• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11789    l'azienda sanitaria provinciale di Ragusa sta procedendo al riordino delle proprie strutture sanitarie, a giudizio dell'interrogante, ridimensionando incomprensibilmente diversi servizi...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11789presentato daMINARDO Antoninotesto diLunedì 25 gennaio 2016, seduta n. 554

   MINARDO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'azienda sanitaria provinciale di Ragusa sta procedendo al riordino delle proprie strutture sanitarie, a giudizio dell'interrogante, ridimensionando incomprensibilmente diversi servizi sanitari che sono considerati essenziali per la collettività, creando disagi e disservizi all'utenza, mettendo seriamente a rischio la salute per moltissimi cittadini;
   in nome di un «illusorio» risparmio, infatti, l'Asp sta procedendo alla riduzione preoccupante dell'assistenza domiciliare e alla riduzione delle prestazioni erogate dalla farmacia ospedaliera di Modica, centralizzando nella farmacia distrettuale di Ragusa le attività di assistenza farmaceutica territoriale di Modica, come detto, – che ha il comprensorio più vasto della provincia – costringendo gli utenti a recarsi a Ragusa (25 chilometri di distanza), con aggravio di costi e sacrifici per gli stessi. A completare il quadro dei disagi, delle difficoltà e dei fastidi, vanno aggiunte le chiusure di altre farmacie territoriali come quelle di Comiso e Scicli che pur trovandosi nei PTA (presidi territoriali di assistenza) vengono considerate farmacie ospedaliere;
   la proposta di centralizzare le attività di assistenza farmaceutica territoriale (assistenza farmaceutica malattie rare, assistenza domiciliare integrata, assistenza pazienti stomizzati e tracheostomizzati, e altro) nella farmacia distrettuale di Ragusa, comporta gravi disagi agli utenti e un'intollerabile violazione del diritto alla salute dei cittadini;
   queste decisioni disposte dalla direzione generale dell'ASP in maniera, a parere dell'interrogante, avventata ed irrazionale compromettono il rispetto del diritto alla salute di molti cittadini iblei, non generano alcun tipo di risparmio reale, ma solo fittizio, provocando di converso, costi aggiuntivi ed oneri sia a carico degli utenti sia a carico della stessa ASP (si veda, ad esempio, il costo del personale conseguente allo smembramento, l'adeguamento dei locali e altro). Ciò determina, inoltre, gravi disagi per i cittadini che sono costretti, qualora fossero in grado di muoversi autonomamente, ad usufruire dei servizi della farmacia di Ragusa che risulta distante dal loro luogo di residenza e priva di adeguati mezzi di comunicazione;
   la prova dell'inefficace gestione del direttore generale è data dai disagi gravi che si registrano quotidianamente al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Modica che hanno portato ad eclatanti proteste non solo dei cittadini ma anche da parte del sindaco. A parere dell'interrogante è da rilevare la gravità della situazione nel presidio di emergenza-urgenza che non soddisfa assolutamente gli oltre 30 mila accessi l'anno provenienti da un comprensorio molto vasto. Un alto numero di ingressi al quale non corrisponde il numero del personale medico, paramedico e ausiliario sottodimensionato che non può coprire e gestire le emergenze-urgenze di quello che viene definito «il cuore di un ospedale». Sono fortissime le lamentele dell'utenza costretta ad attese anche oltre le 5 ore, situazione non degna di un Paese civile, dalla quale scaturiscono disagi che non possono essere giustificati da mancanza di personale o strutture inadeguate senza che si agisca concretamente sul problema;
   senza una seria pianificazione preventiva, ogni azione della direzione generale dell'Asp non rispondente ad oggettivi criteri organizzativi è destinata a fallire miseramente;
   è da considerare, altresì, a parere dell'interrogante, come la gestione del direttore generale che, tra l'altro, avrebbe fatto sfumare l'acquisizione di una donazione all'ASP iblea di 2 milioni di dollari, appaia inefficace. Infatti, anziché ridurre i servizi necessari per i cittadini potrebbe indirizzare i suoi progetti di risparmio verso l'eliminazione dei costi superflui scaturenti dal reclutamento continuo di personale dirigenziale a tempo determinato senza che ce ne sia un effettivo bisogno;
   sarebbe opportuno verificare la legittimità delle procedure adottate per il conferimento di alcuni incarichi presso la suddetta azienda sanitaria provinciale.
(4-11789)