, alla ricerca e in generale a tutti i settori della "green economy", oltre che rappresentare un importante volano per l'economia, consentirebbero all'ltalia il conseguimento degli obiettivi in materia di riduzione delle emissioni di C02 e renderebbero il nostro Paese più competitivo e più vicino alle esigenze delle persone, delle comunità, dei territori;
autorevoli e recenti studi hanno sottolineato quanto le rinnovabili abbiano assunto nell'economia italiana un ruolo strategico. Complessivamente, si valuta che i benefici netti delle rinnovabili proiettati a vent'anni si concretizzano in maggiore occupazione, mancato import di combustibili fossili, export netto nell'industria e riduzione del prezzo di picco dell'energia: benefici quantificabili in una cifra compresa tra i 400 milioni di euro (studio Irex) e alcuni miliardi di euro;
considerato che:
dalla realizzazione di un sistema di incentivazione compiuto, coerente e stabile dipende anche il futuro del comparto industriale legate alle rinnovabili, che ha avuto negli ultimi anni un rilevante sviluppo nel nostro Paese. In tale ambito, sarebbe necessario, procedere ad una valutazione complessiva delle forme di incentivazione legata ad una accurata ed approfondita valutazione delle ricadute che le stesse hanno sui versante industriale interno;
la politica energetica e intrinsecamente connessa alla politica industriale, e come tale e necessaria stabilire la necessaria correlazione tra le due e soprattutto nel momento della formulazione delle azioni di sostengo allo sviluppo del settore delle fonti rinnovabili, così da accompagnare il sistema di incentivi ad un progetto industriale chiaro, capace di creare valore aggiunto anche in ricerca, sviluppo tecnologico, occupazione,
impegna il Governo:
a definire un sistema di incentivazione delle fonti rinnovabili coerente, stabile ed equilibrato, in grado di sostenere lo sviluppo dell'industria nazionale, e di garantire la giusta remunerazione degli investimenti effettuati nel settore delle rinnovabili. In tale ambito, ad impostare la questione dell'energia e dei regimi di incentivazione alle fonti rinnovabili nel quadro complessivo di una lungimirante politica industriale per il Paese, così da permettere uno sviluppo equilibrato in grado di garantire crescita sostenibile, sviluppo economico e produttivo, occupazione e competitività delle imprese, nel rispetto dell'ambiente, rilanciando i programmi sul risparmio energetico, sui cielo della combustione e della generazione distribuita, massimizzando i risultati ottenuti anche con l'impiego del solare termodinamico;
a procedere in tempi brevi alla convocazione di una conferenza nazionale sull'energia e l'ambiente, che coinvolga assieme ai Ministri competenti, gli operatori e gli esperti del settore, nonché esponenti della ricerca e del mondo scientifico, che contribuisca ad arricchire e ad aggiornare le strategie per la realizzazione di un sistema di approvvigionamento energetico sicuro, sostenibile ed economicamente vantaggioso;
a sostenere lo sviluppo delle reti di trasmissione e di distribuzione cosiddette "intelligenti", anche con l'impiego delle nuove tecnologie disponibili e coerenti con gli investimenti già effettuati, quali il contatore elettronico presente su tutto il territorio nazionale e a sostenere gli investimenti necessari per recuperare le perdite di rete, anche con l'utilizzo di trasformatori di nuova generazione;
a sostenere lo sviluppo dell'auto elettrica e dei connessi sistemi di accumulazione per valorizzare le produzioni marginali e ridurre le dissipazioni in rete, realizzando con ciò ottimizzazione dell'impiego dell'energia elettrica generata e maggiore efficienza nel sistema di generazione e distribuzione.
(0/1120/8/10)
TOMASELLI, COLLINA, FABBRI, FISSORE, GIACOBBE, ORRÙ, PELINO, GALIMBERTI, AUGELLO, BOCCA, CARIDI, LANGELLA, MESSINA