• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01526 la società Riscossione Sicilia spa svolge in Sicilia le medesime funzioni espletate a livello nazionale da Equitalia spa in quanto soggetto istituito ex lege quale componente della struttura...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01526presentato daRIBAUDO Francescotesto diMercoledì 20 novembre 2013, seduta n. 122

RIBAUDO, CAUSI, CULOTTA, MOSCATT e TARANTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
la società Riscossione Sicilia spa svolge in Sicilia le medesime funzioni espletate a livello nazionale da Equitalia spa in quanto soggetto istituito ex lege quale componente della struttura dell'Amministrazione fiscale e quindi istituzione organizzativa deputata al settore delle politiche fiscali e del sistema tributario, atteso che, pur nelle peculiarità autonomistiche, il finanziamento della regione Siciliana risulta fondato sulla fiscalità statale di cui costituisce parte integrante;
deve infatti considerarsi che il «magazzino» ruoli consegnati a Riscossione Sicilia (già SERIT) sino al 31 dicembre 2012 si compone delle seguenti voci: Erario (diretti ed indiretti) circa 26 miliardi di euro; Previdenziali (INPS, INAIL etc.) circa 9 miliardi di euro; Enti vari (comuni, province, enti pubblici etc.) circa 6 miliardi di euro;
l'Agenzia delle entrate opera in modo esclusivo a livello nazionale l'accertamento fiscale dei tributi, la cui sola riscossione è poi demandata alla società regionale;
è superfluo evidenziare che anche le somme relative agli enti previdenziali e ai cosiddetti enti vari finiscono con l'avere refluenze immediate sulla fiscalità statale;
per tale ragione, già in passato l'Agenzia delle entrate aveva espresso positivo nulla osta alle istanze con le quali Riscossione Sicilia aveva richiesto al Ministro dell'economia e delle finanze di accedere alla piattaforma SOGEI, sottolineando da ultimo che la valutazione positiva dell'ingresso di Riscossione Sicilia nella piattaforma della fiscalità avrebbe costituito un miglioramento in termini di efficienza assicurando l'unitarietà del sistema informativo degli agenti della riscossione;
infatti, già dal 2011, con pressante urgenza si era chiesto di potere accedere alla struttura tecnologica della SOGEI spa, anche in considerazione della fuoriuscita della banca Monte dei Paschi dal capitale azionario e alla necessitata cessazione delle forme di collaborazione con tale Istituto: le richieste, più volte reiterate nel 2012 e nel 2013, sia dalla società di riscossione sia dalla stessa regione siciliana;
invero, al fine di assicurare l'ottimizzazione delle funzioni svolte, nonché di garantire il massimo efficientamento del servizio anche sotto il profilo dei costi fissi sottesi, appare certamente auspicabile che la suddetta società venga inclusa nella piattaforma informatica della fiscalità e quindi venga autorizzata a stipulare un proprio contratto esecutivo del contratto quadro con la Sogei per l'intera attività di riscossione svolta, in modo da garantire senza soluzioni di continuità l'attività stessa in una cornice di coerenza con le iniziative di Equitalia spa, in linea con quanto previsto dal disegno di legge delega sul sistema fiscale approvato dalla Camera lo scorso 27 settembre 2013;
attraverso le sinergie in tal modo conseguibili potrebbe realizzarsi quella auspicabile unitarietà ed efficacia alle azioni strategiche messe in atto per il sistema della Riscossione – interamente fondato sulla fiscalità statale di cui la componente regionale è solo parte –, anche attraverso l'interoperabilità dei sistemi, il riuso delle soluzioni e l'integrazione delle tecnologie, foriere di virtuosi percorsi in termini di potenziamento del servizio atti a garantire un contenimento complessivo dei «costi» anche di natura non squisitamente economica;
la possibilità di avvalersi delle competenze sviluppate a livello nazionale dalla Sogei, società strumentale deputata alle attività tecnologiche per il «sistema fiscale» a supporto del Ministero dell'economia e delle finanze, consentirebbe a Riscossione Sicilia di accedere a soluzioni informatiche avanzate e ad un ingente infrastruttura tecnologica, inserendosi quale interlocutore qualificato e paritario nell'interazione tra le pubbliche amministrazioni, centrali e periferiche, rimanendo al passo con il continuo aggiornamento delle metodologie e dei processi nel contesto delle attività esattoriali, caratterizzato da elevata complessità gestionale;
le evidenti economie derivanti dall'auspicato ingresso di Riscossione Sicilia nella piattaforma SOGEI consentirebbero nell'attuale critica congiuntura di mettere in atto una importante misura di contenimento e razionalizzazione dei costi;
nell'ultimo decennio il Servizio riscossione tributi ha sofferto di una cronica criticità strutturale di carattere economico; dal 1999 i ricavi dell'agente della riscossione non hanno coperto i relativi costi, tanto che il legislatore, sino al 2008, aveva previsto un intervento finanziario annuale definito «clausola di salvaguardia», in ragione del quale le società di riscossione mantenevano un equilibrio economico con margini positivi di redditività;
a seguito della soppressione di tale meccanismo di «copertura dei costi», il legislatore ha riconosciuto, sin dal 2009, la necessità di modificare il preesistente sistema di remunerazione (basato sull'aggio) del servizio reso dagli agenti della riscossione, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, del decreto legislativo n. 112 del 1999, introducendo la previsione, a partire dal 1o gennaio 2013, di un «rimborso dei costi fissi risultanti dal bilancio certificato ...», sistema che tuttavia è subordinato all'emanazione di un decreto ministeriale non ancora adottato per l'annualità in corso, con le inevitabili ripercussioni di carattere economico;
la mancata individuazione delle risposte normative per la copertura dei costi fissi ha determinato una situazione di incertezza aggravata dalla contrazione dei flussi in entrata determinata dalla previsioni del cosiddetto «Decreto del fare» alla quale la Società di riscossione non può autonomamente ovviare, atteso che la linea di credito esistente ha già pressocché raggiunto il limite di utilizzo e non è ipotizzabile allo stato l'accensione di nuove linee di credito;
l'interlocuzione tecnica in atto con il Ministero, pur essendo essenzialmente volta ad evidenziare le peculiari condizioni economiche e finanziarie di Riscossione Sicilia S.p.A. e il loro precario attuale equilibrio, al pari di quanto si registra sul piano nazionale per Equitalia, allo stato risulta ancora in una fase prodromica e non consente la individuazione di esiti certi sui quali parametrare un attendibile piano industriale atto a consentire una prospettica continuità aziendale;
pertanto è divento più che mai urgente definire al tavolo tecnico aperto dal Ministero dell'economia e delle finanze sul tema, lo spaccato dei costi fissi che, redatto secondo le linee condivise anche con Equitalia indichino, quantomeno un ordine di grandezze al quale potersi rifare –:
quali siano le motivazioni della mancata autorizzazione all'accesso al sistema Sogei piattaforma tecnologica da parte di Riscossione Sicilia spa e se non ritenga opportuno riaprire il tavolo tecnico per la definizione dei costi fissi, adottando al più presto l'atteso decreto ministeriale.
(5-01526)