• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08171    il decreto ministeriale concernente «Riordino del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell'articolo 1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08171presentato daLABRIOLA Vincenzatesto diGiovedì 17 marzo 2016, seduta n. 592

   LABRIOLA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il decreto ministeriale concernente «Riordino del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell'articolo 1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015, n. 208», firmato in data 23 gennaio 2016 prevede una nuova articolazione territoriale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con 41 soprintendenze su tutto il territorio nazionale di cui 39 soprintendenze uniche e 2 soprintendenze speciali del Colosseo e di Pompei;
   per la Puglia tale decreto prevede la soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città di Bari, con sede a Bari, la soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Barletta-AndriaTrani e Foggia, con sede a Foggia, e la soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, con sede a Lecce;
   di fatto, la riforma elimina la soprintendenza archeologica della Puglia con sede a Taranto, istituita con la legge n. 386 del 27 gennaio 1907 che prevedeva l'istituzione delle «Soprintendenze Territoriali» dipendenti dal Ministero della pubblica istruzione;
   si ricorda che a Taranto fin dal 1880 è attiva la sezione degli scavi per la Puglia, estesa anche alla zona di Matera e della Calabria; il museo archeologico fu istituito nel 1887 con sede dell'ex Convento di San Pasquale di Baylon, edificato nel XVIII secolo, che ospita numerose collezioni greche-romane ed apule tra cui gli antichi ori, che hanno reso famoso il museo in tutto il mondo;
   in difesa della soprintendenza archeologica di Taranto si sono attivati numerosi studiosi ed archeologi, che hanno inviato una lettera ai più alti livelli istituzionali, tra cui il Presidente del Consiglio Renzi e lo stesso Ministro Franceschini per chiedere il mantenimento della sede nella Città ionica;
   il 17 febbraio 2016 il consiglio provinciale di Taranto ha approvato una delibera, la n. 14, successivamente inviato alle autorità politiche e di governo nazionale e locale, avente ad oggetto: «Decreto ministeriale: Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo ai sensi dell'articolo 1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015, n. 208; ruolo della Soprintendenza Archeologica della Puglia con sede a Taranto», con cui si propongono una serie di modifiche al decreto ministeriale per riportare a Taranto la sua soprintendenza proprio per l'alto valore culturale che essa rappresenta per la città;
   aver tolto la soprintendenza archeologica di Taranto, che sorgeva nel cuore della città vecchia, significa aver tolto un punto di riferimento essenziale per l'intera comunità tarantina, già provata da numerosi problemi economici, ambientali e sociali. È parere dell'interrogante che per rilanciare la città e dare fiducia alla collettività sia necessario ripartire dalla cultura e dalle bellezze di quel territorio per dare ossigeno a un tessuto sociale lasciato solo ad affrontare le piaghe della microcriminalità, delle carenze infrastrutturali, del bisogno e della mancata integrazione –:
   quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di restituire alla città la soprintendenza archeologica e di prevedere a Lecce una succursale, proprio per l'alto valore storico e culturale che tale istituzione rappresenta non solo per la comunità tarantina, ma per l'intera nazione. (5-08171)