• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/01120/010/ ... in sede di esame del disegno di legge recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)", premesso che: le imprese...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/1120/10/05 presentato da VENERA PADUA
venerdì 15 novembre 2013, seduta n. 111

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)",
premesso che:
le imprese agricole, nella generale crisi economica del Paese, si trovano in una situazione di grave mancanza di liquidità, spesso resa più drammatica dal verificarsi di eventi naturali che distruggono le produzioni indispensabili per produrre il reddito atteso;
il mantenimento di un'agricoltura efficiente rappresenta un fattore indispensabile per la ripresa economica del Paese, per l'importante contributo da essa fornito al prodotto interno lordo e al saldo della bilancia dei pagamenti, in particolare considerando che il Made in ltaly agro alimentare costituisce un fattore trainante per tutto l'export italiano;
la situazione debitoria in cui vengono a trovarsi numerose imprese agricole del nostro Paese risulta in molti casi insostenibile, sia per l'aumento delle esposizioni nei confronti del sistema bancario sia per la riscossione dei crediti tributari, degli enti locali e .previdenziali;
tale situazione ha risvolti drammatici in particolare nella Regione Sicilia e in altre aree del Paese, soprattutto del Meridione, con particolare riferimento ai debiti previdenziali pregressi delle aziende agricole verso l'INPS, che si sommano alla forte crisi del settore che ha toccato diverse filiere;
gli strumenti giuridici attualmente a disposizione delle imprese agricole per risolvere la crisi finanziaria non risultano efficaci per consentire di conservare i beni aziendali e strumentali indispensabili per produrre reddito ed immettersi nuovamente nel ciclo economico;
le disposizioni previste dagli orientamenti europei sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà rendono spesso impossibile agire in modo efficace al fine di consentire la ripresa dell'attività in un contesto, come quello attuale, di crisi economica grave e generalizzata per tutti i settori produttivi agricoli;
in Italia, come in altre realtà europee, il sistema bancario non può sottrarsi allo sforzo generale del Paese verso la ripresa della crescita, attraverso un'adeguata espansione dei finanziamenti alle imprese;
impegna il Governo:
ad estendere alle imprese agricole gli interventi del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, attualmente impedito, non tanto dall'articolo 2 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, quanto dai provvedimenti amministrativi di applicazione;
ad avviare iniziative di sensibilizzazione del sistema bancario sulla particolare situazione delle imprese agricole in difficoltà, instaurando Tavoli di consultazione con le Organizzazioni agricole al fine di individuare soluzioni negoziali adeguate e sostenibili, anche attraverso i Confidi;
a rivedere gli interventi di ISMEA in materia di credito, in termini di semplificazione, oneri economici e condizioni di accesso, con particolare riferimento alle imprese condotte da giovani;
ad intraprendere iniziative in sede europea per consentire l'adozione di un quadro normativo per la concessione di aiuti alle imprese in difficoltà che, tenendo conto della attuale situazione di crisi, consenta l'adozione di strumenti legislativi efficaci per consentire alla imprese di reimmettersi nel circuito economico;
a prevedere ulteriori misure per facilitare l'operatività dei consorzi fidi a supporto delle imprese agricole;
ad introdurre nell'ordinamento soluzioni per le crisi dell'impresa agricola in direzione del recupero dell'attività e dei valori aziendali, in linea con le tendenze legislative di altri Paesi membri dell'Unione Europea e con gli andamenti dinamici dell'economia;
ad avviare una ricognizione dei dati dei debiti previdenziali in agricoltura risultanti all'INPS;
a dare attuazione all'articolo 15 della legge 27 gennaio 2012, n. 3.
(0/1120/10/5)
PADUA, PIGNEDOLI