• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08243    il 21 ottobre 2015, con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-06731 presentata dal deputato Giovanni Paglia, si chiedeva di conoscere quali fossero, con riferimento...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08243presentato daPESCO Danieletesto diMartedì 29 marzo 2016, seduta n. 597

   PESCO, VILLAROSA, RUOCCO, COMINARDI, TRIPIEDI, CIPRINI, CHIMIENTI, LOMBARDI, ZOLEZZI, MANLIO DI STEFANO e DALL'OSSO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il 21 ottobre 2015, con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-06731 presentata dal deputato Giovanni Paglia, si chiedeva di conoscere quali fossero, con riferimento al periodo 2015-2016, i contratti derivati in scadenza, e se con riferimento a questi fossero state effettuate rinegoziazioni o apposte proroghe di scadenza, quali fossero le controparti degli stessi, quale fosse il loro valore attuale di mark-to-market, e quali i relativi risultati positivi o negativi;
   il 28 ottobre 201.5 con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-0681.6 presentata dalla deputata Ruocco, si chiedeva di conoscere ulteriori dettagli sui dati forniti nella risposta del vice Ministro Morando al precedente atto 5-06731;
   il 29 ottobre 2015 la risposta del sottosegretario Baretta, fornisce qualcuna delle informazioni richieste, in particolare su due swap di tasso di interesse fisso-variabile su un nozionale di 1.000 milioni di euro ciascuno;
   il 19 novembre 2015 con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-07057 presentata dal primo firmatario del presente atto, si chiedeva di conoscere ulteriori dettagli sui 2 swap di complessivi 2 miliardi di euro indicati nella risposta del sottosegretario Baretta al precedente atto 5-06816;
   il 22 dicembre 2015, il Ministero dell'economia e delle finanze ha risposto, ancora una volta in modo parziale e insoddisfacente, all'interrogazione in Commissione n. 5-07057 rendendo noto, tra l'altro, che i due Interest Rate Swap decennali per un valore nozionale complessivo di 2000 milioni di euro scaduti nel 2015 (con pagamento complessivo dell'ultima semestralità di 91,862 milioni di euro) «non hanno originato upfront e i flussi complessivamente generati dalle due operazioni nel corso di tutta la loro vita ammontano a circa 520 milioni di euro» eludendo il quesito posto;
   il 20 gennaio 2016 i deputati Ruocco, Pesco, Villarosa, Alberti e Pisano hanno presentato l'interrogazione in Commissione n. 5-07446 evidenziando, tra l'altro, che – ad esito di alcune stime di lavoro quantitative – gli interroganti rilevavano che tali contratti derivati avrebbero dovuto generare per il Ministero dell'economia e delle finanze un «incasso tra i 420 e i 460 milioni di euro quale upfront»;
   nell'ambito della citata interrogazione del 20 gennaio 2016 si chiedeva, tra l'altro, quali siano state «le motivazioni tecniche e le connesse preliminari valutazioni quantitative sulla cui base i competenti Dipartimenti di codesto Ministero all'epoca della stipula hanno ritenuto opportuna per lo Stato Italiano l'assunzione di tali posizioni» e si chiedeva altresì un chiarimento su «quali siano stati i pagamenti lordi effettuati e i pagamenti lordi ricevuti dal Ministero ad ognuna delle date di pagamento definite nei due contratti»;
   il 21 gennaio 2016, il Ministero dell'economia e delle finanze ha risposto all'interrogazione in Commissione del 20 gennaio 2016 rendendo noto che i due contratti in parola «vennero stipulati nel 2004 con decorrenza posticipata nel 2005» e riportando, in forma tabellare, i «flussi netti annuali» aggregati dei due contratti, eludendo a giudizio degli interroganti per l'ennesima volta il quesito posto, in quanto l'informativa ricevuta dal Ministero circa i «flussi netti annuali» aggregati dei due contratti è assai meno granulare rispetto a quella – sui pagamenti lordi effettuati e ricevuti dallo Stato – richiesta dagli interroganti il 20 gennaio 2016;
   tra il 2004 e il 2005 sui mercati si è registrata una significativa riduzione del tasso di riferimento del mercato a 10 anni (Eur 10-Year Swap Rate) –:
   se il Governo, oltre a fornire il valore mark-to-market del portafoglio derivati al 31 dicembre 2015, non intenda chiarire quali siano state le motivazioni e le valutazioni tecniche preliminari che hanno portato a decidere di stipulare tali contratti, avendo cura di soffermarsi anche sull'esigenza di stipulare dei contratti IRS di tipo forward starting (ossia, con decorrenza posticipata); quali siano stati, distintamente per ciascuno dei due IRS, i pagamenti lordi effettuati e quelli ricevuti dal Ministero a ciascuna delle date di pagamento previste dai due contratti; se i due contratti avessero le medesime caratteristiche o se, invece, fossero differenti, avendo cura – in tale seconda ipotesi – di indicare le differenze principali tra i medesimi; quali siano la natura (e.g. costante, step-up, step-down e altro) e l'entità del tasso fisso che il Ministero si è impegnato a corrispondere alla controparte distintamente per ciascuno dei due IRS nonché, laddove prevista; l'esistenza e l'entità di eventuali maggiorazioni/decurtazioni sul tasso variabile preso a riferimento, in ciascuno dei due contratti, per la determinazione dei pagamenti lordi in entrata per il Ministero. (5-08243)