• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02790 una nota recentemente diffusa, dell'agenzia statunitense Standard & Poor's ha comunicato la propria decisione di mettere sotto osservazione, con implicazioni negative, il merito di credito...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02790presentato daNASTRI Gaetanotesto diMartedì 3 dicembre 2013, seduta n. 130

NASTRI. – Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
una nota recentemente diffusa, dell'agenzia statunitense Standard & Poor's ha comunicato la propria decisione di mettere sotto osservazione, con implicazioni negative, il merito di credito di nove compagnie di assicurazione in Europa e Africa, a seguito di un aggiornamento della metodologia di assegnazione del giudizio di rating, tra le quali figura anche il gruppo Generali, unico operatore italiano;
la suindicata informazione, peraltro pubblicata anche dal quotidiano Il Corriere della Sera sabato 30 novembre 2013, rileva inoltre che la stessa agenzia americana il 19 novembre, ha proceduto ad una rivisitazione dei criteri utilizzati ai fini della valutazione del giudizio del merito del credito delle società e di aver pertanto avviato degli stress test legati alla nuova metodologia, aggiungendo inoltre che in attesa di queste valutazioni, alcune compagnie assicurative sono state pertanto poste sotto osservazione;
tra i nuovi parametri di valutazione adottati da Standard & Poor's, che si applicano a tutte le società alle quali è stato attributo un rating superiore a quello del proprio Paese di appartenenza, nel caso in cui abbiano un'esposizione complessiva a tale Paese pari o superiore al 25 per cento del totale investimenti, o anche inferiore, nei casi in cui l'agenzia ritenga che la società possa non superare lo stress test, si attribuisce una particolare attenzione all'esposizione delle società al suddetto Paese, inclusa quella al debito sovrano;
il superamento degli stress test è legato alla capacità di reazione delle imprese ad un eventuale default del Paese di riferimento, e, relativamente al settore assicurativo, alla dotazione di capitale sufficiente a superare il default;
l'esito negativo degli stress test comporterebbe pertanto il declassamento del rating della società al livello di quello del Paese di appartenenza;
il Gruppo Generali rappresenta, com’è noto, il primo operatore assicurativo italiano ed è inoltre uno dei più importanti investitori istituzionali del Paese, con circa 55 miliardi di euro di titoli di Stato italiani nel proprio portafoglio di investimenti;
un eventuale declassamento comporterebbe per il Gruppo un forte svantaggio competitivo nei confronti dei principali competitor europei, legato a fattori esogeni alla gestione delle proprie attività, con possibili riflessi occupazionali, in un contesto globale di crisi economica;
l'interrogante evidenzia come l'abbassamento del rating di un operatore di primo piano anche sulla scena internazionale determinerebbe gravi conseguenze su tutto il sistema Paese, causando inevitabilmente una perdita di fiducia da parte degli investitori istituzionali italiani ed esteri, con ripercussioni sulla capacità di finanziamento del debito pubblico, attraverso il collocamento di titoli di Stato;
l'interrogante evidenzia altresì come la sistematicità dei giudizi ostili che le agenzie riversano sugli Stati dell'eurozona ed in particolare nei riguardi del nostro Paese, che sono bersaglio nell'attuale periodo di particolare vulnerabilità finanziaria, unitamente alla consapevolezza professionale dei vertici responsabili del peso delle loro stesse dichiarazioni rivolte ai mercati finanziari nelle ore di attività, ha determinato il rinvio a giudizio nel recente passato, di tre agenzie di rating per la serie di reati di varia natura ipotizzati dalla magistratura a prova dell'attività criminosa che da tempo veniva ipotizzata;
la sequenza dei reati non costituisce soltanto una violazione di legge fine a sé stessa, ma esprime il sottostante danno patrimoniale arrecato al nostro Paese e in particolare al settore bancario e assicurativo, i quali a causa delle dichiarazioni hanno subito ingiustificati ribassi, tali da accumulare una perdita complessiva che è costata all'Italia circa 120 miliardi di euro;
le motivazioni speculative di tale comportamento sul prevedibile andamento di borsa da parte di professionisti qualificati e quindi responsabili sostanzialmente e formalmente delle conseguenze delle loro dichiarazioni hanno fatto emergere le sottostanti ipotesi di reato per le quali sono adesso inquisiti dalla magistratura;
si tratta, come è noto, di alcune agenzie internazionali di rating proprio come Standard & Poor's i cui vertici manageriali sono stati messi sotto inchiesta dalla procura di Trani per la responsabilità patrimoniale oggettiva delle agenzie rappresentate e per la personale attività, consumata in concorso tra loro, con l'evidente risultato di colpire il mercato italiano con una caduta speculativa al ribasso;
la violazione di legge messa in essere da queste agenzie riguarda non solo l'Italia ma l'Unione europea per violazione di precise norme internazionali, divulgando notizie allarmistiche e suggestive che per l'inevitabile emotività collettiva di borsa hanno causato un generalizzato ribasso –:
quali orientamenti intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
quali ricadute possono determinarsi per il sistema finanziario ed economico per l'Italia, nel caso in cui il declassamento da parte dell'agenzia di rating Standard & Poor's, nei riguardi del Gruppo Generali, fosse confermato in particolare nei confronti dell'esposizione dei titoli di Stato italiani;
quali iniziative intendano intraprendere al fine di tutelare il sistema economico-finanziario italiano da possibili fenomeni di speculazione finanziaria o di alterazione iniqua degli equilibri di mercato, che potrebbero compromettere i tentativi di ripresa economica del Paese;
se infine siano a conoscenza di eventuali progressi in sede comunitaria, nella fase organizzativa dell'Esma – European Rating Platform, registro in cui verranno inseriti tutti i rating prodotti dalle 28 agenzie registrate presso l’authority di vigilanza, per fornire agli investitori un quadro chiaro e completo dei prodotti presenti sui mercati, il cui avvio è previsto per il 2015. (4-02790)