• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01586 mercoledì scorso, 16 ottobre 2013, è stato solennemente celebrato il settantesimo anniversario della razzia del ghetto di Roma, a seguito della quale furono deportati 1.024 ebrei, 16 soli dei...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01586presentato daCOSCIA Mariatesto diMercoledì 27 novembre 2013, seduta n. 126

COSCIA e FIANO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
mercoledì scorso, 16 ottobre 2013, è stato solennemente celebrato il settantesimo anniversario della razzia del ghetto di Roma, a seguito della quale furono deportati 1.024 ebrei, 16 soli dei quali fecero ritorno dai campi;
in quella occasione è stato ancora una volta riaffermato con forza l'impegno di tutte le istituzioni a tenere viva la memoria di quanto accaduto e a contrastare l'insorgenza di nuovi fenomeni di antisemitismo e di razzismo;
quasi contestualmente, la fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea CDEC onlus, che è indubbiamente il più importante ente culturale operante nel settore della documentazione storica relativa alla Shoah in Italia e della lotta all'antisemitismo, ha ricevuto la notizia di un'ulteriore decurtazione del contributo ad essa spettante a norma della legge 15 ottobre 2009, n. 155;
il CDEC è uno dei pochi enti culturali nazionali «di eccellenza» con sede a Milano; la sua attività ha ricevuto ampio riconoscimento internazionale; il sito istituzionale, molto curato e ricco di documentazione (www.cdec.it), ha un ampio numero di visitatori;
i suoi fini istituzionali consistono (articoli 2 e 3 dello statuto) nel promuovere lo studio delle vicende, della cultura e della realtà degli ebrei, con particolare riferimento all'Italia ed all'età contemporanea, assicurando la raccolta di ogni relativa documentazione nei propri Archivi e nella propria Biblioteca. Tramite la sua attività la Fondazione intende contrastare ogni forma di razzismo e antisemitismo, anche al fine di promuovere la tutela dei diritti civili al riguardo. La Fondazione conserva nel tempo, tramite le sue strutture e la sua attività, la memoria della persecuzione antiebraica fascista e nazista. A tal fine la Fondazione conduce e promuove studi, ricerche ed iniziative relativi all'ebraismo, in particolare italiano, la sua storia e cultura, l'antisemitismo e il razzismo, secondo i criteri del rigore del metodo e nell'indipendenza della ricerca e mantiene una importante biblioteca specializzata, l'archivio di preziosa documentazione storica e la raccolta documentaria sull'antisemitismo. Lo statuto del CDEC delinea pertanto un ruolo culturale e sociale di ordine generale, relativamente alla vita e alla cultura della minoranza ebraica in Italia, alla memoria e alla conoscenza della Shoah, alla documentazione dell'antisemitismo odierno, all'azione divulgativa e didattica su detti temi;
per questi motivi la legge n. 155 del 2009 ha riconosciuto un contributo speciale, e aggiuntivo rispetto ad altri sostegni specifici di amministrazioni ed enti pubblici (compreso lo stesso Ministero dei beni e delle attività cultura) e privati;
tale contributo, pari a 300,000 euro, è stato decurtato nel corso degli anni, nell'ambito delle iniziative messe in atto per la riduzione della spesa pubblica: nel 2012 è stato di 250.000 euro; per il 2013 è pari a 183.000 euro, a fronte di un bilancio che assomma a circa 600.000 euro annui, derivanti, oltre che dal contributo statale, da finanziamenti provenienti da soggetti pubblici e privati, anche dall'estero;
l'ulteriore taglio del 30 per cento mette in grave pericolo la prosecuzione delle attività della Fondazione –:
quali iniziative intenda assumere per garantire al CDEC, a partire dal 2014, il contributo tuttora formalmente riconosciuto per legge. (5-01586)