• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/01150/003/ ... in sede di esame dell'A.S. 1150 ("Conversione in legge del decretolegge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, universita` e ricerca"); premesso...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/1150/3/07 presentato da RICCARDO NENCINI
martedì 5 novembre 2013, seduta n. 047

La 7ª Commissione del Senato,
in sede di esame dell'A.S. 1150 ("Conversione in legge del decretolegge
12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di
istruzione, universita` e ricerca");
premesso che:
l'entrata in vigore della riforma Gelmini ha modificato sostanzialmente
i parametri per la formazione delle pluriclassi, prevedendone l'istituzione
qualora il totale dei bambini frequentanti classi diverse non sia superiore
a 18, visto che tale limite puo` aumentare fino al 10 per cento se ci
sono nuove iscrizioni nel corso dell'anno, senza che si abbia il diritto allo
sdoppiamento delle classi, ne consegue che a seguito di tutto cio`, si sia
determinato un maggiore affollamento delle pluriclassi con grave disagio
per gli alunni e gli insegnanti che vi operano (il decreto ministeriale n.
331 del 1998 prevedeva, invece un totale massimo di 12 alunni);
ritenuto che:
diciotto alunni in una pluriclasse siano tanti e che la scuola, in queste
condizioni, non possa offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale
dei bambini, non possa garantire un servizio didattico di qualita` in
un ambiente educativo sereno e stimolante, non possa favorire al meglio
il processo di formazione di ciascun studente, nel rispetto dei suoi ritmi
e dei suoi tempi di apprendimento, creando, invece, negli alunni confusione
e disorientamento influenzando in modo negativo il loro percorso
formativo;
considerato che:
molte realta` scolastiche, come per esempio le scuole di montagna,
sono costrette ad operare in condizioni di disagio, sia per quanto riguarda
un positivo e stimolante svolgimento dell'attivita` educativo-didattica, sia
per l'offerta formativa, piuttosto limitata rispetto alle altre realta`, che in
tali condizioni riescono ad offrire. Spesso la buona volonta` di chi opera
nella scuola non e` sufficiente, occorre che sia garantito il diritto allo studio
per tutti, anche per gli studenti che vivono in montagna, diritto che lo
stesso Ministero dell'istruzione, universita` e ricerca ha assicurato;
chi vive in montagna e in zone geograficamente penalizzate, ogni
giorno affronta tante difficolta`, sia per motivi di lavoro, sia per motivi socio-
culturali e la scuola non deve essere un'ulteriore penalizzazione,
impegna il Governo:
a valutare la possibilita` di trovare immediate ed adeguate soluzioni
a ciascuna realta` scolastica, per rendere l'offerta formativa veramente di
gnitosa, visto che l'applicazione dei parametri della riforma Gelmini ha
determinato notevoli problemi e disagi.
(0/1150/3/7)
Nencini, Buemi, Fausto Guilherme Longo