• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05624 MORRA, MARTON, SANTANGELO, GIARRUSSO, PUGLIA, MORONESE, TAVERNA, ENDRIZZI, SERRA, CASTALDI, CRIMI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, per la semplificazione e la pubblica...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05624 presentata da NICOLA MORRA
martedì 12 aprile 2016, seduta n.606

MORRA, MARTON, SANTANGELO, GIARRUSSO, PUGLIA, MORONESE, TAVERNA, ENDRIZZI, SERRA, CASTALDI, CRIMI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, per la semplificazione e la pubblica amministrazione e per gli affari regionali e le autonomie - Premesso che:

l'art. 117 della Costituzione italiana prevede la tutela del lavoro come materia di competenza legislativa concorrente Stato-Regioni;

l'art. 3 della Costituzione prevede l'impegno delle istituzioni nell'attuazione dell'uguaglianza sostanziale, con rimozione degli ostacoli di ordine economico-sociale limitativi della libertà ed eguaglianza dei cittadini;

il "Programma Stages" trova compiuto riconoscimento giuridico nella legge della Regione Calabria n. 26 del 2004, recante "Incentivi alla residenzialità dei giovani laureati per lo sviluppo in Calabria dell'economia della conoscenza", che ha tra le finalità enunciate dall'art. 1, comma 1, anche quella di realizzare "un sistema integrato di interventi, orientato alla valorizzazione del capitale cognitivo dei giovani quale elemento decisivo per lo sviluppo della società calabrese" e, al comma 2, "promuove un percorso d'eccellenza finalizzato ad attrarre e a trattenere risorse umane ad alto potenziale, incentivando la residenzialità in Calabria dei giovani che abbiano conseguito laurea secondo il vecchio ordinamento ovvero laurea specialistica secondo il nuovo ordinamento e che abbiano capacità e competenze necessarie per lo sviluppo del tessuto sociale ed economico della regione";

con la legge regionale n. 8 del 2007, "Norme sulla riduzione dei costi di funzionamento della struttura organizzativa del Consiglio e della Giunta regionale", la Regione Calabria ha modificato ed integrato l'art. 3 della legge regionale n. 26 citata, istituendo così ufficialmente il "Programma Stages", concedendo ai giovani laureati particolarmente meritevoli un premio a titolo di riconoscimento di livelli d'eccellenza nella formazione universitaria;

il "Programma Stages", durato dal 20 ottobre 2008 al 20 ottobre 2010, costato complessivamente 12.000.000 di euro finanziati in gran parte con i fondi strutturali europei (FSE) 2000-2006 e 2007-2013 e per la restante parte con fondi regionali derivanti dalla riduzione dei costi di funzionamento della struttura organizzativa del Consiglio e della Giunta regionale, si è rivelato un pregevole investimento in termini di formazione del know how e di capitale umano;

la Regione Calabria con l'art. 14 della legge regionale n. 8 del 2010, rubricato "Programma Stages", così come sostituito dall'art. 10 della legge regionale n. 23 del 2010 e successivamente modificato dall'art. 1 della legge regionale n. 32 del 2010, "al fine di non disperdere il patrimonio di conoscenze già acquisito dai giovani impegnati nel Programma Stages" si impegnava ad erogare un contributo annuo di 10.000 euro a favore degli enti che si fossero impegnati a stipulare con gli ex stagisti le tipologie contrattuali previste dalla normativa vigente per una durata non inferiore a 12 mesi di lavoro;

con legge regionale n. 36 del 2012 il Consiglio regionale della Calabria ha stabilito di finanziare ulteriori 6 mesi di attività destinando un'ulteriore quota parte dell'avanzo di amministrazione del proprio bilancio, pari a 1.800.000 euro, attraverso l'erogazione del contributo di 5.000 euro ad ex stagista in favore dei soggetti pubblici che si impegnavano a stipulare con loro tipologie contrattuali previste dalla normativa vigente;

con delibera di Giunta regionale n. 160 del 10 maggio 2013 si delegava l'Assessorato al lavoro a chiedere con urgenza al Governo l'immediata apertura di un tavolo tecnico per l'esame e la ricerca delle soluzioni normative e finanziarie da mettere in campo a favore dell'emergenza lavoro in Calabria e del precariato, nel quale figura, così come riportato nella relazione del dirigente generale avvocato Bruno Calvetta allegata alla delibera stessa, accanto ai bacini di precariato "consolidato", per effetto della legge regionale n. 23 del 2010, un ulteriore quantitativo di giovani laureati calabresi del "Programma Stages";

con legge regionale n. 1 del 2014 si prevedeva l'istituzione di due elenchi regionali, uno relativo ai lavoratori LSU-LPU (lavoratori socialmente utili e lavoratori di pubblica utilità) e l'altro ai lavoratori coinvolti dalle leggi regionali n. 15 del 2008, n. 28 del 2008 e n. 8 del 2010, cui appartengono, in virtù dell'art. 14, i lavoratori ex stagisti, al fine di attivare una procedura di stabilizzazione e proroga dei lavoratori di cui alla suddetta delibera di Giunta n. 160;

con decreto n. 377 del 22 gennaio 2014 del dirigente del Dipartimento 10 "Lavoro, Politiche della famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato" della Regione Calabria, avente ad oggetto l'avviso pubblico, previsto dall'art. 1 della legge regionale n. l del 2014, finalizzato all'inserimento negli elenchi regionali dei LSU-LPU e dei lavoratori di cui alle leggi regionali n. 15 del 2008, n. 28 del 2008 e n. 8 del 2010, gli ex stagisti venivano esclusi dai costituendi elenchi in quanto, pur essendo lavoratori a norma della legge n. 8 del 2010, non rispondevano al requisito di partecipazione di cui all'art. 2, che prevede il rapporto di utilizzo in essere o alla data del 15 gennaio 2014 o alla data del 1° settembre 2013, in quanto a quelle date avevano già cessato i loro rapporti di lavoro;

considerato che:

risulta agli interroganti che le organizzazioni sindacali avrebbero inoltrato una richiesta di incontro dei lavoratori del "Programma Stages 2008" ex legge regionale n. 26 del 2004 al presidente della Giunta regionale e al presidente del Consiglio regionale, osservando che dal "corpus complessivo delle norme regionali è emerso, senza ombra di dubbio, il riconoscimento dello status di Precari, peraltro confermato dalla DGR n. 160/2013" e sollecitando un rapido rientro nell'amministrazione e negli enti pubblici di tali lavoratori, in particolare individuando una soluzione definitiva della controversia;

nel 2008, gli ex stagisti, al fine di rispondere alla "scommessa" della Regione Calabria mirante a trattenere o far rientrare i suoi migliori laureati all'interno della pubblica amministrazione, rinunciavano a rapporti contrattuali in essere, presso aziende private del Centro-Nord Italia e accettavano di svolgere nell'amministrazione e negli enti pubblici calabresi un effettivo lavoro, a giudizio degli interroganti strumentale e sottopagato in quanto "camuffato" da stage;

il 21 settembre 2015 il Consiglio regionale ha avviato un censimento per quantificare il bacino degli ex lavoratori derivanti dal "Programma Stages" ancora in condizione di disoccupazione o svantaggio per orientare i futuri interventi della politica regionale;

il 14 gennaio 2016 veniva registrato il decreto n. 70, atto prodromico di un bando che risulta non essere mai stato pubblicato, nel quale si palesa in maniera chiara la volontà di impiegare gli ex lavoratori del "Programma Stages" relativamente alla "misura 7.1" del Por (Programma operativo regionale) Calabria, nell'ambito delle iniziative di auto imprenditorialità del programma "Garanzia Giovani",

si chiede di sapere quali provvedimenti di competenza intendano adottare i Ministri in indirizzo, nel rispetto delle norme vigenti, per individuare una costruttiva e definitiva soluzione alle criticità evidenziate, al fine di valorizzare il pregio dell'esperienza maturata sotto il profilo dell'apporto di valido e formato capitale umano all'interno dell'amministrazione e degli enti pubblici calabresi e per non vanificare l'investimento economico assunto nel corso degli anni.

(4-05624)