• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05286 MOLINARI, VACCIANO, BENCINI, Maurizio ROMANI, SIMEONI, MUSSINI - Ai Ministri dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: in data giovedì 17 settembre 2015,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05286 presentata da FRANCESCO MOLINARI
martedì 16 febbraio 2016, seduta n.578

MOLINARI, VACCIANO, BENCINI, Maurizio ROMANI, SIMEONI, MUSSINI - Ai Ministri dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

in data giovedì 17 settembre 2015, veniva presentata l'interrogazione 4-04527 avente ad oggetto il comune di Casavatore (Napoli), il cui territorio viene annoverato tra i più urbanizzati d'Europa;

la sua amministrazione comunale vive, da mesi, una paralisi istituzionale a causa dell'adozione del piano casa (approvato nel 2010) al quale, secondo diversi articoli di stampa, la compagine del Governo locale affiancherebbe, con provvedimento organico (mediante atto di Giunta), la "monetizzazione" delle opere compensative non rispettate dai privati imprenditori in danno dell'ente comunale;

considerato che:

nonostante le inchieste dei Carabinieri di Casoria e quelle dell'Ufficio reati contro la pubblica amministrazione della Procura Napoli Nord e l'avvio dell'accertamento dei fatti da parte del prefetto di Napoli, ad oggi, le opere compensative previste non sono state attuate;

sembra che in via Taverna rossa, in particolare, sarebbe intervenuta una variante, presentata ma non ancora approvata dal Comune, che, se accertata, influirebbe sulla persistenza dell'atto convenzionale e, ad oggi, la struttura risulta occupata non si sa a quale titolo e in forza di quale autorizzazione comunale o certificazione degli uffici preposti in merito alla chiusura di cantiere, successiva vendita, e conseguente agibilità e abitabilità;

per la struttura di via Cassano, l'iniziativa dell'imprenditore avrebbe fatto perdere al Comune di Casavatore il campo polivalente che da 20 anni gestiva, e che lo stesso imprenditore, generosamente, vorrebbe attribuire all'ente comunale come opera compensativa;

sembra che manchi, inoltre, dalla casse comunali circa un milione di euro per oneri concessori delle strutture in itinere, perdurando una confusione generale attorno alle opere compensative: assenti in alcuni casi e in altri realizzate autonomamente, senza rispetto delle convenzioni e senza verifiche su eventuali cambi di destinazione d'uso o varianti;

fonti giornalistiche dicono che alcuni politici locali avrebbero addirittura istituito sedi di partito in locali di proprietà di imprenditori direttamente interessati al piano casa;

considerato inoltre che nessuna azione sarebbe stata avviata nei confronti degli imprenditori inadempienti, né per identificare quei residenti che, allo stato, occuperebbero illegittimamente gli appartamenti usufruendo di servizi pubblici,

si chiede di sapere quali motivi, nonostante l'impegno degli organi inquirenti, impediscano un'azione solerte nella verifica della legittimità dell'azione amministrativa, vista l'oggettiva inerzia degli uffici comunali nella trattazione di quanto esposto e considerato il turbolento contesto ambientale.

(4-05286)