• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03317-A/011    premesso che:     l'attività di «rassegna stampa», secondo quanto prescritto dalla convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie del 1886 che ne riconosce...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03317-A/011presentato daRUBINATO Simonettatesto diMercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   La Camera,
   premesso che:
    l'attività di «rassegna stampa», secondo quanto prescritto dalla convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie del 1886 che ne riconosce la liceità, è «un insieme di citazioni di articoli di giornali e riviste periodiche, a condizione che dette citazioni siano fatte conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo»;
    la consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale conferma che la libertà di informazione di cui all'articolo 21 contempla anche un profilo passivo, che va identificato nel diritto a ricevere notizie e quindi ad essere informati, e le rassegne stampa concorrono con la loro attività a rendere possibile l'esercizio di tale diritto;
    nell'ambito dell'attività conoscitiva preliminare svolta dalla Commissione Cultura, l'Unione Stampa Periodica Italiana ha sollecitato una regolamentazione del tema delle rassegne stampa, o attraverso una disposizione di legge, o attraverso accordi tra privati che avvengano alla presenza del Governo, invitando la Commissione a valutare l'inserimento di una specifica norma di indirizzo nei provvedimenti in esame;
    nello stesso contesto, anche la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha sottolineato l'urgenza di un intervento legislativo che preveda l'obbligo per i soggetti che esercitano attività di rassegna stampa di corrispondere un compenso agli autori e agli editori, che venga definito e ripartito sulla base di un confronto tra i soggetti rappresentativi del settore, sia di parte editoriale che giornalistica;
    il comparto delle società che offrono servizi di rassegna stampa rappresenta un'importante risorsa per una pluralità di soggetti, occupando oltre 600 dipendenti in Italia con circa euro 40 milioni di fatturato totale;
    il tema della corresponsione di un compenso equo in relazione alle rassegne stampa è stato posto all'attenzione del Parlamento con iniziative legislative da parte di tre diversi Governi (Prodi I, D'Alema, Prodi II) nell'arco degli ultimi 20 anni, senza però concretizzarsi in nessuna novella normativa;
    nel maggio 2015 in occasione della convocazione delle associazioni della filiera dell'Editoria da parte del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Lotti, anche il settore delle rassegne stampa aveva ribadito la disponibilità a riconoscere, con un accordo istituzionale davanti a un «garante pubblico», un compenso per l'inserimento nelle rassegne stampa di contenuti tratti dai media;

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di intervenire, anche in via normativa, per favorire il raggiungimento di un accordo tra le parti, di fronte ad un garante pubblico, che identifichi un ente unico collettore dell'equo compenso, capace di assicurare terzietà ed unificare la raccolta dei compensi e la copertura di tutti i soggetti interessati.
9/3317-A/11. Rubinato.