• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08153    la geotermia è stata individuata dalle istituzioni come «risorsa strategica per lo sviluppo del nostro Paese», ma per favorirne un concreto e ulteriore sviluppo, attirando nuovi...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08153presentato daPELLEGRINO Serenatesto diMercoledì 16 marzo 2016, seduta n. 591

   PELLEGRINO, ZACCAGNINI e ZARATTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la geotermia è stata individuata dalle istituzioni come «risorsa strategica per lo sviluppo del nostro Paese», ma per favorirne un concreto e ulteriore sviluppo, attirando nuovi investimenti, è indispensabile una cornice normativa chiara e stabile. A tal proposito, in data 15 aprile 2015 è stata approvata all'unanimità dalle commissioni permanenti riunite VIII ambiente e X attività produttive la risoluzione n. 8-00103 che impegna il Governo alla realizzazione di dodici azioni: fra le quali «ad emanare, entro sei mesi, «linee guida» a cura dei Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero dello sviluppo economico, che individuino nell'ambito delle aree idonee di cui al punto precedente anche i criteri generali di valutazione, finalizzati allo sfruttamento in sicurezza della risorsa, tenendo conto delle implicazioni che l'attività geotermica comporta relativamente al bilancio idrologico complessivo, al rischio di inquinamento delle falde, alla qualità dell'aria, all'induzione di micro sismicità». Si prevede inoltre che «nella fase pre-realizzativa ci sia un pieno coinvolgimento delle amministrazioni e delle popolazione locali nel processo decisionale favorendo l'eventuale applicazione del principio di precauzione»;
   le linee guida per le geotermia che avrebbero dovute essere fornite il 15 ottobre 2015, non hanno ancora trovato una formulazione definitiva, in quanto sul documento, così come dichiarato dal Governo «si stanno coinvolgendo i vari stakeholder, oltre alle regioni maggiormente interessate dalle attività in argomento, al fine di poter condividere i contenuti delle stesse e definire compiutamente le best practice della materia». Per la stesura del documento, ha precisato il Governo, vista la complessità e la rilevanza della materia, è al lavoro un team di esperti del settore; da parte sua il Ministero, «considerando la rilevanza della geotermia, porrà in essere ogni sforzo affinché tale attività possa al più presto essere portata a compimento». Nel mentre, i lavori di «zonazione» del territorio italiano sono partiti, «affinché, per le varie tipologie di impianti geotermici, siano identificate le aree potenzialmente sfruttabili»;
   pertanto emerge che il Governo – pur essendo impegnato sulle attività di riforma – non è in grado di disporre rapidamente le nuove normative, mentre, nel contempo proseguono le attività istruttorie delle istanze avanzate dagli operatori sia in ordine agli impianti pilota geotermici, che alle istanze geotermiche ad autorizzazione regionale;
   questa situazione diventa ogni giorno di più in evidente contrasto con le previsioni contenute nella risoluzione de quo che al punto 3o recita: «(il Governo si impegna) a rilasciare, a seguito dell'emanazione delle linee guida, tutte le autorizzazioni per i progetti di impianti geotermici, comprese quelle relative ai procedimenti in corso, nel rispetto delle prescrizioni ivi previste». Le commissioni parlamentari VIII e X hanno chiaramente impegnato il Governo a far avanzare i procedimenti in corso soltanto dopo l'emanazione delle linee guida e degli altri interventi di riforma. È del tutto evidente che, in ossequio ai principi di buon andamento, efficienza ed efficacia dell'amministrazione – oltre che per rispetto istituzionale nei confronti dell'organismo parlamentare che ha adottato la predetta risoluzione – le autorizzazioni siano rilasciate dopo l'emanazione della «riforma» del settore. Anche per scongiurare il rischio ed il sospetto che le «linee guida» e «la zonizzazione» (e gli altri «impegni» del Governo contenuti nella risoluzione, fino al punto n. 12, che riguarda una verifica sugli impianti in esercizio) vengano ritardati per consentire autorizzazioni che altrimenti poi sarebbero impossibili o per mantenere in esercizio impianti che non potrebbero essere rispettosi delle stesse linee guida –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, e quindi quali iniziative intenda intraprendere, per quanto di competenza, affinché sia data piena attuazione in tempi brevi agli indirizzi di cui alla risoluzione unitaria n. 8-00103, approvata dalle commissioni permanenti riunite VIII e X, così come descritta in premessa, e se non si ritenga che si debbano assumere iniziative per sospendere le autorizzazioni in itinere in relazione agli impegni derivanti dalla risoluzione menzionata. (5-08153)