• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12425    la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità) per il 2016, ai commi da 98 a 108 dell'articolo 1, prevede che a decorrere dal 1o gennaio 2016 e fino alla chiusura del periodo di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12425presentato daD'AGOSTINO Angelo Antoniotesto diMercoledì 9 marzo 2016, seduta n. 586

   D'AGOSTINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità) per il 2016, ai commi da 98 a 108 dell'articolo 1, prevede che a decorrere dal 1o gennaio 2016 e fino alla chiusura del periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019 è riconosciuto un credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Campania, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna), in misura variabile dal 10 al 20 percento a seconda delle dimensioni delle aziende;
   tale misura è scaturita dalla necessità di sostenere l'economia del Mezzogiorno attraverso una serie di strumenti che servano ad incentivare gli investimenti delle imprese;
   i bonus relativi al credito d'imposta sono in larga parte non usufruibili per la mancanza dei decreti attuativi;
   tale circostanza è stata recentemente evidenziata, tra l'altro, anche dai vertici di Confindustria;
   è diffusa la consapevolezza che il varo dei decreti preveda un iter di per sé lungo ma tuttavia, non si può correre il rischio che si vanifichi lo sforzo fatto per varare le misure a favore delle imprese che intendono investire nelle regioni meridionali;
   c’è il rischio che nessuno dei possibili investimenti nel Mezzogiorno veda la luce;
   nonostante l'economia italiana stia lentamente uscendo dalla crisi, nel Mezzogiorno non si vedono significativi segnali di ripresa;
   dopo due anni caratterizzati dalla recessione, il prodotto interno lordo torna a crescere con un + 0,8 per cento. Un dato, quello diffuso dall'Istat, migliore rispetto allo 0,7 che era nelle previsioni del Governo. Tuttavia, nel presentare i risultati della gestione della finanza regionale, la Corte dei Conti ha recentemente evidenziato la condizione di perdurante difficoltà nella quale versa l'economia del Sud;
   occorre pensare ad un programma di potenziamento infrastrutturale che dia al Mezzogiorno la possibilità di ridurre in maniera significativa il gap che lo separa dal resto del Paese. Senza nuove infrastrutture, e senza l'ammodernamento di quelle esistenti, non può esserci la ripresa dell'economia meridionale;
   il Sud ha bisogno di decisioni assunte con celerità per consentire ad un'economia duramente provata dalla crisi di cogliere appieno le opportunità offerte dalla ripresa in atto nel Paese;
   a giudizio dell'interrogante, occorre superare le lungaggini burocratiche, specie quando queste si ripercuotono pesantemente sull'economia del Mezzogiorno con le conseguenze che si possono immaginare –:
   quali iniziative il Governo intenda adottare per accelerare l’iter di adozione dei decreti attuativi del credito d'imposta per le imprese che investono nel Mezzogiorno. (4-12425)