• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08321    nel novembre 2012 nell'ambito del «progetto impianto equipaggi regionale» Trenitalia aveva proposto l'istituzione nel Veneto di due uffici impianti equipaggi con relativa organizzazione...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08321presentato daMINNUCCI Emilianotesto diMercoledì 6 aprile 2016, seduta n. 603

   MINNUCCI, MOGNATO, TULLO e D'ARIENZO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   nel novembre 2012 nell'ambito del «progetto impianto equipaggi regionale» Trenitalia aveva proposto l'istituzione nel Veneto di due uffici impianti equipaggi con relativa organizzazione e presenza di personale: Venezia e Verona;
   ad oggi, però, nonostante il tempo trascorso e le diverse sollecitazioni, la proposta non si è concretizzata;
   i numeri e la produzione sono di rilievo, senza contare che Verona è e sarà ancora di più un nodo fondamentale per le ferrovie italiane e i collegamenti alta capacità con l'Europa;
   la situazione attuale in Italia degli uffici in questione è: uno in Veneto, 6 in Calabria, 4 in Campania, 4 su 5 sedi provinciali in Emilia Romagna, 7 nel Lazio, 4 in Puglia, 4 in Sicilia, 4 in Toscana e 10 in Piemonte;
   come numero di treni e di personale, il Veneto, regione policentrica, è seconda solo al Lazio;
   presso la stazione di Porta Nuova è presente la sala coordinamento, controllo, circolazione che impiega circa un centinaio di ferrovieri di cui almeno 70 con alta qualificazione e governa le linee da Sommacampagna a Padova, da Poggiorusco al Brennero, da Vicenza a Schio, da Verona a Modena, da Mantova/Legnago a Monselice, da Verona a Rovigo e le tre linee locali del Trentino (Trento-Castelfranco) e dell'Alto Adige (la Bolzano-Merano e la Fortezza-San Candido);
   con l'attivazione del potenziamento tecnologico Brescia – Sommacampagna la gestione della circolazione viene svolta dal dirigente centrale operativo ubicato presso la sala controllo di Milano Greco; mentre il dirigente centrale coordinatore movimento di giurisdizione è quello di Verona, ubicato nel posto centrale SCC di Verona;
   ciò accadrà anche per la tratta Verona Porta Vescovo — Altavilla Vicentina (esclusa). In questo modo si estenderà la zona di giurisdizione della tratta stessa al dirigente centrale operativo di Milano Greco (dirigente centrale coordinatore movimento sempre di Verona);
   la gestione della circolazione per la tratta Brescia — Padova vedrà un punto di rottura nel nodo di Verona, ma sarà completamente trasferita e gestita dal PC di Milano Greco. Appare evidente che l'organizzazione futura e le ricadute occupazionali saranno negative per Verona;
   è stato decisivo lo stato di agitazione del personale da tutte le organizzazioni sindacali –:
   quali siano le ragioni per le quali ad oggi non è stato istituito l'ufficio equipaggi a Verona e quali iniziative di competenza si intendano avviare per provvedere in tal senso;
   se con la deresponsabilizzazione di gestione della circolazione sulla direttrice orizzontale, venga meno la necessità della presenza di un posto centrale a Verona con giurisdizione sulla sola sub direttrice del Brennero e se intenda fornire ogni altro elemento utile al riguardo. (5-08321)