• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11930    lo scenario geopolitico creatosi negli ultimi venti anni ha aperto nuovi scenari e continui conflitti locali, sempre più caratterizzati da confronti e sfide asimmetriche, ben diverse...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11930presentato daLODOLINI Emanueletesto diMercoledì 3 febbraio 2016, seduta n. 561

   LODOLINI e GIULIETTI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   lo scenario geopolitico creatosi negli ultimi venti anni ha aperto nuovi scenari e continui conflitti locali, sempre più caratterizzati da confronti e sfide asimmetriche, ben diverse rispetto alla tradizionale contrapposizione tra blocchi, tipica dell'immediato dopoguerra;
   le recenti e drammatiche crisi esplose in Libia, Siria, Iraq e Ucraina, solo per citare alcuni dei conflitti che in questi giorni preoccupano la comunità internazionale, dimostrano tutti i limiti di un sistema in cui la stessa comunità non riesce a costruire una sintesi tra i diversi e contrastanti interessi degli attori in campo nei vari teatri di crisi;
   tale incapacità della comunità internazionale di ricercare un modello inclusivo tra USA, Europa, Paesi Arabi, Russia, Cina, che potesse affrontare e gestire le crisi umanitarie e contrastare la minaccia senza confini dello Stato islamico, ha ulteriormente lacerato i rapporti bilaterali tra l'Occidente (Europa e USA) e la Russia;
   negli ultimi tempi, la cosiddetta «questione Ucraina», ha fatto sì che l'Unione europea e gli USA applicassero pesanti sanzioni alla Russia nell'ambito dei propri rapporti commerciali;
   prima che le tensioni geopolitiche alzassero la «barriera dell'embargo e delle sanzioni», la Russia era tra i primi tre mercati di sbocco commerciale per il sistema manifatturiero delle Marche, insieme a Stati Uniti e Francia;
   a seguito di tale provvedimento, il valore delle esportazioni dell'industria manifatturiera marchigiana, nel 2014 è sceso a poco più di 600 milioni di Euro contro i quasi 750 del 2012;
   tale trend negativo comunque non si ferma, dato che nei primi tre mesi del corrente anno le aziende marchigiane hanno perso oltre 70 milioni di euro, un valore che si somma ai 123,5 milioni di euro sfumati nel corso del 2014, con una diminuzione del fatturato pari al 42,3 per cento (dati forniti nel corso del Forum Italia-Russia, promosso, l'estate scorsa, dalla Camera di Commercio di Pesaro-Urbino);
   ai danni derivanti dalle sanzioni si aggiunge un'altra conseguenza, forse ancora più pericolosa nel tempo, che è rappresentata dalla perdita di quote di mercato delle aziende marchigiane a favore di prodotti provenienti da altri mercati. Secondo le analisi di Federalimentare, da quando la Russia ha risposto alle sanzioni occidentali, bandendo i prodotti agro-alimentari, sarebbero cresciuti a dismisura le importazioni in Russia di prodotti provenienti da Brasile, Argentina, Israele, Turchia e Cile. L'agroalimentare marchigiano sta dunque soffrendo non solo per il calo dell'interscambio, ma anche perché altri Paesi stanno cercando di inserirsi nel mercato russo, e in molti casi lo stanno anche facendo con prodotti contraffatti che imitano quelli italiani;
   analoghe grosse difficoltà stanno incontrando i settori del mobile, del calzaturiero e dell'abbigliamento. In particolare, quello del mobile ha visto svanire il 12,5 per cento dei ricavi, percentuale che si somma a quel 21,4 per cento di flessione che ha eroso sensibilmente i fatturati nel 2014, portandoli da oltre 84 milioni uro, a poco più di 56,6 milioni;
   le imprese marchigiane ed umbre non possono più sostenere questa grave situazione, in quanto tali perdite si vanno a sommare ad una condizione di crisi ancora latente, e al momento, non possono essere recuperate né attraverso una crescita dei fatturati sul mercato italiano, né su nuovi, altri, mercati significativi;
   oltre al danno diretto dell’export, sono a rischio anche gli investimenti russi in Italia, che si sono notevolmente ridotti, confermando le ipotesi che dette sanzioni danneggiano più l'Italia che la Russia –:
   se il Governo intenda assumere iniziative per superare lo strumento sanzionatorio nel confronti della Federazione russa, sollecitando altresì un maggiore impegno dell'Euro a nel facilitare le relazioni tra Stati Uniti e Russia, condizione tra l'altro imprescindibile per la stabilità dello stesso Occidente;
   se intenda chiedere, alla Commissione europea di assumere iniziative per l'istituzione di un fondo comune straordinario, tra gli Stati membri, al fine di contenere parzialmente o totalmente, le ingenti perdite riscontrate, tra l'altro dalle imprese marchigiane colpite dalle contromisure russe alle sanzioni. (4-11930)