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Atto a cui si riferisce:
C.1/01231    premesso che:     in data 12 aprile 2016, il dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione ha emanato una circolare diretta, tra gli altri, a tutte le prefetture...



Atto Camera

Mozione 1-01231presentato daFEDRIGA Massimilianotesto diGiovedì 21 aprile 2016, seduta n. 611

   La Camera,
   premesso che:
    in data 12 aprile 2016, il dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione ha emanato una circolare diretta, tra gli altri, a tutte le prefetture della Repubblica, ai commissari di Governo per le province autonome di Trento e Bolzano, nonché al presidente della regione autonoma della Val d'Aosta, protocollata con il numero 3148;
    nella predetta circolare 3148 del 2016 si osserva come il fenomeno immigratorio si preannunci quest'anno «particolarmente intenso anche rispetto agli anni passati, come peraltro già tratteggiato» in una precedente circolare, la n. 2365 del 18 marzo 2016;
    stando al testo della circolare 3148 del 2016, l'incremento degli afflussi registrato dall'inizio di quest'anno fino al 12 aprile 2016 sarebbe infatti pari all'80 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015, anno nel quale sono sbarcati nei porti del nostro Paese circa 154 mila immigrati irregolari;
    tali dati hanno indotto forte preoccupazione per quanto potrà accadere soprattutto nel corso della stagione estiva ormai alle porte;
    secondo il dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno sarebbe quindi necessario predisporre una «diffusa organizzazione che riesca a far fronte all'accoglienza»;
    nella circolare 3148 del 2016 si richiama a questo proposito espressamente la nota circolare 5189 del 25 marzo 2016, laddove questa aveva rappresentato l'urgenza di verificare la situazione di coloro che non hanno più diritto ad essere presenti nelle strutture di accoglienza ed altresì la necessità di irrobustire l'infrastruttura complessiva dedicata alla gestione dei migranti irregolari, peraltro con un raccordo «più stretto» ed «instancabile» con i sindaci, attualmente in effetti assai carente se non addirittura inesistente;
    la circolare 3148 del 2016 raccomanda all'attenzione delle Prefetture e delle autorità locali gli immobili segnalati dal dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione e resi disponibili dal Ministero della difesa;
    secondo la circolare 3148 del 2016, nell'immediato occorreva soddisfare un'esigenza aggiuntiva di accoglienza per 8.893 posti, cifra evidentemente assai inferiore al fabbisogno ipotizzato per il 2016 nel suo complesso, giacché un incremento degli arrivi dell'80 per cento proiettato sui dodici mesi significherebbe immaginare che giungano nel nostro Paese quest'anno non meno di 300 mila persone;
    sussiste, quindi, il timore che in costanza d'emergenza il Governo possa far ricorso alla requisizione degli immobili privati sfitti o alla realizzazione di vere e proprie tendopoli;
    corroborano le preoccupazioni del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione anche l'emersione di una nuova rotta di afflussi, questa volta con la sorgente in Egitto, e le dichiarazioni di alcune autorità libiche, secondo le quali nella ex colonia italiana vi sarebbe almeno mezzo milione di persone pronte a partire;
    la stessa stima di 300 mila persone in arrivo in Italia è stata accettata dal Ministro dell'interno austriaco, Johanna Mikl-Leitner, che ne teme l'arrivo nel proprio Paese;
    a sua volta, sulla questione è intervenuto anche il Ministro degli esteri austriaco, Sebastian Kurz, che, parlando a Bolzano, ha osservato come, dopo la chiusura della rotta balcanica «anche l'Italia deve mettere fine al lasciar passare i migranti», perché ciò non fa altro che aumentare i problemi;
    tutto questo determina una situazione assai rischiosa per il nostro Paese, che in assenza di respingimenti verso i Paesi di origine dei migranti non riconosciuti meritevoli di tutela internazionale, potrebbe veramente accumulare un numero straordinario di disperati, come già accade in Grecia,

impegna il Governo:

   ad intensificare gli sforzi tesi a prevenire l'arrivo nel nostro Paese di un elevato numero di migranti irregolari richiedenti asilo o altra forma di tutela internazionale;
   a stipulare in tempi rapidi accordi efficaci di riammissione, di cui valersi per espellere i migranti risultati non in possesso dei requisiti necessari per la concessione dello status di rifugiato o altra forma di tutela internazionale;
   a comunicare ufficialmente anche al Parlamento, con cadenza periodica almeno trimestrale, i dati concernenti gli afflussi e le rotte seguite dai migranti irregolari per giungere alle coste del nostro Paese;
   a non impiantare tendopoli per aspiranti rifugiati sul suolo del nostro Paese;
   ad assumere iniziative perché non si ricorra per alcun motivo alla requisizione degli immobili privati sfitti.
(1-01231) «Fedriga, Simonetti, Molteni, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Picchi, Gianluca Pini, Rondini, Saltamartini».