• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07756    il decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185, «Misure urgenti per interventi nel territorio» reca disposizioni di natura ambientale con particolare riferimento allo smaltimento delle...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07756presentato daPILI Maurotesto diMercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566

   PILI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185, «Misure urgenti per interventi nel territorio» reca disposizioni di natura ambientale con particolare riferimento allo smaltimento delle cosiddette ecoballe della Campania;
   nel disposto legislativo si prevede quanto segue:
    «Articolo 2 – Interventi straordinari per la regione Campania;
   1. Al fine di dare esecuzione alle sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione europea del 4 marzo 2010 (causa C-297/2008) e del 16 luglio 2015 (causa C-653/13), il Presidente della regione Campania predispone un piano straordinario d'interventi riguardanti:
    a) lo smaltimento, ove occorra anche attraverso la messa in sicurezza permanente in situ, dei rifiuti in deposito nei diversi siti della regione Campania risalenti al periodo emergenziale 2000/2009 e comunque non oltre il 31 dicembre 2009;
    b) la bonifica, la riqualificazione ambientale e il ripristino dello stato dei luoghi dei siti, di cui alla lettera a) non interessati dalla messa in sicurezza permanente e l'eventuale restituzione delle aree attualmente detenute in locazione ovvero ad altro titolo»;
   al punto 7 dell'articolo 2 del citato decreto si prevede in particolare che in via d'urgenza, anche nelle more dell'approvazione del piano di cui al comma 1, il presidente della regione Campania predispone e attua, previa approvazione della Giunta regionale, un primo stralcio operativo d'interventi per lo smaltimento di una quota non superiore al trenta per cento dei rifiuti di cui al comma 1, lettera a), mediante rimozione, trasporto e smaltimento, nonché mediante recupero energetico, presso impianti nazionali ed esteri, nel rispetto della normativa nazionale ed europea. A tale scopo, la regione Campania è autorizzata, ove necessario, all'utilizzo diretto delle risorse del fondo nei limiti di cui al comma 4;
   nel decreto si è, dunque, introdotta a parere dell'interrogante la clausola del «turismo delle ecoballe» con una disposizione esplicita: «mediante rimozione, trasporto e smaltimento, nonché mediante recupero energetico, presso impianti nazionali ed esteri»;
   il Governo Renzi e la regione Campania devono escludere, secondo l'interrogante, qualsiasi possibile trasporto delle ecoballe in Sardegna;
   aver previsto il trasporto via mare tra le possibili strade di movimentazione delle ecoballe non solo conferma il pericolo denunciato durante l'esame del decreto «Giubilieo ed ecoballe» ma lascia presagire sviluppi fin troppo chiari a giudizio dell'interrogante;
   il piano contenuto nel capitolato d'appalto della regione Campania e autorizzato dal decreto, il cui disegno di legge di conversione è stato approvato dalla Camera, fa esplicito riferimento al possibile trasporto via mare, così come avvenne nel 2008;
   senza nemmeno aspettare la conversione in legge, il presidente della Campania (PD) aveva infatti avviato l'appalto per lo smaltimento delle ecoballe della Campania prevedendo anche l'uso delle navi;
   il decreto ha autorizzato, infatti, il trasferimento delle ecoballe anche in altre regioni italiane e all'estero;
   in realtà, nel capitolato d'appalto, hanno inserito una modalità di trasporto che ripropone esattamente quanto denunciato dall'interrogante in Aula a Montecitorio: il Governo pianifica il trasporto di ecoballe via mare;
   è fin troppo, per l'interrogante, che le modalità di trasporto indicate lascino immaginare una destinazione delle ecoballe in Sardegna, considerato che le altre regioni, esclusa la Sicilia, che però sarebbe sovraccarica, sono raggiungibili via terra, gommato o treno;
   la regione Sardegna per l'interrogante deve esprimere un chiaro e immediato veto alla sola ipotesi, senza perdere altro tempo;
   aver avvallato, in sede di Conferenza unificata, il contenuto del decreto Renzi in materia, che prevede il turismo delle ecoballe, è già di per sé un fatto grave per l'interrogante;
   lo schema è per l'interrogante quello del 2008: da Napoli al porto Canale di Cagliari e poi al Casic, con codici autorizzativi, che sarebbero uguali a quelli richiesti nel capitolato d'appalto della regione Campania;
   è fin troppo chiaro l'attivismo di alcuni soggetti, operatori marittimi che gestiscono di tutto e di più, dalle bombe ai rifiuti, e di alcuni soggetti campani che pensano di trasformare la Sardegna in discarica di rifiuti;
   appare chiaro che, se nel 2008 la protesta fu spontanea, questa volta la reazione della Sardegna e dei sardi sarà organizzata;
   non sarà consentito ne a Renzi, né al silente presidente della regione di trasformare la Sardegna in una piattaforma di smaltimento delle ecoballe di Napoli e Campania;
   il trasporto via mare, fatto inserire nell'appalto, in Sardegna sarà rigettato senza mezze misure –:
   se il Ministro interrogato, per quanto di competenza non intenda chiarire formalmente e ufficialmente che non saranno trasferite ecoballe della Campania nel territorio della regione Sardegna;
   se non intenda smentire, per quanto di competenza, tale ipotesi che sembra emergere dal capitolato d'appalto della regione Campania;
   se non intenda assumere iniziative normative che impediscano l'allocazione in Sardegna di rifiuti di altre regioni, comprese le scorie nucleari, in virtù della sua condizione insulare e di regione a statuto speciale. (5-07756)