• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/DOC.VIII,N ... premesso che: la fase critica che attraversa il rapporto tra cittadini e istituzioni, in specie nel contesto di una pesante crisi recessiva, pretende di considerare ogni risparmio realizzato...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/DOC.VIII,N.1-2/1 presentato da LUIGI ZANDA
mercoledì 6 novembre 2013, seduta n. 135

Il Senato,
premesso che:
la fase critica che attraversa il rapporto tra cittadini e istituzioni, in specie nel contesto di una pesante crisi recessiva, pretende di considerare ogni risparmio realizzato dagli organi dello Stato come un dovere di responsabilità nei confronti della democrazia; non si può nel contempo sottovalutare come ogni preconcetta delegittimazione delle istituzioni politiche e della loro funzionalità si sia rivelata sempre, nella storia d'Italia, una pericolosa delegittimazione della democrazia;
seguendo tale direzione di responsabile equilibrio democratico numerose sono state le misure di contenimento e di razionalizzazione della spesa di funzionamento che il Senato ha messo in campo nel corso delle ultime legislature, misure che hanno assunto con il passare del tempo intensità e consistenza sempre maggiori, in particolare evidenziando a decorrere dal 2011 un trend di progressiva riduzione dei livelli di spesa complessiva del Senato;
in questo impegno si è iscritta la decisione, assunta nel 2012, di ridurre del 4,1 per cento la dotazione del Senato della Repubblica e di confermare con il bilancio in esame tale livello per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015; inoltre, l'equilibrio finanziario per il triennio 2013-2015 risultante dal bilancio di previsione all'esame permetterà al Senato di generare complessivamente risparmi per il bilancio dello Stato per circa 100 milioni di euro nel periodo compreso fino al 2016, derivanti dal minor importo della dotazione richiesta allo Stato e dal riversamento all'Erario dei risparmi di spesa previsti dai decreti-legge n. 78/2010 e n. 98/2011;
lo sforzo di contenimento della spesa risulta evidente se si guarda alle dinamiche misurate in termini nominali, avendo subito una fortissima contrazione dagli oltre 594 milioni di euro del 2010 ai circa 541 milioni di euro del 2013 (- 53 mln), con una riduzione di oltre il 9 per cento;
per quanto riguarda il settore del personale - a fronte della consistente riduzione degli organici per effetto del perdurante blocco del turn-over - occorre procedere nella realizzazione di una riforma del modello organizzativo al fine di mantenere l'elevato livello qualitativo delle prestazioni rese dall'Amministrazione valorizzando ulteriormente le eccellenti professionalità presenti nell'ambito del Senato della Repubblica;
su questa base, occorre per altro dare seguito e sviluppo al processo di riduzione dei costi dell'Istituzione parlamentare, operando sugli ambiti che evidenziano ulteriori margini di razionalizzazione in vista della predisposizione del progetto di bilancio per il triennio 2014-2016;
a tal fine - nel quadro dell'indirizzo generale volto ad assicurare la massima sobrietà e la massima efficienza nell'utilizzo delle risorse pubbliche destinate al funzionamento del Senato della Repubblica, garantendo nel contempo la piena funzionalità dell'Istituzione - nell'esprimere una valutazione positiva dei documenti di bilancio appare indispensabile individuare un complesso di interventi su cui orientare prioritariamente le attività di competenza del Collegio dei Questori e del Consiglio di Presidenza,
invita il Consiglio di Presidenza e il Collegio dei Questori:
ad assumere, nell'ambito della sfera di autonoma determinazione ad essi riservata dal Regolamento del Senato della Repubblica, ulteriori iniziative che, dando coerente svolgimento alle linee sopra evidenziate, contribuiscano al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1) per quanto attiene alla spesa per i senatori in carica, preso atto che il costo complessivo evidenziato dal bilancio del Senato della Repubblica risulta non superiore a quello dei Parlamenti degli altri Paesi europei comparabili e tenuto conto della perdurante esigenza di disciplinare l'attività professionale dei collaboratori dei parlamentari, adottare misure idonee a disciplinare il rapporto contrattuale tra senatore e collaboratore, anche alla luce delle esperienze maturate nei predetti Parlamenti e presso il Parlamento europeo;
2) nel quadro di una ridefinizione dei benefici spettanti agli ex Presidenti del Senato della Repubblica ai fini dello svolgimento delle rispettive attività politiche e istituzionali, valutare l'opportunità di una ulteriore riduzione degli stessi rispetto a quanto già disposto con la delibera del Consiglio di Presidenza n. 120 del 28 febbraio 2012;
3) in tema di gestione delle sedi del Senato della Repubblica, alla luce delle iniziative di riduzione delle locazioni passive già poste in essere dal Senato e che hanno comportato una rilevante diminuzione del numero degli uffici, provvedere ad una razionalizzazione degli spazi che renda disponibile il maggior numero possibile di uffici per le postazioni di lavoro dei senatori;
4) per quanto attiene alla spesa per beni e servizi: 1) consolidare ed incrementare gli effetti di riduzione della spesa sia attraverso il ricorso sempre più generalizzato e diffuso alle procedure di gara per l'individuazione dei contraenti sia attraverso l'attivazione di convenzioni con la Consip, ove ciò risulti funzionale alle esigenze proprie dell'Istituzione parlamentare e determini minori oneri per quest'ultima; 2) proseguire il processo di dematerializzazione dei supporti all'attività parlamentare, con l'obiettivo di limitare allo stretto indispensabile il ricorso alla documentazione cartacea e di introdurre sempre più diffusamente strumenti ad alto contenuto tecnologico;
5) per quanto riguarda l'Amministrazione, dare attuazione al processo di integrazione tra le attività delle Amministrazioni dei due rami del Parlamento, procedendo sollecitamente alla definizione delle linee applicative degli interventi già approvati dal Consiglio di Presidenza per conseguire tale obiettivo prioritariamente nei seguenti settori: documentazione, pubblicazioni e libreria; informatica; gare e contratti; polo bibliotecario; rapporti internazionali; bilancio e finanza pubblica;
6) in materia di personale dipendente: 1) dare attuazione agli interventi di cui agli indirizzi definiti con le delibere del Consiglio di Presidenza n. 123 del 25 luglio 2012 e n. 14 del 9 luglio 2013, al fine di proseguire nella direzione dell'ulteriore contenimento della relativa spesa, procedendo altresì alla realizzazione del piano di riforma degli schemi organizzativi dell'Amministrazione per adeguare la struttura, da un lato, alle moderne esigenze funzionali dell'attività parlamentare e, dall'altro, al ridimensionamento del numero dei dipendenti dovuto al blocco del turn-over; 2) a seguito della definizione, d'intesa con la Camera dei deputati, dell'assetto delle curve retributive per il personale di nuova assunzione, individuare gli istituti da applicare a quest'ultimo, che consentano di realizzare in prospettiva uno stato giuridico uniforme per i dipendenti dei due rami del Parlamento; 3) considerare ulteriori interventi, d'intesa con la Camera dei deputati, per quanto concerne i requisiti di accesso al trattamento di quiescenza, anche per gli aventi diritto, nel rispetto delle previste procedure in materia di relazioni sindacali.
(numerazione resoconto Senato G1)
(9/Doc. VIII, n. 1-2/1)
ZANDA, SCHIFANI, MARAN, BITONCI, DE PETRIS, FERRARA MARIO