• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05682 STEFANI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che: i cittadini di Cereda, frazione del Comune di Cornedo vicentino, nell'ultimo mese sono stati vittime di gravi disservizi da...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05682 presentata da ERIKA STEFANI
mercoledì 20 aprile 2016, seduta n.611

STEFANI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che:

i cittadini di Cereda, frazione del Comune di Cornedo vicentino, nell'ultimo mese sono stati vittime di gravi disservizi da parte della compagnia telefonica Telecom Italia, per il malfunzionamento o addirittura l'isolamento completo per giorni interi delle linee telefoniche e delle linee Adsl, che stanno causando gravi disagi;

a distanza di poche settimane, due interruzioni, dovute una volta alla pioggia e una volta a lavori di trivellazione per posare la fibra ottica, hanno lasciato circa 200 utenti senza telefono fisso e senza la possibilità di comunicare via internet o di ricevere pagamenti telematici, causando disagi ad abitazioni, aziende, negozi e ristoranti della zona;

in questo modo gli imprenditori, i commercianti e le piccole e grandi aziende presenti sul territorio che utilizzano telefono, fax e internet come strumenti base per il proprio lavoro, indispensabili per lo svolgimento della regolare attività, sono stati danneggiati sia in termini di immagine con i propri fornitori e clienti, sia in termini economici;

la società Telecom è incaricata, ai sensi dell'articolo 58, comma 3, del decreto legislativo n. 259 del 2003, recante "Codice delle Comunicazioni elettroniche", di fornire il servizio universale telefonico su tutto il territorio nazionale;

ai sensi dell'articolo 61, comma 4, nell'ambito della direttiva per la qualità e le carte dei servizi di telefonia vocale fissa e per il servizio universale (delibera 49/09/CSP), l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha fissato i valori obiettivo, ossia gli standard generali degli indicatori di qualità del servizio universale per la telefonia vocale fissa, che l'impresa designata, attualmente Telecom Italia, si deve impegnare a raggiungere;

tra gli obiettivi di qualità è espressamente indicato il tempo di riparazione dei malfunzionamenti, che non deve superare le 48 ore;

gli utenti lamentano una notevole discordanza fra gli standard imposti alla compagnia telefonica e quelli effettivamente applicati, ritenendo ingiusto il pagamento del canone a fronte di un mancato servizio da parte di Telecom Italia, anche perché il canone è finalizzato a mantenere ed ammodernare la linea telefonica;

la società Telecom Italia, ai sensi dell'articolo 14-bis della legge n. 223 del 2006, ha presentato all'Autorità degli impegni in cui indica, fra gli obiettivi, quello di soddisfare i clienti finali attraverso concreti interventi per lo sviluppo e il miglioramento della qualità della rete e dei servizi,

si chiede di sapere:

quali azioni il Ministro in indirizzo, per quanto di sua competenza, intenda intraprendere al fine di tutelare i diritti degli cittadini utenti della frazione di Cereda (Vicenza), che hanno subito nell'ultimo mese disagi nella propria vita personale e professionale a causa dei disservizi imputabili alla compagnia Telecom Italia, affinché sia loro garantito il servizio universale telefonico ai sensi dell'articolo 58, comma 3, del decreto legislativo n. 259 del 2003;

se sia in possesso della documentazione relativa al rispetto degli impegni assunti dalla compagnia nei confronti dello Stato come fornitore di servizio universale telefonico e nei confronti degli utenti consumatori, e se non ritenga opportuno divulgare i dati relativi all'effettivo utilizzo delle risorse economiche derivanti dal canone mensile per gli interventi di mantenimento e ammodernamento della linea telefonica.

(4-05682)