• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00945    premesso che:     in data 18 novembre 2009 è stato sottoscritto lo schema di convenzione unica tra Anas e a società Strada dei Parchi spa;     in seguito, in...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00945presentato daDE LORENZIS Diegotesto diLunedì 7 marzo 2016, seduta n. 584

   La Commissione VIII e la IX,
   premesso che:
    in data 18 novembre 2009 è stato sottoscritto lo schema di convenzione unica tra Anas e a società Strada dei Parchi spa;
    in seguito, in data 29 novembre 2010, è stato sottoscritto l'atto di recepimento della delibera del Cipe n. 20 del 13 maggio 2010 di approvazione della medesima convenzione che fissa la scadenza della concessione il 31 dicembre 2030;
    i tratti autostradali in concessione sono la Roma L'Aquila-Teramo pari a chilometri 159,3 la A24 diramazione grande raccordo anulare-tangenziale est di Roma pari a 7,2 chilometri e la Torano-Avezzano-Pescara di chilometri 114,9;
    la formula tariffaria applicata al pedaggio autostradale è stabilita dalla delibera del Cipe 39/2007 e dalla delibera del Cipe 319/1996. Al fine di determinare la variazione percentuale della tariffa si tiene conto del valore del tasso d'inflazione programmato e di una quota che consente il recupero degli investimenti realizzati dalla società autostradale concessionaria l'anno precedente a quello di applicazione dell'incremento;
    i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle autostrade e gli oneri degli investimenti di nuove infrastrutture vengono recuperati dalla società Strada dei Parchi spa attraverso il pedaggio e i conseguenti incrementi. È evidente, quindi, che ogni investimento per nuove infrastrutture debba apportare un beneficio alla collettività che, di fatto, sostiene gran parte del costo;
    ogni anno Strada dei Parchi chiede ed ottiene un adeguamento tariffario che si somma a quello dell'anno precedente;
    già nel 2014 la società Strada dei Parchi spa aveva chiesto un aumento del pedaggio pari al 10,39 per cento, ricevendo l'autorizzazione per una quota pari all'8,28 per cento. Nel periodo 2009-2015 l'aumento complessivo della tariffa del pedaggio ha raggiunto quasi il 40 per cento provocando numerose e continue proteste;
    i ricavi da pedaggio nel 2013 erano pari a 137,6 milioni di euro, mentre nel 2014 pari a 148,9 milioni, a fronte di un numero di transiti per chilometri sia dei veicoli leggeri che pesanti in decrescita;
    secondo quanto appreso dai media locali, Strada dei Parchi spa ha presentato un progetto ai Ministeri competenti per la realizzazione di 40 chilometri di nuove gallerie a doppia canna che consentirebbero di accorciare l'autostrada che collega l'Abruzzo a Roma;
    secondo le fonti di stampa, il costo di questo progetto è di circa 5,5 miliardi di euro e, secondo la società concessionaria, rappresenterebbe un investimento privato, per ridurre il tragitto stradale di una trentina di chilometri, in cambio di un prolungamento dei tempi di concessione sulla gestione del tratto autostradale di 45 anni per consentire di poter incamerare per altrettanti anni i pedaggi;
    a fine gennaio 2016 in occasione di una visita a Sulmona del Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini, la stampa riporta la seguente dichiarazione attribuita allo stesso: «So che è stata depositata una proposta, non l'ho ancora vista, so che l'impresa che l'ha depositata è pronta a fare un investimento notevole in Abruzzo è un progetto che va esaminato con l'attenzione richiesta tenendo conto di un'opportunità che deriva anche da un grande investimento – ha dichiarato il Viceministro –. Naturalmente, come tutte le opere che arrivano sul territorio con una certa forza, anche questa ha bisogno della convergenza del ministero con le amministrazioni locali e ha bisogno di una verifica del piano economico, giudico però il fatto positivo, che ci sia una grande impresa pronta ad investire sul proprio territorio», confermando quanto riportato dalla stampa nei giorni precedenti riguardo all'esistenza di un progetto presentato dal gestore della Società Strada dei Parchi spa;
    il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a firma del dirigente ingegner, Placido Migliorino, ha risposto ad una richiesta di chiarimenti del Forum Abruzzesi dei Movimenti in ordine alla proposta del gruppo Toto di variante del tracciato della A 25 Cerchio-Bussi nel seguente modo:
  «Ci riferiamo alla sua mail del 2 febbraio 2016, con la quale ha richiesto notizie in merito alle ipotesi di varianti al tracciato autostradale esistente, avanzate dalla società concessionaria Strada dei Parchi, e di cui i contenuti sarebbero stati resi noti dal quotidiano Il centro.
  A riguardo le comunico che la convenzione vigente con la società concessionaria prevede che, alla scadenza del quinquennio regolatorio, sia adeguato il piano finanziario sulla base delle reali e sopravvenute necessità dell'infrastruttura.
  Nel caso di specie, la legge n. 228 del 2012, dispone che le infrastrutture di che trattasi debbano essere adeguate e messe in sicurezza in quanto opere strategiche ai fini del rischio sismico e di protezione civile.
  Conseguentemente la società concessionaria, in data 7 agosto 2015 successivamente aggiornate in data 10 febbraio 2016, ha presentato diverse proposte di adeguamenti infrastrutturali che, a suo giudizio, consentono di raggiungere l'obiettivo fissato dalla citata legge.
  In particolare sono state ipotizzate dalla società concessionaria alcune varianti al tracciato autostradale che, tuttavia, non sono ricomprese nelle attività di progettazione affidatele ai sensi della convenzione vigente.
  Tale convenzione, infatti, regolarmente esclusivamente la gestione dell'infrastruttura esistente e i relativi investimenti finalizzati alla conservazione del patrimonio autostradale assentito in concessione, adeguandolo alle sopravvenute necessità.
  Ne risulta che allo stato attuale la società Strada dei Parchi non ha titolo istituzionale per analizzare tali problematiche di varianti e, conseguentemente, le attività intraprese devono considerarsi iniziative unilaterali non correlate ad alcun mandato da parte di questo Ministero concedente.
  Pertanto, per poter analizzare in maniera ufficiale le proposte di variante ipotizzate dalla società concessionaria, sarà necessario che preliminarmente le venga conferito l'incarico di progettazione preliminare.
  Successivamente a tale mandato la società potrà redigere i progetti preliminari di che trattasi che saranno valutati da questo ministero, in ottemperanza alle disposizioni legislative vigenti, a seguito del coinvolgimento degli enti territoriali interessati.
  In particolare il confronto con il territorio potrà avvenire, se necessario, anche mediante dibattito pubblico a cui l'associazione che lei rappresenta potrà partecipare.
  La invito a contattarmi qualora fosse necessario un ulteriore approfondimento sull'argomento»;
    la risposta del dirigente del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, divenuta pubblica attraverso un comunicato stampa del Forum H2O Abruzzo, il 25 febbraio 2016, ha provocato l'immediata risposta dell'amministratore della Strada Parchi ingegner Cesare Ramadori; secondo quanto riportato dal quotidiano locale «Il Centro», Ramadori ricorda come il Mit ritenesse di dover effettuare gli adeguamenti sull'attuale tracciato, mentre Strada dei Parchi ribadiva la necessarietà di metterlo in sicurezza poiché, essendo stato progettato negli anni 60, è oggi fuori norma dal punto di vista delle caratteristiche geometriche. E ai fini di una migliore percorribilità, è necessario abbassare la quota di valico e, soprattutto, ai fini della sicurezza in caso di eventi sismici, realizzare la parte dei nuovi tracciati in galleria». Infine, per dimostrare come la società si sia mossa con «assoluta trasparenza», Ramadori ricorda che il progetto con le varianti è stato rappresentato «nella riunione dell'8 ottobre 2015, alla presenza della Regione Lazio e Abruzzo»;
    la Società Strada dei Parchi spa con nota prot. PR006284/2015 del 9 aprile 2015, ha avanzato alla regione Abruzzo un progetto di messa in sicurezza di alcuni tratti autostradali mediante le varianti al tracciato ai fini del rilascio del parere tecnico preliminare;
    nel territorio abruzzese il progetto in questione prevede la realizzazione delle seguenti varianti:
   1. variante V05 – A24 Carsoli – Torano da chilometro 46+100,00 al chilometro 73+300,00;
   2. variante V06 – A25 Collarmele – Tocco dal chilometro 107+730,60 al chilometro 153+500,00;
   3. variante V07 – Raccordo Autostradale A25 – Pescara Centro;
   4. variante V08 – Adeguamento Superstrada Strada statale n. 80 (Teramo – mare);
    la regione Abruzzo ha già costituito un apposito gruppo di lavoro interdipartimentale con il compito di procedere alla valutazione tecnica delle varianti proposte con delibera della giunta regionale del 5 maggio 2015, n. 325;
    secondo le dichiarazioni di Cesare Ramadori anche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti conoscono il progetto tant’è che dalle notizie di stampa si apprende che è stata svolta una riunione l'8 ottobre 2015 tra la società Strada dei Parchi regione Abruzzo, regione Lazio e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
    il bacino imbrifero del Gran Sasso, il più grande d'Europa, dal quale scaturiscono le risorgive dei fiumi Pescara, San Callisto e Tirino con una portata complessiva di 15mc/secondo insistono nella zona in cui si vorrebbe realizzare le nuove gallerie;
    la proposta di variante V06 prevede un tunnel di svariati chilometri e la conseguente dismissione del tratto autostradale compreso tra i caselli di Pescina e quello di Pratola Peligna-Sulmona;
    l'Abruzzo non ha bisogno di sventrare montagne e spendere fondi dei cittadini presi indirettamente attraverso un aumento vertiginoso dei pedaggi per velocizzare di qualche minuto un tratto autostradale come quello gestito dal gruppo Toto. Infatti, i costi, benché sia previsto un investimento privato, sicuramente ricadrebbero sui cittadini anche attraverso un ulteriore aumento del pedaggio, su un'autostrada tra le più care d'Italia e con gli aumenti maggiori registrati negli ultimi anni;
    il progetto, oltre a rappresentare un costo reale a carico della collettività, seppur indirettamente, taglierebbe fuori dalle principali arterie di collegamento l'intera valle Peligna, già in sofferenza, e una zona intera zona del Parco della Majella;
    la documentata riduzione del traffico denota, tra l'altro, la non necessità di ampliamento e ulteriore investimento sulla Strada dei Parchi;
    il collegamento dei trasporti dalla costa abruzzese verso la capitale necessiterebbe, invece, di un investimento sulla linea ferroviaria che attualmente percorre il tragitto in non meno di 3 ore e mezza rendendo del tutto difficoltoso l'utilizzo di tale mezzo soprattutto per i pendolari,

impegnano il Governo:

   ad intraprendere le opportune iniziative di competenza volte a bloccare ogni altro aumento di pedaggio del tratto autostradale gestito da Strada dei Parchi Spa;
   a non prendere in considerazione i progetti di varianti al tracciato delle autostrade A24 e A25 presentati ad enti e organi differenti dai Ministeri e dalle autorità competenti;
   a non prendere in considerazione progetti o varianti al tracciato delle autostrade in concessione presentati da Autostrada dei Parchi in assenza di mandato istituzionale specifico da parte del Ministero concedente;
   a non prendere in considerazione ogni atto prodotto dalla regione Abruzzo, ed in particolare la valutazione tecnica sulle proposte di varianti ipotizzate dalla società concessionaria delle autostrade A24 e A 25, qualora si accerti l'assenza di mandato ufficiale conferito da parte dei ministeri competenti alla società Strada dei Parchi;
   ad intraprendere le opportune iniziative di competenza, anche di carattere normativo volte a potenziare i collegamenti dalla costa abruzzese verso la capitale e Civitavecchia investendo sulla linea ferroviaria con l'obiettivo di ridurre i tempi di percorrenza per il trasporto sia delle persone che delle merci.
(7-00945) «De Lorenzis, Mannino, Vacca, Liuzzi, Paolo Nicolò Romano, Carinelli, Micillo, Terzoni, Daga, Zolezzi, De Rosa, Busto, Colletti, Del Grosso».