• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02422 secondo gli ultimi dati dell'Istat ripresi da Coldiretti durante la presentazione del primo dossier sui prodotti alimentari a basso costo («I rischi dei cibi low cost») risulta che oltre 6...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02422presentato daSAVINO Elviratesto diMercoledì 6 novembre 2013, seduta n. 112

ELVIRA SAVINO. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
secondo gli ultimi dati dell'Istat ripresi da Coldiretti durante la presentazione del primo dossier sui prodotti alimentari a basso costo («I rischi dei cibi low cost») risulta che oltre 6 famiglie italiane su 10 (62,3 per cento) hanno previsto tagli nella spesa per l'acquisto degli alimenti, con conseguenze piuttosto negative sia a livello qualitativo che quantitativo, privilegiando nell'acquisto prodotti offerti spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri e che rischiano di avere un impatto sulla salute;
secondo i dati del dossier «I rischi del cibo low cost» nel 2013 gli allarmi alimentari in Italia sono aumentati del 26 per cento e quello del cibo low cost è l'unico settore a registrare un aumento delle vendite per effetto della crisi;
nel primo trimestre dell'anno infatti si è registrato un balzo record nel numero di notifiche nazionali al sistema di allerta comunitario per la prevenzione dei rischi alimentari, rispetto allo stesso periodo di 5 anni fa, prima dell'inizio della crisi di carattere economico-finanziario che ha investito anche il nostro Paese;
nel primo trimestre del 2013 le vendite sono aumentate solo nei discount alimentari che – secondo quanto riportato dalla Coldiretti – hanno fatto segnare un incremento del 2 per cento, mentre sono risultate in calo tutte le altre forme distributive fisse al dettaglio;
dietro il cosiddetto cibo low cost si celano spesso ricette modificate, l'uso di ingredienti di qualità scadente o metodi di produzione alternativi. Ciò è quanto è stato affermato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che l'80 per cento degli allarmi alimentari è stato provocato da prodotti a basso costo provenienti da Paesi che sono fuori dall'Unione europea, tra cui in primis la Cina e poi l'india e la Turchia, nazioni, cioè, dalle quali provengono ingredienti e alimenti che possono essere offerti a basso prezzo anche per le diverse regole sanitarie e ambientali in vigore, oltre che per lo sfruttamento della manodopera;
di fronte ad una escalation di truffe ed inganni legate alla produzione alimentare, favorite anche dalla crisi economico-finanziaria, è importante investire sull'agricoltura europea anche per assicurare cibo in quantità e qualità adeguate alle esigenze dei cittadini –:
quali iniziative i Ministri, per quanto di competenza, intendano assumere al fine di valorizzare l'agricoltura europea e garantire nel contempo la sicurezza ambientale e alimentare e la salute dei cittadini;
se non ritengano opportuno porre in essere campagne d'informazione finalizzate alla conoscenza dei rischi legati all'acquisto e al consumo di prodotti alimentari «low cost», e delle forme di tutela che garantiscano ai cittadini un consumo alimentare basato sulla qualità. (4-02422)