• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12844    il CINECA è un Consorzio interuniversitario senza scopo di lucro, operante sotto il diretto controllo del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il quale ha il...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12844presentato daD'UVA Francescotesto diMercoledì 13 aprile 2016, seduta n. 607

   D'UVA, VACCA, SIBILIA, BRESCIA, LUIGI GALLO, MARZANA, SIMONE VALENTE e DI BENEDETTO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   il CINECA è un Consorzio interuniversitario senza scopo di lucro, operante sotto il diretto controllo del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il quale ha il compito di fornire sistemi gestionali per le amministrazioni universitarie e lo stesso Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
   il CINECA nasce nel 1977 per fornire a cinque università elaboratori e sistemi informatici, ma nel corso degli anni aderiscono al Consorzio 80 università, comportando una conseguente estensione delle attività a settori d'intervento diversi e su tutto il territorio nazionale fino al 2008, anno in cui assume la definizione di persona giuridica privata sottoposta alla disciplina tributaria degli enti commerciali;
   il Consorzio in questi anni si è reso protagonista di macroscopici errori e malfunzionamenti che, ad avviso degli interroganti, hanno seriamente pregiudicato il buon andamento della pubblica amministrazione e la regolarità delle attività oggetto delle inefficienze;
   tra tutte assume maggior rilievo la gestione dello svolgimento delle prove per l'accesso alle scuole di specializzazione, tenutesi tra il 28 e il 31 ottobre 2014, nella cui circostanza il CINECA, invertendo le domande da inviare ai responsabili d'aula nelle varie sedi d'esame, inficiò inevitabilmente la regolarità della prova;
   pur ammettendo pubblicamente l'irregolarità il Ministero dispose prima l'annullamento e la conseguente ripetizione delle prove oggetto dell'errore determinato dal CINECA e, solo successivamente, la convalida della prova sostenuta dai candidati, attraverso la neutralizzazione delle domande oggetto dell'inversione;
   il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha affidato in questi anni al Consorzio interuniversitario, senza scopo di lucro, ed operante sotto il controllo dello stesso Ministero, il funzionamento dei sistemi gestionali per le amministrazioni universitarie e per lo stesso Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, senza effettuare alcun bando di gara, benché in nessun modo fosse possibile, almeno ai tempi degli incarichi, inquadrare il CINECA come società in house del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, così come confermato da una recente sentenza del Consiglio di Stato;
   con la sentenza del Consiglio di Stato n. 2660 del 2015, infatti, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca è stato accusato di aver ingiustamente affidato, nel corso degli anni, i servizi offerti dal CINECA senza alcun bando di gara, dal momento che secondo il tribunale il Consorzio interuniversitario non sarebbe configurabile come una società di diritto pubblico e, quindi, dovrebbe essere invece soggetta alla procedura dell'evidenza pubblica, nonché ai relativi bandi;
   nonostante le citate inefficienze e le irregolarità di gestione, il Ministero ha inteso inserire il CINECA tra le proprie società operanti in house, continuando ad affidare al consorzio la diretta gestione dei servizi sopra richiamati;
   con l'ordinanza ministeriale 24 febbraio 2015, n. 144, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha indetto per l'anno 2015, a norma dell'articolo 1, la prima e la seconda sessione degli esami di Stato di abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo;
   così come previsto dalla normativa il Ministero si è avvalso ancora una volta del Consorzio interuniversitario CINECA per la stampa, la riproduzione dei quesiti e la predisposizione dei plichi individuali contenenti il materiale relativo alle prove di esame, da distribuirsi in numero corrispondente alla stima dei partecipanti comunicata dagli atenei;
   in data 5 febbraio 2016, un articolo pubblicato sulle pagine del quotidiano consultabile online Il Fatto Quotidiano, titolava «Abilitazione medici, esami ovunque tranne che a Messina. Colpa del Miur e del solito CINECA»;
   secondo quanto riportato dall'articolo «in tutta Italia si sono svolti gli esami per ottenere l'abilitazione all'esercizio della professione, meno che a Messina: da Roma non sono arrivati il numero di plichi sufficienti», rilevando come «A fronte di 145 candidati presenti, la Commissione avrebbe trovato appena 120 plichi: un intoppo organizzativo registrato alle 08:30 di ieri mattina che ha immediatamente fatto scattare l'allarme presso il Dipartimento interessato»;
   «Un disguido tecnico», sostiene l'autore dell'articolo, che, «oltre a provocare “imbarazzo” alle istituzioni coinvolte, potrebbe arrecare serio danno ai candidati; il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca potrebbe far ripetere la prova ai soli 145 candidati messinesi, oppure potrebbe anche decidere di annullare la prova negli altri atenei e farla ripetere a tutti gli 8.000 candidati medici»;
   «il responsabile della Direzione Amministrativa Servizi Didattici, Ricerca e Alta Formazione, dottor Carmelo Trommino», conclude l'articolo, ha immediatamente allertato il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il quale, «verificato l'errore del CINECA, e predisposti i necessari atti, ha rinviato le prove a data da destinarsi, affinché i candidati dell'Università degli Studi di Messina non vengano ulteriormente penalizzati rispetto ai loro colleghi»;
   a seguito di tale vicenda in data 16 febbraio 2016 veniva presentata l'interrogazione a risposta in commissione n. 5-07782 al Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca, per sapere quale fosse, a seguito dell'ennesimo errore materiale in un così breve intervallo temporale, la posizione del Ministro in riferimento al Consorzio interuniversitario CINECA, le cui adeguate capacità operative e gestionali risultavano, ad avviso degli interroganti, più verificate;
   in data 30 marzo 2016 il quotidiano consultabile online Il Fatto Quotidiano pubblicava un altro articolo relativo al Consorzio dal titolo «CINECA, al vertice un manager imputato per truffa e falso ma gradito ai renziani»;
   secondo quanto riportato dal quotidiano sarebbero in corso «scontri di potere e veleni» i quali avrebbero a oggi seriamente interessato il «super consorzio che gestisce l'informatica di Stato», tanto da condurre la precedente dirigenza all'allontanamento per presunte irregolarità;
   tuttavia, secondo quanto emerso dalla lettura dell'articolo, «il gigante dell'informatica di Stato ha designato un nuovo direttore generale, con un compenso da 240 mila euro l'anno. Si tratta di David Vannozzi, 48 anni, già membro del Cda di CINECA su indicazione del Miur. È un manager di aziende pubbliche e il suo nome dice molto sull'asse Firenze-Bologna-Brescia: a lungo è rimasto parcheggiato nella Confindustria bresciana, in attesa che venisse chiarita la sua posizione su una vicenda giudiziaria nata sull'Arno nel 2012, quando era direttore amministrativo dell'Asl di Firenze»;
   sempre secondo l'articolo «il 6 marzo scorso proprio al Tribunale di Firenze si è celebrata la prima udienza del processo che lo vede imputato per una storia di immobili acquistati dall'azienda sanitaria locale a costi e condizioni che agli inquirenti fanno ipotizzare i reati di falso in atto pubblico, truffa aggravata, abuso d'ufficio e turbativa d'asta», benché lo stesso procedimento sia destinato ad una probabile prescrizione;
   il quotidiano conclude sostenendo come «in CINECA è convinzione comune che l'outstanding per superarlo sia dovuto alla vicinanza al giglio renziano»;
   così come riportato dal sito ufficiale del CINECA in data 5 ottobre 2015 veniva pubblicato «L'avviso di conferimento di incarico per la selezione del nuovo Direttore Generale del Gruppo CINECA», il quale comunicava come «a conclusione dell'iter concorsuale relativo alla individuazione della società che dovrà occuparsi della selezione del nuovo Direttore Generale del Gruppo CINECA, lo scorso 29 settembre l'incarico per l'attività oggetto del bando è stato affidato alla ditta Praxi»;
   lo stesso CINECA, quindi, aveva deciso di individuare una società che selezionasse una risorsa quale direttore generale del Gruppo CINECA, anziché disporre una nomina diretta;
   tra i requisiti e le modalità richieste per la partecipazione alla selezione veniva richiesta alla futura società affidataria la presentazione «di una short-list di candidati, non inferiore a tre e non superiore ai cinque entro massimo 50 giorni dal mandato ricevuto»;
   dalla lettura dell'articolo citato è possibile verificare come lo stesso Vannozzi si sia adoperato affinché «si facesse la gara per il nuovo dg», al termine della quale, tuttavia, il candidato più idoneo «tra 400 papabili e cinque finalisti è proprio David Vannozzi, il consigliere che ha innescato il terremoto interno al Cineca e preteso la gara. Nulla di opaco – assicura lui – la Praxi mi ha chiesto la disponibilità e io ho accettato, dando le dimissioni il 9 di marzo»;
   ad avviso degli interroganti tale nomina rappresenta l'ennesima vicenda legata al CINECA caratterizzata da insufficienti elementi di trasparenza, assenza di pubblicità nell'iter procedurale, e causa di forti perplessità circa la sussistenza delle condizioni fiduciarie minime idonee a garantire il regolare funzionamento dell'Ente ovvero ad assicurarne la necessaria professionalità e competenza –:
   quali urgenti iniziative intenda assumere per verificare la possibile presenza di in merito alla trasparenza e alla gestione amministrativa del Consorzio CINECA, anche in relazione alla recente nomina del nuovi direttore Generale, ovvero quali urgenti iniziative ritenga di adottare in considerazione della periodica presenza di irregolarità che hanno originato forti perplessità in merito alla sussistenza degli elementi di comprovata professionalità in capo al Consorzio in materia di gestione di test e abilitazioni;
   se intenda con urgenza rendere pubblici i verbali e il materiale documentale relativo alla procedura selettiva, a partire sin dalla prima fase di raccolta delle candidature fino alla determinazione della short-list di candidati e alla selezione finale del soggetto vincitore, per l'assegnazione del ruolo di direttore generale del Consorzio CINECA. (4-12844)