• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02505 GASPARRI - Al Ministro dell'interno - Premesso che a quanto risulta all'interrogante: in data 22 novembre 2015, il signor Gianni Tonelli, in qualità di segretario generale del sindacato...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02505 presentata da MAURIZIO GASPARRI
mercoledì 20 gennaio 2016, seduta n.563

GASPARRI - Al Ministro dell'interno - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

in data 22 novembre 2015, il signor Gianni Tonelli, in qualità di segretario generale del sindacato autonomo di Polizia (SAP), ha partecipato alla trasmissione televisiva "In Mezz'ora", in onda su Rai 3 e condotta da Lucia Annunziata, dove erano ospiti, anche, un Imam e il leader della Fiom (Federazione impiegati operai metallurgici), Maurizio Landini;

Tonelli ha partecipato al programma indossando una maglietta, non autentica, della Polizia di Stato avente le seguenti caratteristiche: acquistata a libero mercato, dunque non dell'amministrazione di pubblica sicurezza; è una polo in puro cotone, diversamente da quella in uso alla Polizia di Stato che è di materiale sintetico; la cromia del colore della maglietta è diverso dalle polo in uso alla Polizia di Stato; gli alamari non sono quelli della Polizia perché, al posto del simbolo "R.I." (Repubblica italiana), sono presenti 2 bottoni azzurri con il logo del sindacato SAP; nella parte frontale della maglietta, sotto la scritta "Polizia", è bene in evidenza il logo del SAP; la scritta "Polizia" è di libero uso e non registrata nell'ambito della convenzione di Parigi e del relativo decreto legislativo n. 30 del 2005 (dove altresì sono registrati il logo della Polizia di Stato, i fregi e gli alamari ufficiali); nella parte posteriore della maglietta compare la scritta "I Love Polizia" che di fatto la rende polo ufficiale del SAP e non della Polizia di Stato;

in data 7 gennaio 2016, a quanto risulta all'interrogante, la Questura di Bologna avrebbe notificato al segretario generale del SAP, Gianni Tonelli, una contestazione di addebiti, nella quale si leggerebbe testualmente: "nel corso della trasmissione televisiva "in mezz'ora" in onda su La 7 in data 22 novembre 2015 la S.V., libero dal servizio, ha indossato una polo facente parte del vestiario della Polizia di Stato, perfettamente riconoscibile dal pubblico televisivo sia per l'evidente presenza degli alamari sul bavero dell'indumento, sia per la scritta 'Polizia' con l'unica variante dell'apposizione sul velcro, dove in genere si applica il grado, di una targhetta riportante la denominazione SAP";

la nota prosegue definendo quella del signor Tonelli quale "condotta non conforme al decoro delle funzioni degli appartenenti ai ruoli della pubblica sicurezza" ipotizza altresì che si sia contravvenuto alla norma "che vieta l'uso promiscuo di capi della divisa con altri non pertinenti alla stessa". Viene pertanto proposta l'applicazione di una sanzione pecuniaria;

la proposta di sanzione disciplinare giunge direttamente dal Ministero dell'Interno, dal Dipartimento della pubblica sicurezza ed in particolare dal direttore centrale per le risorse umane, prefetto Massimo Maria Mazza. Il Questore di Bologna, pertanto, è stato 'caldamente' invitato a procedere, ma nei fatti non è a lui che occorre imputare l'azione disciplinare;

in data 10 gennaio 2016, il signor Tonelli è nuovamente intervenuto alla trasmissione "In Mezz'ora", indossando la medesima maglietta, che la conduttrice Lucia Annunziata ha certificato essere quella utilizzata nella precedente puntata. Tale maglietta è stata inquadrata da tutte le telecamere dimostrando, di fatto, come fosse impossibile confonderla con una polo della Polizia di Stato, in uso al personale;

considerato che a giudizio dell'interrogante:

la richiesta di sanzione disciplinare si configura come un pretesto, un vero e proprio accanimento contro un sindacato di polizia, il SAP, che da tempo denuncia l'inefficienza del sistema della sicurezza, i rischi che corrono gli operatori, nonché i cittadini stessi;

si vuol colpire uno degli scopi principali del sindacato di Polizia che, non avendo diritto di sciopero, ha nell'azione di denuncia il solo mezzo per la tutela dei diritti e degli interessi del personale, compresa la sicurezza sul posto di lavoro;

l'obiettivo latente sarebbe quello di limitare le libertà sindacali delle donne e degli uomini in divisa, in un momento storico in cui la classe politica e il Governo si giocano una partita importantissima in chiave elettorale, proprio sul tema sicurezza;

il SAP è colpevole unicamente di denunciare la gravissima debilitazione dell'apparato della sicurezza, colpito dagli scellerati tagli della spending review, messa in atto dagli ultimi tre Governi, non eletti dal popolo;

da notizie in possesso dell'interrogante, dopo aver accusato falsamente e sospeso ingiustamente un rappresentante sindacale SAP, per aver mostrato nella trasmissione televisiva "Ballarò" in onda su La7 materiale vetusto in uso alle pattuglie, fatto già denunciato con precedente atto di sindacato ispettivo 4-04996, al quale ancora non è stata data risposta, ora si tenterebbe di colpire il segretario generale del secondo sindacato della Polizia di Stato;

a giudizio dell'interrogante, non è attraverso la repressione della verità e di chi se ne fa portatore che si possono amministrare gli interessi di una comunità. Le vicende esposte non giovano né alla Polizia né all'Italia intera,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della sanzione disciplinare irrogata nei confronti del segretario generale del SAP, Gianni Tonelli, e, in caso affermativo, per quali ragioni abbia avallato tale scelta;

se non ritenga di sospendere il provvedimento disciplinare nei confronti del segretario generale, poiché il fatto commesso non costituisce, a parere dell'interrogante, né un illecito né un reato.

(3-02505)