• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11943    la Commissione commercio internazionale del Parlamento europeo si è recentemente espressa per la autorizzazione alla importazione di 70 mila tonnellate di olio di oliva tunisino adducendo...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11943presentato daD'AGOSTINO Angelo Antoniotesto diGiovedì 4 febbraio 2016, seduta n. 562

   D'AGOSTINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la Commissione commercio internazionale del Parlamento europeo si è recentemente espressa per la autorizzazione alla importazione di 70 mila tonnellate di olio di oliva tunisino adducendo ragioni di ordine umanitario;
   tale decisione rischia di avere ripercussioni sugli olivicoltori italiani, in particolare sui produttori meridionali già provati dalla crisi e dalla concorrenza estera, molto spesso decisamente sleale;
   se il Parlamento europeo dovesse confermare la decisione della Commissione Inta ci si ritroverebbe con una notevole quantità di olio che sarà importato a dazio zero già dal mese di febbraio di quest'anno fino al 31 dicembre del 2017;
   a giudizio dell'interrogante e di tutte le organizzazioni che rappresentano gli olivicoltori, si tratta di una misura dannosissima per la produzione di olio italiano che, com’è noto, presenta un elevato standard di qualità e, conseguentemente, costi di produzioni sicuramente più elevati di quelli tunisini;
   è evidente che le conseguenze di questa importazione rischiano di dare il colpo di grazia ai produttori meridionali che speravano di conseguire quest'anno quei margini di guadagno che purtroppo non realizzano da molto tempo;
   nel 2014 la produzione di olio di oliva italiano è calata di oltre il 35 per cento (fonte: Ismea), passando dalle 464 mila tonnellate della campagna 2013 a meno delle 300 mila di quella del 2014;
   i produttori hanno dovuto subire non solo l'andamento negativo del clima, ma anche gli attacchi di alcune specie patogene che hanno arrecato danni ingenti agli uliveti;
   si comprendono le ragioni che hanno portato la Commissione Inta ad autorizzare la importazione di olio dalla Tunisia, ma è evidente che l'organismo non ha valutato le conseguenze sulla produzione di olio di oliva in Italia e, in particolare, nel Mezzogiorno;
   è necessario, pertanto, che il Governo adotti iniziative che scongiurino la conferma di quanto deciso dalla commissione Inta del Parlamento europeo o che, in mancanza, preveda misure compensative a vantaggio degli olivicoltori meridionali –:
   quali iniziative il Ministro interrogato ritenga di dover intraprendere per evitare che la decisione di autorizzare la importazione senza dazi di 70 mila tonnellate di olio di oliva dalla Tunisia abbia gravi ripercussioni sugli olivicoltori italiani e, in particolare, su quelli operanti nelle regioni meridionali. (4-11943)