• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02011    sono 3.707 su 14.243 i minorenni non accompagnati che arrivati in Italia nel 2015 hanno fatto perdere le proprie tracce;    si tratta, da quanto emerso da alcuni dati emersi da...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02011presentato daIACONO Mariatesto diMartedì 16 febbraio 2016, seduta n. 570

   IACONO, ZAMPA, LAFORGIA, ALBINI, PREZIOSI, FOSSATI, IORI, SCUVERA, MONGIELLO, LA MARCA, GRASSI, AMODDIO, CULOTTA, MANZI, TULLO, OLIVERIO, CARRESCIA, ROSTELLATO, GRIBAUDO e GIULIANI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   sono 3.707 su 14.243 i minorenni non accompagnati che arrivati in Italia nel 2015 hanno fatto perdere le proprie tracce;
   si tratta, da quanto emerso da alcuni dati emersi da fonti giornalistiche, di giovani, per lo più, di nazionalità eritrea o afghana che per raggiungere al più presto i propri familiari in altre regioni d'Europa e temendo di essere bloccati fanno perdere le proprie tracce rischiando in tal modo di finire nella rete dei trafficanti;
   da uno studio elaborato da save the children il 26 per cento dei minori che sbarcano nel nostro Paese scompaiono;
   su quattro minori stranieri non accompagnati, che arrivano sul nostro territorio, uno fa perdere le proprie tracce e finisce a rischio sfruttamento;
   gli stessi dati forniti dal Ministero dell'interno, in occasione della seduta della Commissione parlamentare antimafia della Sicilia, sono più che allarmanti;
   tali dati infatti parlano di circa 3.707 minori stranieri non accompagnati scomparsi nell'anno 2014 dai centri di prima o seconda accoglienza, su un totale di 14.243 giunti in Italia, ovvero, per l'appunto il 26 per cento. Il record negativo delle scomparse, il 40 per cento, avviene in Sicilia: 1.882 dispersi su 4.628 registrati;
   secondo il «Rapporto Italia», condotto da Eurispes e presentato qualche giorno fa, il numero di minori stranieri non accompagnati presenti in Italia che richiedono protezione internazionale (MSNA) è in crescita. I dati di Eurispes sono aggiornati al 31 agosto 2015 e dicono che la quota di MSNA è cresciuta rispetto all'anno precedente dell'8,6 per cento;
   è soprattutto il Sud ad accogliere i minori stranieri non accompagnati con, al primo posto, la Sicilia seguita da Calabria e Lazio. Quasi la metà delle persone minorenni registrate in Sicilia (1.734 su 3.878) risultano però irreperibili dopo la registrazione;
   da quanto emerso da uno studio realizzato da diverse organizzazioni non governative italiane la principale causa della fuga dei minori risiede nell'inadeguatezza e nella carenza strutturale di numerose strutture di prima accoglienza;
   molti giovani migranti rimangono spesso «parcheggiati» a lungo senza un supporto psicologico e di mediazione culturale adeguata, e molti scappano per paura di non potere poi lasciare l'Italia (in base al regolamento «Dublino III») o perché capiscono di non potere essere utili economicamente alla famiglia di origine, che ha pagato loro il viaggio;
   dopo la fuga spesso s'accompagna il pericolo concreto di cadere nelle mani degli sfruttatori;
   le leggi in vigore permettono a un minore di segnalare la presenza di parenti all'estero per l'eventuale ricongiungimento, ma i tempi sono spesso troppo lunghi per le necessità dei minori e delle proprie famiglie rimaste nella terra d'origine;
   almeno 10 mila minori non accompagnati che sono arrivati in Europa tra il 2014 e il 2015 durante la cosiddetta «crisi dei migranti» sono scomparsi dopo essere stati registrati dalle varie autorità statali;
   a proposito di legislazione, l'accordo del mese di luglio 2015 tra Ministero dell'interno ed enti locali ha portato a un bando pubblico per strutture più adeguate rispetto a buona parte di quelle utilizzate nei picchi dell'emergenza, ovvero palestre, hotel o edifici di fortuna;
   attualmente, infatti, l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati non richiedenti asilo è gestita dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso i comuni. Questi ultimi troppe volte non hanno risorse e strumenti per far fronte al loro pronto trasferimento, per cui si produce uno stallo del sistema le cui conseguenze sono pagate ancora una volta dai minori migranti –:
   se il Governo intenda assumere iniziative per riformare il sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati anche attraverso l'individuazione di nuovi standard strutturali al fine di dotare le strutture di servizi più accoglienti al di là della gestione delle emergenze;
   se si intendano proporre politiche di controllo atte a garantire la sicurezza degli stessi minori al fine di prevenire la fuga dei minori prevedendo in tal senso il rischio che questi vengano risucchiati nelle perverse reti del traffico di droga o della malavita organizzata;
   se si intenda predisporre una banca dati che dia certezza sul fenomeno della scomparsa di minori stranieri non accompagnati e sulla sorte degli stessi.  (3-02011)