Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
S.0/00356/003/ ... in sede di esame dei disegni di legge in materia elettorale;
acquisite le valutazioni degli esperti consultati;
giunti all'attuale stadio della discussione generale;
rilevato il...
Atto Senato
Ordine del Giorno 0/356/3/01 presentato da FRANCESCO CAMPANELLA
martedì 12 novembre 2013, seduta n. 070
La 1ª Commissione permanente,
in sede di esame dei disegni di legge in materia elettorale;
acquisite le valutazioni degli esperti consultati;
giunti all'attuale stadio della discussione generale;
rilevato il comune proposito di far maturare una estesa condivisione dei fondamenti essenziali delle nuove regole elettorali;
al fine di definire i criteri di riferimento per la predisposizione di un testo unificato, nel proposito di assicurare un metodo di elezione conforme al dettato costituzionale e ai principi fondanti della democrazia rappresentativa;
considera già delineati i seguenti criteri:
1) necessità di ridare ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti parlamentari;
2) necessità di rendere più stretto e immediato il rapporto tra eletti, forze politiche e elettori;
3) necessità di attribuire ai cittadini il potere di indirizzare le scelte politiche fondamentali attraverso un Parlamento rafforzato, capace di rappresentare le istanze che muovono dagli stessi cittadini e di costituire un solido ponte tra la società e le istituzioni;
4) nel rispetto del principio cardine della rappresentatività favorire una genuina governabilità al Paese attraverso un'elevata selettività del sistema elettorale, disincentivando la frantumazione delle forze politiche, la loro disomogeneità interna e la creazione di coalizioni fittizie a meri fini elettorali.
Rilevata la necessità di chiarire l'orientamento prevalente sulle scelte più idonee da compiersi circa la selezione degli specifici strumenti elettorali da adottare per il perseguimento dei suddetti fini;
tenuto conto che:
i sistemi elettorali che abbinano proporzionale e premio di maggioranza hanno dimostrato di non garantire né governabilità né rappresentatività nemmeno quando abbiamo prodotto maggioranze analoghe e ampie in entrambe le Camere;
l'estensione al Parlamento dei sistemi elettorali impiegati con riguardo all'elezione dei consigli comunali sopra i 15.000 abitanti comporterebbe modifiche alla forma di governo parlamentare stabilita dalla Costituzione;
nessuna delle democrazie europee con sistemi politici stabili e rappresentativi adotta un sistema con premio di maggioranza;
le democrazie europee stabili e rappresentative adottano alternativamente modelli elettorali con collegio uninominale e formula maggioritaria o sistemi proporzionali fortemente corretti;
l'attuale situazione politica italiana è altamente frammentata e sostanzialmente tri-quadripolare;
i collegi uninominali con formula maggioritaria sono più confacenti a sistemi politici bipolari;
soglie di sbarramento implicite sono più flessibili ed efficaci rispetto a soglie uniche nazionali;
assume, in proposito, le seguenti linee d'indirizzo:
ad introdurre un numero massimo di mandati elettorali - pari a due - che ogni cittadino può essere chiamato a ricoprire in qualità di deputato e/o di senatore;
in particolare, per l'elezione della Camera dei Deputati:
1) ad adottare circoscrizioni elettorali corrispondenti alla attuale dimensione territoriale delle Province;
2) per la ripartizione dei seggi, utilizzare la formula D'Hondt in ciascuna circoscrizione senza recupero sovra-circoscrizionale;
3) per l'individuazione degli eletti, adottare un sistema di preferenze ispirato a quello svizzero;
in particolare, per l'elezione del Senato della Repubblica:
1) ad adottare circoscrizioni elettorali corrispondenti alla dimensione territoriale delle Regioni;
2) a suddividere le Regioni in sub-circoscrizioni corrispondenti alla dimensione territoriale delle Province;
3) per la ripartizione dei seggi, utilizzare la formula belga in ciascuna circoscrizione senza recupero sovra-circoscrizionale;
4) per l'individuazione degli eletti, adottare un sistema di preferenze a livello di sub-circoscrizione provinciale ispirato a quello svizzero.
(0/356/3/1)
CAMPANELLA, MORRA, CRIMI, ENDRIZZI