• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01081 PEPE, MOLINARI, VACCIANO, BOTTICI, ORELLANA, LEZZI, DONNO - Ai Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo, per gli affari europei, per la coesione territoriale,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01081 presentata da BARTOLOMEO PEPE
martedì 5 novembre 2013, seduta n.134

PEPE, MOLINARI, VACCIANO, BOTTICI, ORELLANA, LEZZI, DONNO - Ai Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo, per gli affari europei, per la coesione territoriale, dell'economia e delle finanze e dell'interno - Premesso che:

tra i progetti del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), fondi strutturali relativi alla programmazione 2007-2013, programma operativo POR COV FESR Campania, è stata promossa nel Comune di Nola (Napoli) dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, in qualità di ente attuatore, l'iniziativa denominata "Nola - Insula di Santa Maria la Nova: sistemazione esterna e integrazione impianti" (CUP: F72I09000050006);

il progetto si è avvalso di un finanziamento complessivo di 650.000 euro di cui 414.440 euro dall'Unione europea, un co-finanziamento nazionale di 174.005 e 61.555 euro da parte della Regione Campania;

i lavori, affidati con procedura negoziata, sono stati assegnati per un importo di 458.711,63 euro attraverso il decreto n. 58 del 26 settembre 2011, firmato dal soprintendente Teresa Cinquantaquattro;

a distanza di 2 anni dall'assegnazione del lotto, come segnalato più volte dalle associazioni culturali nolane, il cantiere dell'insula di Santa Maria la Nova è deserto, guarnito con qualche precario ponteggio, ricolmo di cumuli di detriti e in un completo stato di abbandono;

risulta agli interroganti che non vi è traccia della prescritta tabella dei lavori, obbligatoria per legge, dove è indicato il committente, il proprietario, data inizio e fine lavori, numero di concessione edilizia, direttore lavori e altre figure professionali coinvolte e le imprese impegnate nella realizzazione dell'opera (appaltatrice e sub-appaltatrice);

lo stesso cantiere, a quanto consta agli interroganti, appare totalmente difforme e disorganizzato: mancano recinzioni, solidi impalcati sovrastanti a protezione contro la caduta dei materiali; mancano adeguate segnaletica e cartellonistica indicanti le zone di transito, i messaggi di pericolo e di divieto, le indicazioni di prima applicazione delle misure di emergenza in caso di incidenti;

tutte le aree adiacenti all'ingresso e l'intera zona corrispondente all'ex navata della chiesa di Santa Maria la Nova sono diventate una vera e propria discarica a cielo aperto: rifiuti solidi urbani, materiale edile, ferri arrugginiti, sterpaglie ed erbacce alte;

nonostante i lavori siano inspiegabilmente fermi risulta agli interroganti che si stiano moltiplicando le assegnazioni di incarichi e consulenze per la realizzazione del progetto, privilegiando apporti professionali esterni a scapito delle strutture stabili degli uffici tecnici della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che sono in grado di curare direttamente tali progetti;

peraltro diversi tecnici affidatari di incarichi di collaborazione per il progetto sono concessionari contemporaneamente anche di altri contratti di consulenza esterna, sottoscritti sempre dalla Soprintendenza, nell'ambito di diversi progetti sul territorio di Nola, co-finanziati con fondi europei,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto;

quali urgenti iniziative, nell'ambito delle rispettive competenze ed in raccordo con le amministrazioni coinvolte, intendano adottare al fine di verificare quali siano i motivi e le cause burocratiche dei ritardi, quali siano i termini della ripresa dei lavori e la conseguente realizzazione del progetto, se siano stati rispettati gli obblighi di legge relativi alla messa in sicurezza dell'intero cantiere per evitare pericoli a persone o cose e se gli incarichi esterni conferiti nell'ambito del progetto siano stati assegnati in via diretta o mediante l'esperimento di procedure di selezione;

se non considerino di dover verificare se nel corso della selezione degli apporti professionali esterni siano stati attuati i principi di pubblicità, imparzialità, non discriminazione, rotazione ed economicità, al fine di dissipare ogni possibile dubbio che il ricorso sul territorio di Nola ai medesimi collaboratori esterni sia avvenuto a scapito degli uffici tecnici della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei e del Ministero che, a giudizio degli interroganti, possono curare tutte le fasi di tali progetti attraverso professionalità di altissimo livello;

se non ritengano di dover adottare gli opportuni provvedimenti al fine di garantire una corretta gestione dei fondi europei e nazionali ed il rispetto dei quadri comunitari di sostegno e dei principi definiti dall'Unione europea.

(4-01081)