• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02042    la stampa ha recentemente pubblicato i contenuti dei file rilasciati dall'organizzazione di Julian Assange, WikiLeaks, da cui emerge una attività di monitoraggio e intercettazioni ai...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02042presentato daBRUNETTA Renatotesto diMartedì 23 febbraio 2016, seduta n. 575

   BRUNETTA, GELMINI, CARFAGNA, OCCHIUTO, ANGELUCCI, ARCHI, BALDELLI, BERGAMINI, BIANCOFIORE, BIASOTTI, BRAMBILLA, CALABRIA, CASTIELLO, CATANOSO, CENTEMERO, LUIGI CESARO, CRIMI, DE GIROLAMO, FABRIZIO DI STEFANO, GREGORIO FONTANA, RICCARDO GALLO, GARNERO SANTANCHÈ, GIACOMONI, GIAMMANCO, ALBERTO GIORGETTI, GULLO, LAFFRANCO, LAINATI, LONGO, MARTINELLI, ANTONIO MARTINO, MILANATO, NIZZI, PALMIERI, PALMIZIO, PICCHI, POLIDORI, POLVERINI, PRESTIGIACOMO, RAVETTO, ROMELE, ROTONDI, RUSSO, SANTELLI, SARRO, ELVIRA SAVINO, SANDRA SAVINO, SISTO, SQUERI, VALENTINI, VELLA e VITO. – Al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento. – Per sapere – premesso che:
   la stampa ha recentemente pubblicato i contenuti dei file rilasciati dall'organizzazione di Julian Assange, WikiLeaks, da cui emerge una attività di monitoraggio e intercettazioni ai danni dell'allora Presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, e del suo entourage, in particolare nei giorni che anticiparono le sue dimissioni, nell'autunno del 2011;
   le registrazioni del Presidente Berlusconi, e di diversi suoi consiglieri, sono state condotte da quella che probabilmente è la divisione più sensibile della National Security Agency (NSA, l'agenzia statunitense per la sicurezza nazionale): lo Special Collection Service (Scs), un'unità speciale che opera sotto copertura diplomatica nelle ambasciate e nei consolati americani in giro per il mondo;
   i file di WikiLeaks riportano frasi dettagliate dei protagonisti di quelle intercettazioni: «Sarkozy avrebbe detto a Berlusconi che, mentre le affermazioni di quest'ultimo sulla solidità del sistema bancario italiano, in teoria, potevano anche essere vere, le istituzioni finanziarie italiane potrebbero presto “saltare in aria” come il tappo di una bottiglia di champagne e che “le parole non bastano più” e che Berlusconi “ora deve prendere delle decisioni”»;
   i documenti rivelano persino che nel marzo 2010, Silvio Berlusconi è stato addirittura intercettato nei suoi colloqui con il leader israeliano Binyamin Netanyahu, nel momento di massima crisi tra Stati Uniti e Israele;
   ad oggi, nessuna procura ha ritenuto di dover aprire un'inchiesta sulla questione, sebbene il caso sia noto, e le rivelazioni di WikiLeaks non fanno altro che ribadire ciò che gli interroganti sostengono da tempo, anche attraverso la richiesta dell'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta «sulle vicende, le cause e le responsabilità, anche internazionali, che hanno portato, nell'autunno 2011, alle dimissioni del quarto Governo Berlusconi». La proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta nasceva, in particolare, dalle gravi informazioni rese note dall'ex Segretario al Tesoro degli Stati Uniti d'America Timothy Geithner; oggi si ha un'ulteriore conferma di un quadro allarmante di distorsione della nostra democrazia, della volontà degli elettori, della sovranità italiana;
   il Governo italiano ha sempre optato per il silenzio sulla questione, negando nei fatti il proprio assenso all'istituzione della Commissione d'inchiesta. Il Governo Renzi ha totalmente ignorato il caso. Nei mesi in cui Edward Snowden (ex tecnico della CIA e collaboratore della NSA) rivelava che sotto il controllo dei servizi di sicurezza Usa erano finite le maggiori ambasciate dell'Unione europea e gran parte del traffico di telefonia mobile, che veniva registrato e passato al vaglio dalle agenzie di spionaggio americane, l'ex Presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, aveva dichiarato alla Camera dei deputati: «In base alle risultanze dell’intelligence e ai contatti internazionali avuti, non risultano compromissioni della sicurezza delle comunicazioni dei vertici del Governo, né delle nostre ambasciate. Non risulta che la privacy dei cittadini italiani sia stata violata»;
   ebbene, dopo la rivelazione di questi nuovi documenti pubblicati da WikiLeaks, è impossibile ignorare ancora la questione: è necessaria chiarezza ed è fondamentale che le istituzioni italiane si adoperino nell'esercizio di un dovere di trasparenza e di lealtà verso i cittadini –:
   se il Governo intenda tutelare la dignità nazionale e la sovranità dello Stato italiano attraverso un completo chiarimento delle vicende riportate in premessa e quali iniziative di competenza intenda intraprendere a tal fine per l'individuazione degli eventuali responsabili di una macchinazione che, ove accertata, umilierebbe la democrazia e il popolo italiano.
(3-02042)