• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05370 CERONI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che: l'assemblea delle conferenze nazionali dei presidenti, dei direttori e degli studenti dei...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05370 presentata da REMIGIO CERONI
giovedì 25 febbraio 2016, seduta n.582

CERONI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che:

l'assemblea delle conferenze nazionali dei presidenti, dei direttori e degli studenti dei conservatori di musica è formata da 54 conservatori di musica statali e da 19 non statali;

il sistema dei conservatori ad oggi conta 50.000 studenti (di cui il 10 per cento stranieri) 6.000 docenti e 1.500 unità di personale amministrativo e ausiliario;

l'assemblea si è riunita a Roma il 27 gennaio 2016 nella sede del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e ha deciso di dar vita a una giornata di protesta, proponendo la data del 13 febbraio, per mettere in atto iniziative musicali in ogni istituto su tutto il territorio nazionale;

è stato, inoltre, predisposto un testo in cui viene sollecitata la completa attuazione della riforma del sistema di alta formazione artistico - musicale, attesa ormai da oltre 16 anni, e in cui viene richiesto, entro il 2016, un nuovo sistema di reclutamento degli insegnanti, l'ordinamento di tutti i corsi di studio, la statalizzazione degli istituti musicali e l'incremento delle risorse;

la citata riforma, a cui si fa riferimento, è ricompresa all'interno della legge 21 dicembre 1999, n. 508, recante "Riforma delle Accademie di belle arti, dell'Accademia nazionale di danza, dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati", che ha rivoluzionato il settore artistico - musicale, dopo molti decenni dalla precedente riforma Gentile del 1923. Sono state ricomprese le istituzioni in un unico sistema, ispirato a principi e a criteri direttivi comuni, è stato riformato il settore dell'educazione artistica, i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati sono stati trasformati in istituti superiori di studi musicali, mentre l'Accademia nazionale di danza è diventata Istituto superiore di studi coreutici;

la legge, nel corso degli anni, ha avuto graduali sviluppi, dapprima con la legge 22 novembre 2002, n. 268, recante: "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 25 settembre 2002, n. 212, recante misure urgenti per la scuola, l'università, la ricerca scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale" per quanto concerne l'equiparazione alla laurea universitaria dei titoli accademici conseguiti nel sistema artistico e musicale italiano, ai fini di un pubblico concorso e del riconoscimento dei crediti formativi; successivamente con il decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003 n. 132, che ha dotato le istituzioni di autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa, finanziaria e contabile nel rispetto dei principi dettati dalla Stato e con il decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005 n. 212, che ha indicato per il nuovo ordinamento i principi e i criteri generali della nuova offerta formativa e della loro autonomia didattica;

da notizie in possesso dell'interrogante, l'Assemblea citata ha lamentato, altresì, una grave carenza di risorse pubbliche, una mancanza sostanziale di dialogo con il livello politico-istituzionale ed ha espresso ferma contrarietà all'annuncio di norme, che favorirebbero le istituzioni private a discapito di quelle pubbliche,

si chiede di sapere:

quali orientamenti il Ministro in indirizzo intenda esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa, e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per risolvere la protratta vacatio legis, che impedisce la totale implementazione della riforma del sistema di alta formazione artistico - musicale;

se reputi positivo sviluppare maggiori punti di contatto e di collaborazione con il mondo delle università, perché ad esse è affidato il compito fondamentale di coltivare e diffondere la cultura nel nostro Paese;

se intenda intervenire attraverso la promozione di provvedimenti legislativi idonei, volti a garantire l'efficacia delle procedure, richieste in premessa, già all'avvio del prossimo anno accademico.

(4-05370)