Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/12627 è oramai sotto gli occhi del mondo intero la drammatica situazione economica e sociale in cui versa oggi il Venezuela;
questo stato di cose comporta enormi problemi di...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-12627presentato daMERLO Ricardo Antoniotesto diMercoledì 23 marzo 2016, seduta n. 596
MERLO e BORGHESE. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
. — Per sapere – premesso che:
è oramai sotto gli occhi del mondo intero la drammatica situazione economica e sociale in cui versa oggi il Venezuela;
questo stato di cose comporta enormi problemi di sicurezza per la popolazione, compresa la nutrita comunità italo venezuelana;
nel Paese risiedono 150.000 connazionali, più mezzo milione di discendenti;
dalle notizie pubblicate sui media locali si evince che gli italiani residenti in questo Paese spesso sono intimoriti dai criminali e non denunciano, pertanto, tutti i casi di rapimento che accadono per timore di essere assassinati;
lo Stato non dispone di strumenti sufficienti per proteggere i connazionali dalla criminalità organizzata;
una lunga serie di delitti e sequestri — sembra oltre un centinaio all'anno – si registra ai danni dei cittadini italiani residenti in Venezuela, noti anche come rapimenti lampo, alcuni dei quali, purtroppo, si sono risolti drammaticamente con la morte violenta del sequestrato;
i ripetuti incontri istituzionali tra le autorità italiane e venezuelane, realizzati nell'ottica del rilancio delle relazioni di aiuti bilaterali, non hanno sino ad ora procurato un sostanziale intervento risolutivo delle problematiche con le quali è chiamata a confrontarsi la collettività italiana residente in Venezuela, in particolare sotto il profilo della sicurezza;
la presenza di un «esperto antisequestri», in ambasciata, è stata di grande aiuto in passato, intervenendo in situazioni delicate con grande professionalità e affiancando le famiglie colpite dalla criminalità;
con la riduzione drastica dei fondi, questa figura è stata eliminata, privando così la comunità italiana di un servizio fondamentale sia dal punto di vista operativo, nelle trattative con i criminali, che dal punto di vista dell'assistenza agli italiani familiari delle vittime di (La Voce del 13 agosto 2007 – sequestro Doriana Rocca e Mercedes Montiel in Pardi, evidenzia che le stesse sono tornate a casa sane e salve. Loreto Rocca, padre di Doriana ringrazia: «...L'esperto dell'Ufficio Antisequestro dell'Ambasciata d'Italia. Ci è stato sempre vicino. Ci ha consigliato; ci ha aiutato a superare i momenti di paura. Insomma, per noi è stato un vero e proprio “angelo custode”»);
quali iniziative di competenza il Governo intenda mettere in atto per coadiuvare le azioni delle autorità venezuelane volte a proteggere la collettività italiana, date le dimensioni assunte dal fenomeno dei sequestri negli ultimi tempi;
se si intendano assumere iniziative per ripristinare in maniera urgente presso l'ambasciata di Caracas la figura dell'esperto antisequestri, la cui azione in passato si è dimostrata efficace per i crimini in cui sono coinvolti i nostri connazionali;
se non si ritenga opportuno intervenire presso le autorità venezuelane affinché, per la questione dei «sequestri lampo», ci possa essere una collaborazione tra Venezuela e Italia, semmai anche valutando se sussistano i presupposti per la costituzione di una « task force nazionale», costituita da rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell'ordine, da inviare in missione in Venezuela, con lo scopo di favorire tutti gli interventi necessari e di stare vicino alle famiglie vittime di questi delitti per dimostrare che l'Italia non si ricorda degli emigrati soltanto nelle commemorazioni ufficiali, ma è presente soprattutto nei momenti di difficoltà come questi. (4-12627)