• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00969    premesso che:     l'aeroporto di Grottaglie fu costruito, agli inizi del secolo scorso, principalmente per difendere il porto di Taranto, e durante la seconda guerra mondiale...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00969presentato daBRUNO Francotesto diMercoledì 13 aprile 2016, seduta n. 607

   La IX Commissione,
   premesso che:
    l'aeroporto di Grottaglie fu costruito, agli inizi del secolo scorso, principalmente per difendere il porto di Taranto, e durante la seconda guerra mondiale servì da base per i velivoli da guerra italiani e tedeschi; nel 1943 subì pesanti bombardamenti e nel dopoguerra fu ricostruito divenendo la base per una nuova scuola di pilotaggio. Nel 1964 divenne aeroporto civile, ma, a seguito del rapporto Lino sulla sicurezza degli aeroporti italiani, fu chiuso e successivamente riaperto nel 1985 ed adibito principalmente ad uso militare. Attualmente è utilizzato in parte dalla Marina militare, Guardia di finanza e vigili del fuoco e dal gruppo Alenia Aeronautica, che nel 2006 è divenuta partner della Boeing per la costruzione delle fusoliere e del piano di coda del nuovo Boeing 787. Per facilitare il trasporto dei materiali nel 2006 venne inaugurata la nuova pista di atterraggio, la più lunga d'Italia, e utilizzata per i voli cargo;
    il 28 ottobre 1989 all'aeroporto di Grottaglie atterrò l'aereo che trasportava l'allora Papa Giovanni Paolo II in occasione della sua visita alla città di Taranto ove si fermo due giorni;
    l'aeroporto, infatti risulterebbe funzionante per i voli passeggeri, ma attualmente destinato ad uso esclusivamente cargo, destinazione che pone la società di gestione Aeroporti di Puglia al centro di numerose polemiche. Diverse associazioni cittadine, come risulta da stampa locale, sosterrebbero che la società di gestione Aeroporti di Puglia voglia impedire l'avvio dei voli passeggeri per non ostacolare il bacino di utenza degli aeroporti di Bari e Brindisi;
    negli ultimi anni sono state numerose le proposte di attivazione di voli passeggeri, tra cui quella effettuata dall'Air Italy nel maggio 2011 e dalla CityLine Swiss nel Gennaio 2014; la questione dei voli passeggeri dall'Aeroporto di Taranto-Grottaglie ha portato a diverse manifestazioni di piazza e ad una delibera del consiglio comunale di Grottaglie che impegna la società di gestione a far ripartire i voli passeggeri. Nell'aprile del 2014 anche il consiglio comunale di Statte ha approvato una identica delibera mentre nel settembre 2013 l'associazione «Taranto Futura» ha presentato una denuncia presso la procura della Repubblica di Taranto;
    inoltre, la stessa camera di commercio di Taranto e numerose associazioni del territorio jonico continuano a richiedere alla società di gestione Aeroporti di Puglia di accogliere le richieste di voli passeggeri da parte delle compagnie aeree per incentivare il rilancio dell'economia della provincia;
    è parere dell'interrogante che sia di fondamentale importanza affrontare in maniera concreta la questione delle infrastrutture, che giocano un ruolo chiave nella ripresa economica dell'area tarantina. Attualmente, infatti, le infrastrutture sono fortemente deficitarie e impediscono all'area tarantina di uscire da un isolamento internazionale attestato, che è anche la causa principale della rigidità della sua economia al ciclo economico generale;
    strade, ferrovia, porto ed aeroporto andrebbero sanati, potenziati e modernizzati. In particolare, l'aeroporto Taranto-Grottaglie è una infrastruttura che potrebbe essere utilizzata per fini commerciali e turistici, migliorando anche l'accessibilità alla regione Puglia ed alla provincia di Taranto soprattutto in vista di Matera 2019;
   a seguito dell'atto di pianificazione concernente la rete aeroportuale di interesse nazionale e le azioni di razionalizzazione ed efficientamento del settore e relativi servizi, adottato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in data 25 settembre 2014, è stato emanato il decreto del Presidente della Repubblica 17 settembre 2015, n. 201, concernente «Regolamento recante l'individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, a norma dell'articolo 698 del codice della navigazione» ed entrato in vigore il 2 febbraio;
    secondo tale decreto del Presidente della Repubblica sono stati identificati gli aeroporti di interesse nazionale in applicazione dei criteri fissati – dall'articolo 698 del codice della navigazione, ruolo strategico, ubicazione territoriale, dimensioni e tipologia di traffico, previsioni progetti europei TEN, e tra questi sono stati individuati, in base ai medesimi criteri di cui al citato articolo, gli aeroporti di particolare rilevanza strategica;
    tale decreto del Presidente della Repubblica individua l'aeroporto «Arlotta» di Taranto tra gli scali di interesse nazionale unitamente a quelli di Bari e Brindisi, e tra questi l'aeroporto di Bari è stato scelto quale aeroporto a rilevanza strategica;
    a penalizzare l'aeroporto di Taranto-Grottaglie in favore dell'aeroporto di Bari quale «strategico» è sicuramente stato il fatto che non siano mai stati attivati dall'ENAC voli civili,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative normative, per quanto di competenza, volte a valorizzare l'aeroporto Arlotta di Grottaglie attivando i voli passeggeri, in particolare in vista dell'evento Matera 2019, e a inserirlo tra gli aeroporti strategici;
   ad attivarsi al fine di rilanciare la città e la provincia di Taranto attraverso il potenziamento delle infrastrutture connesse ai trasporti, che darebbero ossigeno ad una terra devastata da atavici problemi legati all'economia, disoccupazione, microcriminalità, immigrazione, inquinamento ed emergenza sanitaria.
(7-00969) «Bruno, Labriola».