• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05143 GASPARRI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05143 presentata da MAURIZIO GASPARRI
martedì 26 gennaio 2016, seduta n.565

GASPARRI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

il gruppo GALA opera dal 2001 in Italia, sul mercato europeo ed asiatico, nel settore dell'energia elettrica, gas ed efficienza energetica, grazie al consolidato know how ingegneristico, che deriva dall'esperienza trentennale di GALA engineering;

il gruppo altresì opera nei servizi di progettazione e direzione lavori, realizzazione e gestione impianti e soprattutto in quelli di efficienza e risparmio energetico, integrati con il design;

attualmente è leader nella fornitura di energia elettrica alla pubblica amministrazione e alle società a controllo pubblico, nonché è stato fornitore ufficiale di energia verde per EXPO 2015;

a partire da marzo 2014 GALA è quotata su AIM di Borsa italiana, come società con la maggiore capitalizzazione e dal giugno 2015 è diventata il quarto operatore per la fornitura di energia elettrica nel mercato libero italiano;

l'impresa, nel 2014, si è aggiudicata i 10 lotti geografici della gara annuale per la fornitura di energia elettrica alle pubbliche amministrazioni di tutte le regioni italiane, indetta da CONSIP SpA, società facente capo al Ministero dell'economia e delle finanze, che lavora al servizio esclusivo della pubblica amministrazione;

a seguito dell'aggiudicazione, GALA ha stipulato una convenzione con Consip, della durata di un anno, più eventuali proroghe semestrali, nell'ambito della quale ha potuto accogliere ordinativi dalle pubbliche amministrazioni pari a 5,76 TWh di energia elettrica;

grazie a tali forniture, GALA ha ottenuto dal 2013 al 2014 enormi margini, in considerazione del prezzo di vendita applicato alle pubbliche amministrazioni, tanto da venir classificata dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas e il sistema idrico (AEEGSI) quale quarto operatore nazionale nella vendita di energia elettrica al mercato libero;

considerato che a quanto risulta all'interrogante:

le convenzioni sottoscritte da GALA, sino a pochi mesi fa, prevedevano l'indicizzazione del prezzo di fornitura di energia elettrica alle quotazioni di prezzo del petrolio Brent. Ciò nel biennio 2013-2014 ha comportato che le pubbliche amministrazioni pagassero il 50 per cento in più rispetto ai prezzi del mercato libero. Dal canto proprio, GALA, nel 2014 ha presentato un bilancio d'esercizio vantante un utile netto di 41 milioni di euro, fortemente influenzato al rialzo dalla fornitura alla pubblica amministrazione;

dal medesimo bilancio si può evincere che "il significativo incremento della marginalità della gestione caratteristica è determinato prevalentemente alla migliore performance del settore elettrico, che ha generato nel 2014 un primo margine positivo per 135,51 milioni di euro, con una variazione positiva del 76 per cento rispetto al 2013 ed un EBITDA di 104,19 milioni di euro, con un incremento dell'80 per cento rispetto al 2013";

da notizie in possesso dell'interrogante, qualora il prezzo sia indicizzato ad una qualsiasi commodity, per cui il prezzo risulta suscettibile di variazioni nel tempo (come il petrolio), gli operatori agiscono tramite coperture di hedging. Tali coperture sarebbero risultate un costo per l'azienda, ma avrebbero contestualmente permesso una neutralizzazione dal rischio di volatilità del prezzo del petrolio Brent;

GALA, all'opposto, mossa dalla sola bramosità di guadagnare facile, ha scelto di accollarsi il rischio d'impresa, per garantirsi un extra profitto, non coprendo le proprie forniture dal rischio di volatilità del prezzo del petrolio, speranzosa che quest'ultimo potesse solo aumentare, forte del trend positivo che aveva ottenuto nell'ultimo quinquennio;

in seguito all'andamento perdurante a ribasso del greggio, giunto oggi a 30 dollari al barile, l'impresa ha tentato di presentare una richiesta formale di revisione dei prezzi, ai sensi dell'articolo 115 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 recante: " Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE", immediatamente respinta da Consip con provvedimento del 23 dicembre 2014;

medesimo esito ha avuto, in data 12 marzo 2015, il ricorso presentato al TAR del Lazio e poi confermato dal Consiglio di Stato in data 1° aprile 2015 e il ricorso al Tribunale civile di Roma che, in data 3 agosto 2015, ha anch'esso confermato le precedente disposizioni di rigetto;

ultimo tentativo da parte di GALA, andato purtroppo a buon fine grazie all'attività di lobby, è stato messo a segno durante i lavori parlamentari presso la Camera dei deputati in riferimento al provvedimento AC 3444, recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità per il 2016)", di cui alla legge n. 208 del 2015;

in V Commissione permanente (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera, è stato presentato un emendamento, tramite il quale si è voluto disciplinare il riequilibrio dei contratti pubblici relativi a servizi e forniture stipulati da un soggetto aggregatore (esempio Consip), anche qualora si trattasse di contratti in corso, per i quali si è sottoscritta un'apposita convenzione;

inoltre, al comma 511 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2016 è stato previsto che la disposizione in esame si applichi ai contratti indicati, in cui la clausola di revisione e adeguamento dei prezzi sia collegata o indicizzata al valore di "beni indifferenziati", qualora sia verificata una variazione di prezzo complessivo in misura non inferiore al 10 per cento, tale da alterare l'equilibrio contrattuale originario. Le citate condizioni di equilibrio sarebbero accertate dall'autorità indipendente di regolazione del settore relativo allo specifico contratto;

a giudizio dell'interrogante, il comma 511 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 potrebbe creare un precedente pericoloso, in cui i rischi aziendali delle imprese e le conseguenti scelte di marketing verrebbero risolti in sede parlamentare o governativa, imponendo, in un periodo di grave e perdurante congiuntura economica e di conseguenti tagli e tentativi di ridurre le tassazioni poste sulla collettività, un assurdo onere per i cittadini ignari di tutto ciò;

infine, l'eventuale revisione ex post delle condizioni economiche prestabilite tra le parti, all'interno di una gara pubblica, non risulterebbe una modalità corretta e trasparente verso gli altri partecipanti non assegnatari della gara, con possibilità di ricorsi a vari gradi di giustizia e determinerebbe, inoltre, un'evidente distorsione del mercato,

si chiede di sapere:

quali orientamenti il Governo intenda esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa, e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per porre rimedio alla questione inerente alla società GALA e alle relative turbative di mercato;

se il Governo fosse a conoscenza della presentazione di un emendamento, durante l'esame della legge di stabilità per il 2016 presso la Commissione Bilancio della Camera, in riferimento alla materia delle gare pubbliche e, in caso affermativo, per quali ragioni abbia avallato tale scelta;

per quali ragioni il Governo abbia dato parere favorevole all'emendamento predetto;

se non ritenga che l'approvazione di tale emendamento abbia comportato una distorsione del mercato nella materia delle gare pubbliche;

se non creda che il comma 511 dell'articolo 1 delle predetta legge di stabilità per il 2016 abbia creato un precedente pericoloso, in cui i rischi aziendali delle imprese e le conseguenti scelte di marketing verrebbero risolte in sede parlamentare o governativa.

(4-05143)