• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07517    la legge 7 agosto 2015, n. 214, concernente «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche» all'articolo 10 prevede il «Riordino delle funzioni e...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07517presentato daL'ABBATE Giuseppetesto diMercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556

   L'ABBATE, SCAGLIUSI e CARIELLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:
   la legge 7 agosto 2015, n. 214, concernente «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche» all'articolo 10 prevede il «Riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura» e, con il comma 1, lettera c) fissa principi e criteri per la ridefinizione dei loro compiti e delle loro funzioni, «con particolare riguardo a quelle di pubblicità legale generale e di settore, di semplificazione amministrativa, di tutela del mercato, limitando e individuando gli ambiti di attività nei quali svolgere la funzione di promozione del territorio e dell'economia locale, nonché attribuendo al sistema camerale specifiche competenze, anche delegate dallo Stato e dalle regioni, eliminando duplicazioni con altre amministrazioni pubbliche, limitando le partecipazioni societarie a quelle necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali nonché per lo svolgimento di attività in regime di concorrenza, a tal fine esplicitando criteri specifici e vincolanti, eliminando progressivamente le partecipazioni societarie non essenziali e gestibili secondo criteri di efficienza da soggetti privati»;
   a luglio 2015, la cordata composta da Bologna Fiere, Ferrara Fiere, Sogeicos SpA e camera di commercio di Bari ha ottenuto l'approvazione unanime del Consiglio generale della Fiera del Levante per la gestione dell'Ente fieristico barese nell'ambito della cosiddetta «privatizzazione» dello stesso. Quella della cordata capitanata dalla camera di commercio di Bari (che attualmente detiene il 51 per cento e che potrebbe raggiungere il 90 per cento delle quote della cordata qualora non vengano trovati imprenditori locali disposti a prenderne parte, fermo restando l'avallo del consiglio dell'Ente Fiera) è stata l'unica offerta al secondo bando redatto dall'attuale presidente Ugo Patroni Griffi e dovrebbe prevedere un canone legato al 2 per cento sul fatturato oppure al 20 per cento sugli utili, con un importo minimo per le casse dell'Ente fiera pari a 100.000 euro l'anno. La camera di commercio di Bari, inoltre, con provvedimento di giunta n. 102 del 14 luglio 2014, aveva deliberato precedentemente di versare all'Ente fieristico la somma di 1,5 milioni di euro, quale contributo straordinario e supplementare in conto capitale richiesto dalla Fiera del Levante ai soci (per complessivi 9 milioni di euro a cui ha contribuito anche la regione Puglia con 4,5 milioni di euro) nell'ambito del programma di risanamento finanziario e di riequilibrio economico promosso dalla regione Puglia;
   in data 12 ottobre 2015, il consiglio d'amministrazione dell'Ente fieristico approva una proposta di contratto di gestione, dopo aver ottenuto l'approvazione politica del comune di Bari e della regione Puglia. Si rimane in attesa del responso dei soci emiliani;
   appare agli interroganti di dubbia legittimità e comunque non in linea con il riordino delle funzioni delle camere di commercio, l'iniziativa imprenditoriale della camera di commercio di Bari –:
   se il Governo sia a conoscenza della cosiddetta «privatizzazione» della gestione della Fiera del Levante che vede protagonista la camera di commercio di Bari;
   se il Governo ritenga opportuna questa operazione per la gestione patrimoniale e finanziaria della camera di commercio di Bari, nel rispetto dei principi di armonizzazione della finanza pubblica, come previsto dall'articolo 4 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e sue successive modificazioni, operazione ad avviso dell'interrogante in contrasto con quanto previsto dalla legge 7 agosto 2015, n. 214, posto che, in particolare, si fa riferimento a risorse pubbliche per finanziare una nuova iniziativa di gestione chiaramente privata, visti i soggetti coinvolti. (5-07517)