• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08080    a seguito di un'istanza dell'assessorato regionale del lavoro, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha autorizzato la regione Autonoma della Sardegna a erogare gli assegni...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08080presentato daVALLASCAS Andreatesto diGiovedì 10 marzo 2016, seduta n. 587

   VALLASCAS. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   a seguito di un'istanza dell'assessorato regionale del lavoro, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha autorizzato la regione Autonoma della Sardegna a erogare gli assegni della mobilità in deroga relativa al 2014, per un ammontare pari a 116,6 milioni di euro (71,6 del Governo, 45 della regione), impiegando le somme destinate per il 2015;
   secondo quanto riportato dalla stampa locale, sembrerebbe che, nei procedimenti di pagamento, verrebbe data priorità a 2.190 beneficiari, che riceveranno il residuo 2014 e, per effetto della clausola della continuità nei pagamenti, potranno accedere alla mobilità in deroga nel 2015;
   resterebbero temporaneamente esclusi altri 7.000 potenziali beneficiari, già esclusi dalla mobilità in deroga nel 2015 per effetto della già citata clausola della continuità dei pagamenti;
   la questione della decadenza dei benefici era stata sollevata a seguito di una circolare esplicativa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, inviata il 12 dicembre 2015, nella quale il Ministero specificava meglio che uno dei presupposti per il riconoscimento della mobilità in deroga nel 2015 sarebbe stata la continuità dei pagamenti sino al 31 dicembre 2014, presupposto che sarebbe venuto meno nel caso di una sopraggiunta interruzione dei pagamenti;
   la decadenza dei citati benefici si verificherebbe, non solo nel caso di ripresa dell'attività lavorativa del beneficiario, ma anche nell'evenienza che l'interruzione delle erogazioni sia determinata da un'indisponibilità dei fondi, circostanza che, in Sardegna, avrebbe interessato appunto 7.000 potenziali beneficiari;
   secondo i rappresentanti sindacali, i circa 7.000 potenziali beneficiari sarebbero doppiamente penalizzati: oltre a non ricevere gli assegni relativi al 2015, inizieranno a ricevere gli assegni del 2014, se vi saranno risorse residue, solo dopo il completamento delle procedure di pagamento della mobilità 2014 e 2015 dei primi 2.190 beneficiari;
   si verificherebbe pertanto la spiacevole circostanza che vedrebbe coloro ai quali è stata sospesa per primi la mobilità in deroga essere pagati per ultimi;
   è il caso di rilevare che il riconoscimento degli ammortizzatori sociali assume una rilevanza di primaria importanza soprattutto in un contesto come quello sardo, fortemente provato dalla crisi economica che ha compromesso il tessuto produttivo della regione con ripercussioni negative sul tessuto sociale;
   sull'argomento, nel mese di gennaio 2016, l'interrogante ha depositato un analogo atto di sindacato il n. 5-07426, ancora senza risposta –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare per garantire a tutti i potenziali beneficiari della mobilità in deroga della regione Sardegna l'erogazione dei benefici per gli anni 2014 e 2015;
   quali iniziative di competenza intenda adottare per garantire ad oltre 7.000 beneficiari della mobilità in deroga, gli assegni relativi al 2015. (5-08080)