• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12360    la direzione distrettuale antimafia ha inviato 15 avvisi di conclusione di indagini preliminari per voto di scambio aggravato per 13 persone dalla componente mafiosa, tra i quali vi...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12360presentato daNUTI Riccardotesto diGiovedì 3 marzo 2016, seduta n. 582

   NUTI, D'UVA, LUIGI DI MAIO, MICILLO e SARTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la direzione distrettuale antimafia ha inviato 15 avvisi di conclusione di indagini preliminari per voto di scambio aggravato per 13 persone dalla componente mafiosa, tra i quali vi sarebbero Lorenza Orefice (Udc), attuale sindaco di Casavatore, comune alle porte di Napoli, e il suo sfidante al ballottaggio, Salvatore Silvestri, ora consigliere comunale del PD;
   dalle indagini emerge un quadro inquietante di inquinamento della camorra all'interno dell'amministrazione pubblica e della politica cittadina di Casavatore;
   secondo la direzione distrettuale antimafia i rappresentanti politici locali, del centrodestra e del centrosinistra, alle elezioni amministrative del maggio 2015 promettevano beni e altre utilità, ma erano anche pronti a passare a minacce o veri e propri atti di violenza se non riuscivano a convincere gli elettori a votarli;
   la violenza intimidatoria veniva garantita dalla componente mafiosa per il coinvolgimento nella vicenda di personaggi appartenenti alla famiglia del boss Ernesto Ferone collegata al clan scissionista degli Amato-Pagano;
   tra gli indagati risultano esservi anche figure di primo piano dell'amministrazione comunale di Casavatore come il comandante dei vigili urbani Antonio Piricelli, e il maresciallo della polizia locale Vincenzo Orefice;
   oltre al sindaco e al capo dell'opposizione figurano indagati per metodo mafioso anche i consiglieri comunali Ciro Minichini (Lista civica, Lista Rossi) e Salvatore Pollice (Lista civica, Casavatore Lavora), entrambi inizialmente sostenitori del candidato Silvestri poi passati alla minoranza, e Giuseppe Pranzile (Lista civica, Un'altra Casavatore), attualmente parte della maggioranza consiliare;
   coinvolti, inoltre, risultano esservi gli aspiranti consiglieri che avevano svolto la campagna elettorale per il candidato Salvatore Silvestri, poi risultati non eletti, Ciro Rossi, Barbara Cozzolino, Mauro Ramaglia, e l'aspirante consigliere Paolo Spinuso, anch'egli risultato non eletto, che aveva sostenuto invece il candidato sindaco Lorenza Orefice;
   come riportato su Napolitime.it «Il candidato Pd Salvatore Silvestri, che nella “galassia dem” è ritenuto vicino ai “Giovani Turchi” di Matteo Orfini, si sarebbe avvalso del supporto elettorale di Massimo Minichini, sottoposto a sorveglianza speciale in quanto appartenente al clan. Quest'ultimo, in particolare, “stazionava stabilmente davanti alla sede del comitato elettorale”»;
   oltre a Massimo Minichini, risultano destinatari di avviso Nadia Sarnataro, moglie di Mauro Ramaglia, Giuseppe Pellegrino, operaio addetto all'affissione di manifesti elettorali per conto di una società privata e Salvatore Ferone, nipote di un capo clan locale e collegato con gli scissionisti di Scampia;
   secondo quanto scritto nell'informativa dei carabinieri riportata dagli organi di stampa: «Emblematica è la circostanza, asseritamente nota al sindaco eletto e al candidato sindaco perdente, della presenza, all'interno delle liste elettorali, di soggetti pregiudicati per reati associativi, estorsione, traffico di stupefacenti, nonché per violazioni della disciplina sulle armi. Anche le frequentazioni – che in nessun modo possono essere ritenute occasionali, in un comune ad alta densità demografica qual è Casavatore – assumono un deciso valore indiziante, in presenza di dati fattuali indicativi dell'influenza delle cosche sulla gestione amministrativa del comune. Ciò soprattutto quando sfociano anche in rapporti amicali, come nel caso del sindaco che ha partecipato ad un incontro conviviale con esponenti di spicco della locale criminalità organizzata, del primo cittadino con un familiare di un esponente del gruppo Ferone, legato ad un locale capocosca attualmente detenuto, vedi Ferone Ernesto. La vicinanza del sindaco alla criminalità organizzata impedisce di imprimere al comune il necessario cambiamento, prendendo le distanze dagli ambienti controindicati. È infatti difficile adottare prudenziali scelte politico-amministrative contrastanti con gli interessi malavitosi, laddove anche per gli affari privati vengono richieste prestazioni di soggetti appartenenti o contigui al clan. È rilevante la circostanza in cui il sindaco ha candidato, quale consigliere comunale, Pranzile Giuseppe, suocero dell'attuale reggente del gruppo camorristico egemone sul territorio Ferone Salvatore, il quale è stato puntualmente eletto e nominato consigliere di maggioranza»;
   il comune di Casavatore fu commissariato nel dicembre del 2014 per le dimissioni dell'ex sindaco Salvatore Sannino (PD) a seguito delle dimissioni di 9 consiglieri comunali –:
   se non intenda valutare i presupposti per attivare la procedura di cui all'articolo 143 e seguenti del testo unico sugli enti locali, decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
   quali iniziative urgenti di competenza intenda intraprendere per contrastare la criminalità organizzata e le infiltrazioni malavitose nella provincia di Napoli, con particolare riferimento al comune di Casavatore al fine di garantire in questi territori una vita democratica e civile;
   se non intenda adoperarsi al fine di potenziare le capacità d'organico e di risorse delle forze dell'ordine che si trovano direttamente impegnate, con attività di prevenzione e contrasto, alla lotta alla criminalità organizzata in provincia di Napoli. (4-12360)