• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11979    il 1o febbraio 2016 è entrata in vigore la legge, varata dal Consiglio di Stato del Canton Ticino, cosiddetta «LIA», cioè legge imprese artigiane, che obbliga le aziende di settore,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11979presentato daMOLTENI Nicolatesto diVenerdì 5 febbraio 2016, seduta n. 563

   MOLTENI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   il 1o febbraio 2016 è entrata in vigore la legge, varata dal Consiglio di Stato del Canton Ticino, cosiddetta «LIA», cioè legge imprese artigiane, che obbliga le aziende di settore, sia nazionali che estere, ad iscriversi in un apposito albo per poter esercitare l'attività;
   la suddetta legge è stata approvata il 24 marzo 2015 ed impone alle imprese italiane della filiera della casa (dal comparto edile all'impiantistica) l'obbligo del possesso di determinati requisiti professionali e personali per iscriversi all'albo e, conseguentemente, esercitare l'attività in Canton Ticino;
   le imprese hanno sei mesi di tempo per adeguarsi alla nuova normativa e se ciò non dovesse avvenire nei termini stabiliti, e quindi entro il 1o agosto 2016, le stesse verrebbero sottoposte a sanzione ed interdette dall'esercizio dell'attività nel territorio svizzero;
   tale nuovo obbligo colpisce in primo luogo le imprese ubicate nelle zone di confine, ed in particolare, nei territori delle provincie di Como, Varese, Lecco, Milano e Monza-Brianza;
   dai dati divulgati dall'ufficio di statistica del Cantone il nuovo provvedimento coinvolgerà 4.548 ditte artigiane individuali e 9.835 dipendenti di società, per un totale di 14.383 italiani che nel corso del 2015 hanno prestato lavoro, per un periodo di tempo inferiore ai 90 giorni anno, nel Canton Ticino;
   in particolare, secondo la nuova legge: la costituzione e la gestione di un'impresa nell'ambito delle categorie professionali assoggettate sono subordinate all'iscrizione ad un apposito albo allestito da una commissione di vigilanza composta da rappresentanti delle associazioni professionali di riferimento; l'iscrizione è concessa soltanto a coloro che dispongono di un'adeguata formazione e di una sufficiente pratica professionale; eventuali infrazioni, rilevate da un sistema di controllo preventivo dei requisiti, sono sanzionate con multe fino a 50.000 franchi;
   gli obblighi imposti rappresentano per le imprese ubicate sul territorio nazionale un onere gravoso, sia in termini economici che burocratici;
   è evidente come le imprese artigiane italiane che lavorano oltreconfine siano discriminate, a favore delle imprese locali, rinvenendosi un'alterazione delle regole della concorrenza, la quale senza interventi urgenti, rischia di far perdere competitività alle aziende italiane coinvolte –:
   se e quali urgenti iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, il Governo intenda adottare affinché gli obblighi imposti dal Consiglio di Stato del Canton Ticino non generino per le imprese artigiane italiane che operano in territorio svizzero nuovi oneri, di natura economica e burocratica, che ne possano minare la competitività. (4-11979)