• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12034    dopo la positiva esperienza del 2014, anche nel 2015 il Ministro interrogato firmava il decreto riguardante l'attivazione dei tirocini del fondo «1000 giovani per la cultura», un...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12034presentato daCIRIELLI Edmondotesto diMercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566

   CIRIELLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   dopo la positiva esperienza del 2014, anche nel 2015 il Ministro interrogato firmava il decreto riguardante l'attivazione dei tirocini del fondo «1000 giovani per la cultura», un programma di formazione per giovani fino a 29 anni di età nel settore dei beni e delle attività culturali previsto dal decreto-legge n. 76 del 2013 e confermato dal decreto-legge «Art-bonus» n. 83 del 2014;
   in particolare, per il 2015, il decreto prevedeva 130 tirocini formativi nell'ambito di progetti di rilevante interesse per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale della Nazione: 30 tirocini presso la Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, 50 stage presso i poli museali regionali e la direzione generale per i musei e 50 tirocini presso l'archivio centrale dello Stato, l'Istituto centrale per gli archivi, le soprintendenze archivistiche, gli archivi di Stato, le Biblioteche nazionali di Roma e Firenze e le biblioteche statali;
   come risulta dalla pubblicazione dei relativi bandi di concorso, i tirocini erano rivolti a giovani laureati in archeologia, architettura, archivistica e biblioteconomia, beni culturali, economia, economia e gestione dei beni culturali, geologia, giurisprudenza, ingegneria, ingegneria ambientale, ingegneria civile, ingegneria informatica, scienza e tecnologia per i beni culturali, scienze forestali e ambientali, storia dell'arte, tecnologia per la conservazione e il restauro dei beni culturali;
   se da un lato si comprende la scelta di aprire questi bandi a ingegneri e geologi per l'importanza del loro lavoro in siti come quelli di Pompei, del tutto irragionevole appare, invece, la scelta di escludere dalla selezione pubblica i laureati in lettere e storia, che avrebbero potuto dare un contributo prezioso negli archivi di Stato e nelle biblioteche –:
   quali siano le motivazioni che hanno portato ad escludere le lauree in lettere e storia dai requisiti richiesti per partecipare ai bandi 2014 e 2015 «Mille giovani per la cultura» e se il Ministro interrogato non ritenga opportuno includere suddette lauree nei bandi che verranno eventualmente pubblicati nell'anno in corso.
(4-12034)