• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08013    il piano d'azione per la coesione (PAC) è uno strumento di riprogrammazione e di innovazione di metodo a cui il Ministro per lo sviluppo e la coesione pro tempore ha fatto ricorso nel...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08013presentato daZAPPULLA Giuseppetesto diVenerdì 4 marzo 2016, seduta n. 583

   ZAPPULLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che;
   il piano d'azione per la coesione (PAC) è uno strumento di riprogrammazione e di innovazione di metodo a cui il Ministro per lo sviluppo e la coesione pro tempore ha fatto ricorso nel 2012 per dare risposte agli impegni assunti dal Governo italiano in sede di vertice europeo, al fine di recuperare i ritardi accumulati nell'uso dei fondi strutturali 2007-2013;
   di conseguenza, sono stati stanziati in favore della Puglia, Campania, Sicilia e Calabria in totale ulteriori 730 milioni di euro per il perseguimento di due obiettivi specifici: potenziare i servizi di cura per gli anziani e potenziare i servizi di cura e socio-educativi per l'infanzia, con specifico riferimento agli asili nido e ai suoi servizi innovativi e integrativi per la prima infanzia;
   successivamente, la Presidenza del Consiglio dei ministri, sulla base di un'intesa in Conferenza unificata con le regioni e le province, definì con specifica ordinanza le modalità, le condizioni e i criteri di ripartizione e, in particolare, indicò le finalità delle risorse aggiuntive in modo rigoroso e preciso; ovvero destinarle: a) in via prioritaria al proseguimento dello sviluppo ed al consolidamento del sistema integrato dei servizi socio-educativi per la prima infanzia (potranno essere utilizzate per la gestione dei posti esistenti ma soprattutto per l'attivazione di nuovi posti e per il miglioramento qualitativo dell'offerta); b) alla realizzazione di altri interventi a favore delle famiglie, assicurando che ad essi accedano prioritariamente le famiglie numerose o in difficoltà, sulla base del numero e della composizione del nucleo familiare e dei livelli reddituali;
   il comune di Siracusa ha partecipato con esito positivo a tre diversi bandi con programmi e fondi Pac: uno riferito all'apertura di una nuova struttura, l'altro per incremento di posti e, infine, 54 vaucher per acquisto di posti in strutture private;
   i dati forniti dal «Dossier asili nido» del Ministero dell'interno da parte di Cittadinanza Attiva, pubblicato nel mese di settembre 2015, precisano che a Siracusa città nel 2013 erano attivi 9 nidi comunali con 408 posti e una lista di attesa pari al 35 per cento dei posti realmente disponibili;
   i dati forniti, per la città di Siracusa, dall'assessorato comunale alle politiche sociali e della famiglia consegnano una realtà con una offerta numerica e di qualità decrescente e, in particolare: negli anni 2011-2012 i posti disponibili negli asili nido erano 408, sono stati occupati tutti i 408 posti; nel 2012-2013 i posti disponibili erano 408, ne sono stati occupati 366 con un meno 42; nel 2013-2014 i posti disponibili erano 408 e ne sono stati occupati 360 con un meno 48; 2014-2015 i posti disponibili erano 408, ne sono stati realmente occupati 354 con un meno 54; nel 2015-2016 i posti disponibili erano 433, ne sono stati realmente occupati 276 con un meno 156;
   la gestione degli asili nido è stata esternalizzata e, allo stato, alle società che gestiscono i servizi viene corrisposto, nonostante i 156 posti vuoti, l'intero ammontare della convenzione come se fossero tutti utilizzati;
   gli asili nido comunali di Siracusa non prevedono allo stato il tempo pieno e, pur tuttavia, tali dati si accompagnano ad un aumento, a partire dal 2016, del 20 per cento circa delle tariffe per le famiglie con un costo quantificato per un reddito annuo isee di 20 mila euro di 234 euro al mese; queste tariffe rappresentano peraltro un palese disincentivo per molte famiglie a non avanzare richiesta di utilizzo degli asili nido;
   in presenza di 156 posti liberi su 432 disponibili, ovvero un meno 36 per cento (dati ufficiali forniti dall'assessorato alle politiche sociali) il comune ha autorizzato l'apertura di un nuovo asilo nido per 24 posti con un aggravio di costo previsto di circa 150 mila annuo, continuando pare a pagare sempre per 432 posti per un costo complessivo di circa 3 milioni di euro; mentre, come appare evidente alla luce dei 156 posti vuoti, misteriosi appaiono all'interrogante i 54 vaucher per acquisto di posti in strutture private;
   il nuovo asilo, aperto grazie ai 55 mila euro dei fondi Pac destinati all'acquisto di arredamento e mobili, in assenza di ogni attività, è stato vandalizzato con il furto di parte delle stesse attrezzature acquistate;
   il costo per la collettività rimane alto rispetto alla qualità dell'offerta per le famiglie; le famiglie siracusane pagano – considerando la mancanza del tempo pieno – la tariffa più alta in Sicilia e tra le più esose d'Italia, mentre vengono segnalati casi di lavoratori e lavoratrici impegnati nel servizio presso gli asili nido che non percepiscono da mesi il giusto diritto alla retribuzione;
   nell'ambito del regolamento comunale è stata avanzata la proposta (allo stato rimasta inevasa) da diversi consiglieri comunali di Siracusa di istituire una specifica commissione di inchiesta per valutare la regolarità del servizio e della sua gestione;
   la procura della Repubblica di Siracusa ha ritenuto sull'intera vicenda e, in particolare sulla gestione corretta dei fondi pubblici Pac, di aprire uno specifico fascicolo di indagine;
   è cresciuta in città una legittima preoccupazione per le famiglie e per gli operatori del settore, che possono contare sul supporto delle organizzazioni sindacali, e una inevitabile, seria e adeguata attenzione da parte degli stessi organi di informazione;
   gli asili nido comunali e, più in generale, le politiche a favore delle famiglie sono una necessità irrinunciabile per la città di Siracusa e per una comunità di più di 120 mila abitanti che va assolutamente consolidata e potenziata –:
   se il Governo sia a conoscenza della situazione che si è venuta a creare nella città di Siracusa e se non ritenga necessario assumere iniziative, per quanto di competenza, per una urgente e rigorosa verifica in relazione alla regolarità, alla trasparenza e all'utilizzo coerente delle risorse pubbliche e dei fondi europei nell'interesse supremo della famiglie e della qualità del servizio a favore dei bambini. (5-08013)