• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02366 la rete ferroviaria siciliana risulta fra le più obsolete dell'intero panorama italiano e fra le più lontane rispetto ai livelli qualitativi minimi indicati dall'Europa; in...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02366presentato daMINARDO Antoninotesto diGiovedì 31 ottobre 2013, seduta n. 109

MINARDO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
la rete ferroviaria siciliana risulta fra le più obsolete dell'intero panorama italiano e fra le più lontane rispetto ai livelli qualitativi minimi indicati dall'Europa;
in particolare, il servizio ferroviario nella Sicilia sud orientale appare del tutto insufficiente e sempre più degradato in conseguenza dello scientifico ridimensionamento delle sue potenzialità. In questo quadro, la tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela è da molti anni oramai considerata tra i cosiddetti «rami secchi» e per tale ragione ha subìto continui tagli di corse e una notevole riduzione e scadimento dei servizi erogati, con mezzi oltremodo fatiscenti e obsoleti e tempi di percorrenza non consoni ad un Paese sviluppato;
tale depauperamento del servizio coinvolge sia il trasporto merci, che quello viaggiatori, non contribuendo alla crescita sociale ed economica del Sud-Est siciliano e del territorio ibleo, in particolare;
la mancanza di una linea ferroviaria adeguata, oltre alle ricadute di natura occupazionale, impedisce il pieno sviluppo turistico della zona, limitando e rendendo difficoltoso l'accesso alle splendide città barocche e penalizzando economicamente le aziende locali che per il trasporto merci devono necessariamente rivolgersi al trasporto su gomma, con significativa lievitazione dei costi e ripercussioni sulla qualità dell'ambiente, in palese controtendenza rispetto alle politiche europee che mirano ad incentivare il passaggio gomma-ferro;
ogni progetto di potenziamento della tratta ferroviaria Siracusa-Modica-Ragusa-Gela, di cui si parla ormai da decenni e che avrebbe portato all'elettrificazione di una linea a binario semplice, è rimasto senza seguito. Tali interventi avrebbero potenziato il traffico passeggeri, rendendolo competitivo rispetto a quello su gomma, sia per la riduzione dei tempi di percorrenza, sia per l'aumento della velocità commerciale della linea. Parallelamente ne avrebbe beneficiato anche il trasporto merci grazie ai nuovi collegamenti, in particolare con l'aeroporto di Comiso;
l'apertura dello scalo aeroportuale può e deve rappresentare — infatti — un importante opportunità di rilancio anche dell'intero sistema ferroviario della zona che può fungere sia da spina dorsale per un sistema di offerta turistica al servizio di un distretto ormai riconosciuto dall'Unesco come patrimonio mondiale dell'umanità (si pensi, ad esempio, al successo di iniziative quali quella del Treno del Barocco, che per anni ha arricchito l'offerta turistico-culturale delle province di Siracusa e Ragusa), sia rappresentare un perno per una rete integrata di trasporto intermodale –:
se sia a conoscenza della situazione in cui versa la linea Siracusa-Ragusa-Gela e, più in generale, della situazione dei collegamenti ferroviari nel Sud-Est della Sicilia;
quali iniziative intenda assumere per promuovere il potenziamento infrastrutturale della tratta menzionata provvedendo a garantire collegamenti in zone ormai del tutto abbandonate dal servizio ferroviario;
quali siano i dati e i numeri sulle potenzialità attuali della tratta in oggetto in termini di corse, di passeggeri e collegamenti anche fine di poter valutare fattibili progetti di rilancio e riqualificazione dell'infrastruttura, con il coinvolgimento dei privati, nell'interesse della popolazione e dell'economia della zona. (4-02366)