• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02789 ZIZZA - Al Ministro dell'interno - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante: nel mese di ottobre 2012, la Corte dei conti, sezione di controllo, di Bari, rilevò, per i rendiconti...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02789 presentata da VITTORIO ZIZZA
mercoledì 20 aprile 2016, seduta n.610

ZIZZA - Al Ministro dell'interno - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:

nel mese di ottobre 2012, la Corte dei conti, sezione di controllo, di Bari, rilevò, per i rendiconti 2010 e 2011 del Comune di Melissano (Lecce), violazioni di legge, gravi irregolarità contabili, comportamenti difformi ai criteri di una sana e prudente gestione finanziaria, il mancato perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, e che il protrarsi di tali irregolarità e violazioni per un arco di tempo pluriennale avevano generato uno squilibrio strutturale di bilancio ed una costante erosione della liquidità dell'ente in grado di provocarne il dissesto;

il Comune di Melissano venne invitato ad adottare un "piano di risanamento triennale", che la stessa Corte dei conti di Bari giudicò inadeguato nell'aprile 2013;

successivamente, nel mese di luglio 2013, il Comune presentò un "piano di riequilibrio finanziario pluriennale", che prima la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti di Bari (gennaio 2014) e successivamente le Sezioni unite della Corte dei conti (aprile 2014) bocciarono;

il Comune di Melissano ripresentò un nuovo "piano di riequilibrio" con deliberazione del Consiglio comunale dell'8 aprile 2014, n. 5, trasmessa alla Sezione regionale di controllo, con nota dell'11aprile 2014 e pervenuta in data 16 aprile 2014, prot. n. 1578;

con successiva deliberazione del Consiglio comunale n. 22 del 2 settembre 2014 il Comune approvava il "piano di riequilibrio finanziario pluriennale" di durata decennale, richiedendo l'accesso al fondo di rotazione;

con deliberazione del Consiglio comunale n. 34 del 12 dicembre 2014, il Comune modificava tale piano di riequilibrio per effetto dell'ottenimento, della Cassa depositi e prestiti, di un'anticipazione di liquidità di 2.260.998,16 euro;

la Commissione per la stabilità degli enti locali del Ministero dell'interno con nota del 19 febbraio 2015, pervenuta per conoscenza alla Sezione regionale di controllo, in data 5 agosto 2015, prot. n. 2712, richiedeva al Comune elementi integrativi e chiarificatori al fine di procedere all'elaborazione della relazione finale prevista dall'art. 243-quater, comma 1, del testo unico degli enti locali di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000;

il Comune non dava riscontro agli specifici rilievi istruttori formulati;

con deliberazione consiliare n. 20 del 30 giugno 2015 il Comune prendeva atto della deliberazione di Giunta n. 90 del 20 maggio 2015, recante le operazioni di accertamento straordinario dei residui ed approvava una nuova rimodulazione del piano di riequilibrio;

la relazione della commissione ministeriale, in via preliminare, ha segnalato che il Comune di Melissano non ha fornito riscontro agli specifici rilievi istruttori formulati, per verificare ed accertare la sussistenza delle condizioni per la riproposizione del piano;

il Comune non avrebbe riscontrato le richieste istruttorie, volte ad accertare una concreta riduzione del disavanzo, al fine della riproposizione del piano di riequilibrio. La Commissione pertanto, sulla base dei dati ricavabili dal Ministero dell'interno, nel certificato 2013, e dal conto del bilancio 2013, rinvenibile nel sito web dell'ente, ha considerato che il risultato di amministrazione 2013 sia influenzato dalla quota di avanzo vincolato di 395.965,38 euro, che comporta un disavanzo sostanziale dell'esercizio 2013 di 3.439.557,72 euro in aumento rispetto al disavanzo dell'esercizio 2012 e che pertanto, non consentiva l'avveramento della condizione richiesta dall'art. 1, comma 573-bis , della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014), per la ripresentazione del piano;

infatti, conditio sine qua non per la ripresentazione di un nuovo piano di riequilibrio era la dimostrazione "dell'avvenuto conseguimento di un miglioramento, inteso sia come aumento dell'avanzo di Amministrazione che come diminuzione del disavanzo di amministrazione, registrato nell'ultimo rendiconto approvato", cosi come stabilito dall'art. 3 del decreto-legge n. 16 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 68 del 2014, che rettifica l'art. 1 della legge n. 147 del 2013, commi 573 e seguenti;

in data 2 marzo 2016 la Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Puglia, con deliberazione n. 79/2016/PRSP, ha disposto di non approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Melissano, adottato con le deliberazioni del Consiglio comunale n. 5 dell'8 aprile 2014 e n. 22 del 2 settembre 2014 e modificato con deliberazioni consiliari n. 34 del 12 dicembre 2014, n. 9 del 18 marzo 2015 e n. 20 del 30 giugno 2015,

si chiede di sapere:

se, essendo stati bocciati i piani di riequilibrio relativi agli anni 2013 e 2014, il Comune di Melissano possa oggi procedere alla riformulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, ai sensi dell'art. 1, comma 714, della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità per il 2016) e quali saranno gli adempimenti che dovrà svolgere l'amministrazione comunale che si insedierà in seguito alle prossime consultazioni elettorali;

se, in conseguenza della bocciatura dei piani relativi agli anni 2013 e 2014, i medesimi siano da considerarsi come mai presentati e quindi non rientranti nella normativa citata.

(3-02789)