• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00480 CUOMO - Ai Ministri della giustizia e dell'economia e delle finanze - Premesso che: con le manovre finanziarie degli ultimi 3 anni i trasferimenti delle risorse statali ai Comuni sono...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00480 presentata da VINCENZO CUOMO
lunedì 18 novembre 2013, seduta n.138

CUOMO - Ai Ministri della giustizia e dell'economia e delle finanze - Premesso che:

con le manovre finanziarie degli ultimi 3 anni i trasferimenti delle risorse statali ai Comuni sono diminuite di circa 6.450 milioni di euro, rendendo assolutamente insostenibile la situazione finanziaria degli stessi Comuni;

alla tale progressiva e consistente riduzione dei trasferimenti si aggiunge l'anomalia rappresentata dalla legge 24 aprile 1941, n. 392, recante "Trasferimento ai Comuni del servizio dei locali e dei mobili degli Uffici giudiziari", che pone a carico dei Comuni le spese per la gestione degli uffici giudiziari rimborsate poi dal Ministero della giustizia attraverso l'erogazione di un contributo economico annuo, mai integralmente rimborsato;

tale previsione normativa che mette a carico dei Comuni le spese degli uffici giudiziari è stata emanata nel 1941 ovvero prima ancora della nascita della Repubblica e dell'approvazione della nostra Carta costituzionale che, notoriamente, assegna allo Stato le funzioni in materia di giustizia;

rilevato che:

a fronte di una spesa media annuale per il funzionamento dei tribunali e degli uffici giudiziari pari a 315 milioni di euro annui, regolarmente anticipate dai bilanci dei Comuni, negli ultimi 3 anni il contributo versato dallo Stato ai Comuni a titolo di rimborso è stato pari al 60-80 per cento delle spese effettivamente sostenute e gli acconti e i saldi sono stati spesso erogati con gravi ritardi, a volte anche di diversi anni;

nel relativo capitolo di bilancio del Ministero sono iscritti per l'esercizio in corso solo 79,8 milioni di euro mentre le spese sostenute dai Comuni relative all'anno 2012 sono di oltre 300 milioni di euro, già anticipati dalle casse delle amministrazioni comunali;

inoltre, il processo di riorganizzazione delle sedi giudiziarie sul territorio nazionale comporta, tra l'altro, una maggiore concentrazione di spese a carico dei bilanci dei Comuni in cui sono state accorpate le sedi giudiziarie soppresse ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155;

i Comuni accorpanti, infatti, si trovano a dove sostenere ulteriori oneri dovuti a spese per il trasloco, per la realizzazione, adeguamento e messa in sicurezza di nuove sedi, per le nuove utenze, per i nuovi servizi di vigilanza e di gestione ordinata degli immobili, con richiesta da parte dei Tribunali di risorse aggiuntive e ulteriori comprese tra il 15 e il 110 per cento rispetto all'anno precedente;

considerato che tali risorse sono state impiegate dai Comuni solo ed esclusivamente per garantire l'erogazione di un servizio di diretta gestione dello Stato,

si chiede di sapere:

quali iniziative urgenti di competenza il Ministro della giustizia intenda assumere per garantire il ristoro delle spese per la gestione degli uffici giudiziari consentendo in tal modo il superamento della difficile situazione che si è venuta a determinare a carico dei bilanci comunali;

a quanto ammontino le risorse iscritte nel relativo capitolo di bilancio del Ministero per l'anno 2012, se siano state decurtate e in che termini rispetto all'anno precedente;

se e quali iniziative i Ministri in indirizzo abbiano intrapreso o intendano intraprendere con la massima urgenza al fine di assicurare la copertura delle spese già sostenute dai Comuni nel 2012, e garantire la copertura delle spese per l'erogazione del servizio della giustizia sull'intero territorio nazionale per l'anno 2013 e 2014;

se non ritengano necessario ed opportuno intervenire per quanto di competenza per consentire il superamento dell'attuale sistema di copertura dei costi degli uffici giudiziari promuovendo l'abrogazione della legge 24 aprile 1941, n. 392, e ponendo a carico dell'amministrazione della giustizia la gestione diretta delle spese degli uffici giudiziari che sono di stretta competenza dello Stato a cui la Costituzione assegna le funzioni in materia di giustizia.

(3-00480)