• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02752 in Brasile otto anni fa è scoppiato un gravissimo caso di corruzione politica. Si tratta di un fenomeno molto simile allo scandalo italiano «mani pulite» che ha preso il nome di mensalao che...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02752presentato daBUENO Renatatesto diVenerdì 29 novembre 2013, seduta n. 128

BUENO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
in Brasile otto anni fa è scoppiato un gravissimo caso di corruzione politica. Si tratta di un fenomeno molto simile allo scandalo italiano «mani pulite» che ha preso il nome di mensalao che significa mensilità. Il caso esplose quando si scoprì che l'Esecutivo e il Partito dei lavoratori avevano dirottato fondi pubblici per stipendiare alcuni parlamentari in maniera da garantirsi l'appoggio in Parlamento;
da allora si sono svolti anni di indagini sui vertici del partito del Presidente Lula e della attuale Presidente Dilma Rousseff, fino a quando, la scorsa settimana, sono scattate le manette per undici persone, tra politici e manager brasiliani;
l'ex segretario del partito e il braccio destro dell'ex presidente Lula, ministro al tempo dello scandalo, sono stati arrestati per corruzione. La polizia avrebbe dovuto arrestare anche l'ex direttore marketing del Banco do Brasil, Henrique Pizzolato, condannato a 12 anni e sette mesi di carcere, discendente di emigranti italiani, ex sindacalista, che ha gestito per anni l'enorme budget di pubblicità e marketing della più grande banca pubblica brasiliana;
da notizie apparse sulla stampa locale risulta che le autorità brasiliane avevano ritirato i passaporti, brasiliano e italiano, del banchiere ma quando le autorità di polizia si sono recate a casa per prelevarlo, hanno scoperto che Pizzolato da più di un mese era riuscito a scappare in Italia grazie ad un duplicato del passaporto italiano;
sempre da informazioni apprese dalla stampa locale Pizzolato avrebbe lasciato Rio de Janeiro per recarsi in auto fino al Paraguay e arrivare poi in Argentina. Da qui si sarebbe imbarcato per l'Italia con un duplicato del suo passaporto italiano. Una volta giunto in Italia, tramite il suo avvocato, il latitante ha fatto sapere di essere fuggito in Italia per essere sottoposto ad un nuovo processo da parte di un tribunale più libero dai condizionamenti dei media;
in data 19 novembre 2013, con lettera al Ministro dell'interno l'interrogante ha chiesto informazioni sul caso Pizzolato, senza avere alcun riscontro –:
se il Governo possa confermare la notizia della presenza di Henrique Pizzolato in Italia e quali siano le informazioni acquisite riguardo alle modalità di ingresso dell'ex banchiere in Italia;
se risulti quale consolato abbia rilasciato il duplicato del passaporto per entrare in Italia e quali sarebbero le intenzioni del Governo italiano nei confronti di una eventuale richiesta di estradizione da parte dello Stato brasiliano. (4-02752)