• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05319 BRUNI, ZIZZA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: nonostante le intenzioni dei vari Governi susseguitisi negli anni, il trasporto pubblico del Mezzogiorno...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05319 presentata da FRANCESCO BRUNI
martedì 23 febbraio 2016, seduta n.580

BRUNI, ZIZZA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

nonostante le intenzioni dei vari Governi susseguitisi negli anni, il trasporto pubblico del Mezzogiorno d'Italia resta tra i più carenti d'Italia;

il debutto del treno "Freccia Rossa" Milano-Bari è stato accompagnato da molte polemiche, poiché il servizio escludeva di fatto le città di Lecce e Brindisi e numerose sono state le petizioni promosse da cittadini, aziende locali e giornali per far sì che il territorio del Salento, meta sempre più ambita da turisti da tutto il mondo, non fosse discriminato e tagliato fuori dai collegamenti con il nord del Paese. L'alta velocità, infatti, copre ad oggi in prevalenza tutte le regioni del centro-nord Italia;

il Governo Renzi, i vertici di Trenitalia e il presidente della Regione Puglia nel mese di ottobre 2015 hanno annunciato che, entro l'estate 2016, il treno Freccia Rossa sarebbe arrivato anche nelle città salentine;

al termine dell'incontro fra gli esponenti del Governo, l'amministratore delegato di Trenitalia e il presidente della Regione Puglia, si sono susseguite decine di dichiarazioni, nelle quali si affermava che l'obiettivo prefissato era stato raggiunto, che gli investimenti nelle infrastrutture su ferro avrebbero rappresentato il primo passo verso una maggiore qualità del servizio territoriale e che un'area così importante turisticamente, avrebbe avuto finalmente l'alta velocità, migliorando i collegamenti per i tanti lavoratori e studenti, oltre che per i numerosissimi turisti che giungono nel Salento;

come si evince recentemente da alcuni articoli di stampa, l'accordo siglato per i trasporti pubblici pare, invece, andare in direzione contraria. Sarebbero 9 i miliardi di investimento destinati, non solo all'alta velocità, ma a migliorare tecnologie e servizi;

a quanto sembra, però, i maggiori investimenti si concentrerebbero al centro-nord. Nel Mezzogiorno, infatti, gli interventi programmati sarebbero minimi, meno di un decimo di quelli previsti nel resto della penisola. Stanziati solo 400 milioni per i pendolari. Gli investimenti previsti riguardano Roma (172 milioni), Firenze (70 milioni), Milano (45 milioni), Torino (30 milioni) e Bologna (30 milioni). Nulla è invece pare essere programmato nelle città metropolitane del Sud;

considerato che la stagione estiva è alle porte e l'importanza strategica di avere un efficiente trasporto su ferro nell'area salentina, per offrire migliori servizi ai turisti che affolleranno quel territorio, appare sempre più fondamentale,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda chiarire quali siano effettivamente gli investimenti stanziati per lo sviluppo del trasporto pubblico per il sud Italia e se non ritenga opportuno intervenire per rimodulare i suddetti investimenti;

se saranno rispettate le scadenze e le modalità annunciate per il progetto "Freccia Rossa" Milano-Lecce, con la realizzazione del piano per l'alta velocità per le città di Lecce e Brindisi.

(4-05319)