Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
C.9/03513-A/016 premesso che:
il comma 1 dell'articolo 3 del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210 ha lo scopo di prorogare dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 il divieto di...
Atto Camera
Ordine del Giorno 9/03513-A/016presentato daTONINELLI Danilotesto diMercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566
La Camera,
premesso che:
il comma 1 dell'articolo 3 del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210 ha lo scopo di prorogare dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 il divieto di incroci proprietari, che impedisce ai soggetti che esercitano l'attività televisiva, che conseguono ricavi superiori all'8 per cento del sistema integrato delle comunicazioni, e alle imprese del settore delle comunicazioni elettroniche che detengono una quota superiore al 40 per cento dei ricavi di detto settore, di acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di quotidiani;
tale proroga ha lo scopo di garantire la concorrenza e il pluralismo nell'ambito del cosiddetto sistema integrato delle comunicazioni, impedendo, tra l'altro, l'acquisizione di società editrici di quotidiani esistenti o la costituzione di nuove società editrici di quotidiani attraverso lo sfruttamento di soggetti già detentori di rilevanti quote di partecipazione in società dello stesso settore;
la garanzia concessa a carico dello Stato a favore delle imprese editrici di quotidiani o periodici organi di movimenti politici o periodici che, oltre che attraverso esplicita menzione riportata in testata, risultino essere organi o giornali di forze politiche che abbiano il proprio gruppo parlamentare in una delle Camere o nel Parlamento europeo avendo almeno un rappresentante in un ramo del Parlamento italiano, anche dopo gli interventi normativi che vi hanno inciso, ha rappresentato una indebita fonte di distorsione della concorrenza nel mercato dell'editoria dei quotidiani;
il Governo, al fine di evitare che l'escussione della garanzia summenzionata fosse posta a carico della finanza pubblica in un caso recente, che ha coinvolto una società direttamente legata al partito di maggioranza relativa che sostiene il Governo stesso, si è ufficialmente impegnato «ad accertare la consistenza del patrimonio immobiliare facente capo al DS [...] anche al fine di valutare se sia ancora possibile esercitare, in via cautelativa, azioni revocatorie di tale patrimonio immobiliare nell'interesse dell'amministrazione, a conservazione dell'azione di regresso», come risulta dal resoconto stenografico della seduta n. 433 di venerdì 22 maggio 2015 della Camera dei deputati;
che tale intervento potrebbe non essere sufficiente a ripristinare la situazione gravemente distorsiva della concorrenza nel mercato dell'editoria dei quotidiani determinatasi a favore delle surrichiamate società editrici di quotidiani o periodici organi di movimenti politici o periodici e, quindi, a danno delle società editrici che operano sul libero mercato in assenza di tale garanzia,
impegna il Governo
ad adottare ogni iniziativa, eventualmente anche legislativa, volta, coerentemente con le finalità di tutela della concorrenza nel sistema integrato delle comunicazioni di cui all'articolo 3 del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, a verificare lo stato dell'impegno già assunto dal Governo di cui alla premessa, la sussistenza di situazioni analoghe relativamente ad altre società con garanzie gravanti sullo Stato e a sanare la situazione, a tutela della concorrenza nel mercato dell'editoria dei quotidiani.
9/3513-A/16. Toninelli.