• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08357    il 23 febbraio 2016 da fonti giornalistiche si apprende una rivelazione del quotidiano americano Wall Street Journal a proposito di «droni americani autorizzati a partire da basi...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08357presentato daRIZZO Gianlucatesto diVenerdì 8 aprile 2016, seduta n. 604

   RIZZO, MANLIO DI STEFANO, FRUSONE, BASILIO, SPADONI, GRANDE, CORDA, DEL GROSSO, PAOLO BERNINI, TOFALO, DI BATTISTA, SIBILIA e SCAGLIUSI. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   il 23 febbraio 2016 da fonti giornalistiche si apprende una rivelazione del quotidiano americano Wall Street Journal a proposito di «droni americani autorizzati a partire da basi italiane»;
   il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha confermato la notizia intervenendo a una radio nazionale: «...se si tratta di fare iniziative contro dei terroristi c’è uno stretto rapporto tra noi, gli americani e gli altri alleati». Anche il Ministro della difesa Roberta Pinotti in un'intervista rilasciata il 23 febbraio 2016 al quotidiano romano Il Messaggero ha assecondato le richieste dell'alleato americano: «La base di Sigonella è utilizzata dagli Stati Uniti secondo un trattato che risale al 1951. Ogni volta che si configurano assetti nuovi, parte una richiesta. Nulla di strano. C’è stato bisogno di una serie di interlocuzioni, perché l'Italia dev'essere coinvolta con un ruolo di leadership e di coordinamento in una strategia di sicurezza complessiva rispetto alla Libia». Infine, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, ha dichiarato che «la possibilità che le basi vengano utilizzate per operazioni antiterrorismo non è preludio a un intervento militare»;
   in successive dichiarazioni poi è stato precisato che l'autorizzazione sarà data caso per caso, in difesa delle truppe Usa e senza comunicazione obbligatoria al Parlamento: i droni partiranno da Sigonella, punto;
   lo strumento di morte più atroce della storia recente era già presente nella base siciliana, ma, fino ad oggi, con la sola autorizzazione per missioni di ricognizioni non armate. Da questo momento, però, utilizzeranno tutta la loro atrocità partendo dall'Italia;
   il grande intellettuale statunitense Noam Chomsky, ha dichiarato in più occasioni che «gli attacchi con droni e le guerre alimentate da Washington sono i più grandi attacchi terroristici della storia dell'umanità»;
   quarantacinque ex militari statunitensi, tra cui un colonnello dell'esercito in pensione, hanno pubblicato un appello congiunto ai «piloti» di droni che operano in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Siria e altrove, chiedendo loro di rifiutare di svolgere i propri compiti, sostenendo che le «missioni» «vìolano profondamente le leggi nazionali e internazionali»;
   lo strumento di morte più efferato della storia recente partirà da oggi dall'Italia per concludere, a parere degli interroganti, le sue operazioni di terrorismo, non anti-terrorismo, in Libia;
   l'aspetto più interessante, tralasciato da molti organi di stampa, della rivelazione del Wall Street Journal è la tempistica sull’«accordo», il quale sarebbe stato siglato a gennaio 2016; infatti, gli Stati Uniti provavano da oltre un anno a convincere l'Italia a permettere loro di compiere questo tipo di operazioni partendo da Sigonella;
   le Nazioni Unite non si sono espresse mediante una risoluzione per un intervento armato in Libia –:
   sulla base di quale mandato internazionale, il Governo abbia concesso la base militare di Sigonella per le operazioni militari dei droni statunitensi in Libia.
(5-08357)